Sangue loro

Il nuovo podcast di Pablo Trincia

Chi c’è dietro all’ombra sconosciuta che arriva all'improvviso a squarciare la normalità e a insanguinare la giornata qualunque di un ufficio o a trasformare in un inferno la sala d’attesa di un aeroporto? Da questa domanda prende le mosse "Sangue Loro – Il ragazzo mandato a uccidere", il nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24 realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise con la voce narrante di Pablo Trincia. Disponibile da lunedì 19 febbraio con 6 episodi.

Una conversazione con Daria
(Episodio 7 - Spoiler alert)

Una lunga intervista di Omar Schillaci, vice direttore di Sky tg24, a Daria Bove, figlia di Raffaella Leopardo, vittima dell'attentato alla British Airways raccontato all'interno del podcast, e Pablo Trincia per raccontare il prima e il dopo della serie "Sangue loro". "La morte di mia madre per anni è stata un tabù. Sembravamo esserci ripresi - ha raccontato - ma quando dopo 17 anni mio fratello è morto in un incidente in moto siamo ricrollati nel baratro, soprattutto mio padre. Io con la mia gioia di vivere non sono più riuscita a stare lì, nel buio", ha ammesso. In Australia con il marito Luca e due bambini ha ricostruito la sua vita.

Poi il racconto di quella lunga notte, in cui collegata con Pablo Trincia e il co-autore Luca Lancise ha deciso di aprirsi totalmente: "Abbiamo fatto le quattro di mattina, mi ha fatta piangere per due ore e mezza", ha scherzato con Pablo. Ha ammesso anche la grande difficoltà nel riascoltarsi ma, soprattutto, nell’affrontare l’altra faccia della medaglia, la versione di Hassan: "Stavo bene e non volevo cambiare il mio stato d’animo di quel momento. Volevo sapere, ma non volevo affrontarla. È stato difficile, ma avevo bisogno di ascoltarlo e metabolizzarlo. Volevo dargli un tempo e uno spazio tutto suo". Poi, infine, il perdono, il filo sottile lungo quarant’anni che lega le vicende dei due protagonisti. Una scelta da parte di Daria arrivata dopo averci lavorato per tutta la vita, cercando di estirpare l’odio e la rabbia verso la persona che le aveva portato via sua madre. "Io quella persona la perdono, non ce l’ho più con lui – ha detto nel corso dell’intervista - Ce l’ho con quello che ha fatto, con la situazione, ma non lo considero responsabile. Per 30 anni mi sono portata dietro sentimenti brutti. Perdonarlo è stato come camminare a un metro da terra, è stata una liberazione".

Dopo tanta rabbia, perdonare Hassan è stata una liberazione, ma se lo incontrerò sarà un momento tutto mio
Daria Bove

Il dietro le quinte
(Episodio 8 - Spoiler alert)

Come si sceglie una storia? Come si riesce a raccontare una storia difficile e come si riescono a trovare i protagonisti e i testimoni capaci di rispondere alle tante domande che il racconto richiede? In questa puntata speciale Omar Schillaci, vice direttore di Sky tg24, intervista Pablo Trincia e Luca Lancise, autori della serie "Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere".

La serie

Episodio 1 - Epilogo

È il 27 dicembre del 1985, siamo all'Aeroporto di Fiumicino. Stiamo entrando in una storia per molti tratti buia, che tanti di noi hanno dimenticato.

Episodio 2 - Triangolo della morte

Un incrocio di vie. Un ufficio della British Airways. Una donna seduta alla sua postazione. Un'ombra fuori dalla vetrina. Un'esplosione.

Episodio 3 - L'antica chiave

Hassan, il ragazzino che ha lanciato la bomba all'interno della British Airways, si ritrova in carcere con una lunga condanna da scontare, mentre Lella, la donna ferita gravemente, lotta tra la vita e la morte.

