Calcio, perquisizioni della Guardia di finanza nelle sedi di Lazio, Roma e Salernitana

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Due indagini in corso relative alla compravendita di calciatori. Indagati i Friedkin e Lotito, oltre a diversi altri dirigenti dei due club capitolini. Nel mirino delle procure l'ipotesi di emissione di "fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fraudolenti", oltre a quella di "false comunicazioni sociali"

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Il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Roma ha effettuato, su disposizione delle Procure di Roma e Tivoli, perquisizioni nelle sedi di Roma, Lazio e Salernitana nell'ambito di due indagini relative alla compravendita di calciatori. Indagati i vertici giallorossi, nella figura del presidente e del vice Dan e Ryan Friedkin, oltre al numero uno biancoceleste Claudio Lotito. Con loro, per la Roma, anche l'ex presidente James Pallotta, gli ex amministratori delegati Umberto Gandini e Guido Fienga, l'ex vicepresidente esecutivo ed ex direttore esecutivo Mauro Baldissoni e alcuni dirigenti. Per la Lazio, invece, l'iscrizione nel registro degli indagati riguarda anche il direttore sportivo Igli Tare e altri cinque dirigenti.

Tre stagioni sotto la lente degli inquirenti

Le stagioni sotto la lente degli inquirenti sono 2017/18, 2018/19, 2019/20 e 2020/21. In una nota della Procura di Roma si afferma che gli uomini della Gdf hanno "eseguito un provvedimento di perquisizione e contestuale sequestro probatorio presso gli uffici della As Roma Spa". "Il provvedimento in esecuzione è stato emesso nell'ambito della fase delle indagini preliminari (peraltro tuttora in corso), allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed è doveroso sottolineare che, sino a un giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati", aggiunge la Procura capitolina.

Ipotesi di false fatture e false comunicazioni sociali

Il Procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, afferma in una nota che le "indagini in corso" che riguardano la "Ss Lazio SpA non sono collegate con altre svolte da altre Procure della Repubblica". Si procede per "emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti" nonché per "false comunicazioni sociali nei confronti di alcune persone che, come ricordato, devono ritenersi innocenti fino a una condanna definitiva". In serata è arrivata anche la nota della Salernitana, per "chiarire che l'attuale compagine societaria è del tutto estranea alle operazioni oggetto di indagine, riferendosi le stesse a stagioni sportive che precedono il cambio di proprietà". La società precisa di aver "prestato la massima collaborazione agli organi inquirenti" e "resta a loro ulteriore disposizione".

Le operazioni al centro delle indagini

Nel dettaglio, sono 11 le operazioni al vaglio degli inquirenti per quanto riguarda la Roma,  sette per quanto concerne Lazio e Salernitana. In quest'ultimo caso, i pm hanno disposto le perquisizioni, si legge nel decreto, "poiché vi è fondato motivo di ritenere che presso le sedi sociali delle società sportive della  Us Salernitana 1919 srl e della Ss Lazio Spa, possa rinvenirsi tutta la documentazione avente ad oggetto la compravendita dei calciatori Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro, ovvero contratti e documentazione - anche bancaria - attestante le modalità di pagamento". Sono 11, invece, i giocatori acquistati o venduti dalla Roma che sono citati nell'indagine dei pm di piazzale Clodio sulla compravendita di calciatori effettuata dalla società negli anni dal 2017 al 2021. In particolare, nel mirino dei magistrati sono finite le cessioni di Marchizza e Frattesi al Sassuolo, di Tumminello all'Atalanta, di Luca Pellegrini alla Juve, di Cetin, Cancellieri e Diaby al Verona. Quanto agli acquisti, i nomi sono quelli di Defrel dal Sassuolo, di Spinazzola dalla Juve, di Cristante dall'Atalanta e di Kumbulla dal Verona.

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