
Maurizio Sarri, dal lavoro in banca all'esonero dalla panchina della Juventus. FOTO
Era il 1999 quando Sarri decise di dedicarsi esclusivamente alla carriera da allenatore. Dopo una lunghissima e dura gavetta, il salto di qualità all’Empoli e poi la consacrazione all’ombra del Vesuvio con il Napoli. Quindi il primo titolo a Londra sponda Chelsea e il ritorno in Italia alla corte della Vecchia Signora, fino all'eliminazione dalla Champions League che gli è costata la panchina bianconera. LA FOTOGALLERY
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Grazie al successo contro la Sampdoria del 26 luglio 2020, Maurizio Sarri ha conquistato il suo primo scudetto alla guida della Juventus, il 36esimo della storia bianconera. Eppure non è bastato per restare sulla panchina della Vecchia Signora: l'eliminazione dalla Champions League a opera del Lione ha portato la dirigenza juventina a esonerarlo
Il tecnico, nato a Bagnoli, quartiere di Napoli, il 10 gennaio del 1959, cresce in realtà a Figline Valdarno in provincia di Firenze. Il calcio per lui è, almeno inizialmente, solo un hobby. Dopo aver giocato come dilettante, ricopre infatti il ruolo di allenatore che divide con il suo lavoro da dipendente della Banca Toscana
Da Borel a Cristiano Ronaldo: tutti i capocannonieri juventini della Serie AIl 1999 è un anno chiave, perché Sarri decide di lasciare il posto in banca e dedicarsi esclusivamente alla carriera da allenatore. Da quel momento inizierà una lunghissima gavetta attraverso le serie minori del calcio italiano, dalla panchina del Sansovino a quella del Sorrento, passando per Grosseto
Juventus-Lazio 2-1: Bianconeri vicini allo ScudettoIl 25 giugno del 2012 firma un contratto con l’Empoli, che allora milita in Serie B. I risultati stentano ad arrivare e dopo nove giornate di campionato la squadra toscana totalizza appena quattro punti. Sarri, però, trova le giuste contromisure e trascina l’Empoli fino al quarto posto e, di conseguenza, ai play off per la Serie A. Il sogno promozione si spegnerà nella finale persa contro il Livorno
L’appuntamento con la Serie A, però, è solo rimandato di un anno, alla stagione 2013-2014: l’Empoli chiude secondo e si guadagna la promozione
L’esordio di Sarri nel massimo campionato italiano è molto positivo. L’Empoli, considerato la rivelazione del torneo, si salva agevolmente con quattro giornate d’anticipo e impressiona per la qualità del gioco espresso. L'allenatore, nel corso della stagione, affronta anche quello che sarà il suo futuro: il Napoli allora guidato da Rafa Benitez
L’11 giugno del 2015 Sarri firma proprio con il club di Aurelio De Laurentiis, e deve affrontare l’iniziale scetticismo di una piazza passata da un allenatore titolato di caratura internazionale nelle mani di un neofita della Serie A
Nonostante il passaggio di Higuain alla Juventus nell’estate 2016, il Napoli continua a rimanere competitivo, anche grazie all’intuizione di Sarri di cucire addosso all’esterno offensivo Dries Mertens il ruolo di prima punta
Dopo il terzo posto nella stagione 2016-2017, il Napoli di Sarri arriva a un passo dallo scudetto l’anno successivo, contendendo alla Juve il titolo fino a tre giornate dal termine. Gli Azzurri riescono nell’impresa di battere i Bianconeri allo Stadium il 22 aprile del 2018, portandosi a -1 dalla vetta. La sconfitta di Firenze della settimana successiva e la concomitante vittoria della Vecchia Signora a San Siro contro l’Inter, però, faranno prendere allo scudetto ancora la via della Torino bianconera
Alla guida del Chelsea Sarri vince il suo primo titolo da allenatore tra i professionisti: l’Europa League conquistata battendo l’Arsenal nella finale tutta inglese disputata il 29 maggio 2019 a Baku
Il 17 giugno del 2020 la Juventus di Sarri vede sfumare anche la Coppa Italia, persa nella finale contro il Napoli di Gennaro Gattuso a Roma
Napoli-Juve 4 a 2 dopo i rigori: Gattuso alza il trofeoMa la stagione 2019-2020 si chiude comunque col primo titolo italiano da allenatore per Maurizio Sarri, conquistato con due giornate d'anticipo sulla fine del campionato grazie al 2-0 sulla Sampdoria
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