Episodio 4 - Sabra e Shatila

Mentre Hassan, ancora bambino, combatte per sopravvivere ai massacri del Libano, a Roma cresce una bambina. Si chiama Daria. Sua madre Lella lavora alla British Airways. I destini di Daria e Hassan stanno per incrociarsi.

Episodio 5 - Due madri

Hassan viene rapito dal gruppo terroristico Abu Nidal, e poco dopo diventa un "agente estero". Una delle prime tappe è l'Italia. Ha una missione da compiere a Roma.

Episodio 6 - Prologo?

Dopo tanti anni lontana da casa, Daria decide di affrontare il ricordo della tragedia: chi è l'assassino di sua mamma? Che storia ha?

Episodio 7 - Bonus track - Conversazione con Daria

Dopo l'immensa ondata di affetto che l'ha travolta, Daria è tornata in Italia dall'Australia, dove vive.

E ci ha a raccontato alcuni retroscena della sua storia e del nostro primo incontro.

Per approfondire

Item 1 of 3

Foto Getty

Foto Getty

Foto Getty

Foto Getty

Foto Ansa

Foto Ansa

L'attentato all'aeroporto di Fiumicino: cosa accadde

Il 27 dicembre 1985 due commando di terroristi palestinesi attaccarono in simultanea gli scali di Roma Fiumicino e Vienna Schwechat. Le vittime furono 16, più 4 assalitori. La responsabilità fu attribuita al gruppo estremista di Abu Nidal.

Massacro di Sabra e Shatila, cosa accadde in Libano fra il 16 e il 18 settembre 1982

Dopo l’omicidio del presidente Gemayel, la vendetta dei falangisti si abbatté sui civili dei campi profughi. Il numero delle vittime, mai chiarito, oscilla fra 762 e 3.500, prevalentemente palestinesi e sciiti libanesi. L'esercito di Israele e il ministro della Difesa Sharon furono accusati di non aver fermato il massacro.

Il terrorismo palestinese a Roma e in Italia: il glossario con i nomi, i fatti, le date

Ripercorriamo alcune delle tappe più significative, in particolare quelle che ebbero come teatro la capitale. Cos'è il Lodo Moro? L'Operazione Ira di Dio? Chi erano i "fedayyìn"?

Gli anni del terrore a Roma

La vicenda

1985. Hassan arriva per la prima volta a Roma, è un ragazzino che non sa neppure dove si trovi esattamente l’Italia. Sa solo che dovrà lanciare una bomba, il resto glielo faranno sapere al momento giusto i mandanti. La Capitale italiana, in quel periodo, assomiglia all’avamposto periferico del caos che scuote il Medio Oriente, è un crocevia di spie, di sicari e doppiogiochisti. Ma è anche la città di Daria, che incrocia il suo destino di bambina con quello di Hassan.

La vicenda, da cui prende il via il podcast, vive e si arricchisce del racconto e delle testimonianze dei molti personaggi coinvolti, tra cui Ugo Gargiulo, dirigente della Canadian Airlines e caposcalo nel 1985; Vincenzo Zampelli, agente scelto del nucleo antiterrorismo della Polizia, di stanza all’aeroporto nel 1985; Sandro Ioller e Liliane Frizzole, ex dipendenti della British Airways; Spartaco Rimedia, addetto al servizio bagagli Fiumicino nel ‘73; Sandra Milo e la figlia, Azzurra De Lollis, testimoni accidentali dell’attacco ai check-in dell’aeroporto romano.

Il progetto nasce da un’idea di Luca Lancise che insieme a Pablo Trincia disegna l’arco narrativo di un complesso ecosistema di storie e di persone che si toccano e si incrociano nel corso dei sei episodi del podcast, accompagnati dalle musiche originali e dal sound design di Michele Boreggi coadiuvato, per l’occasione, da Pejman Tadayon, musicista iraniano esperto di musica persiana e sufi e Simone Pulvano, esperto di percussioni del mondo arabo.