Esplora tutte le offerte Sky

Arena di Verona, il Nabucco di Poda apre l'Opera Festival con un forte messaggio di pace

Spettacolo
Foto: Ennevi
Arena Opera Festival, apre Nabucco con un messaggio di pace
NEWS
Arena Opera Festival, apre Nabucco con un messaggio di pace
00:01:59 min

È un Nabucco estremamente attuale quello firmato da Stefano Poda che ha inaugurato la 102esima edizione dell’Arena Opera Festival. In scena popoli oppressi e armi nucleari. Protagonisti Amartuvshin Enkhbat, Anna Pirozzi, Vasilisa Berzhanskaya, Francesco Meli. Sul podio il Maestro Pinchas Steimberg

Si è aperta la sera del 13 giugno, col Nabucco di Giuseppe Verdi, la stagione lirica 2025 dell’Arena di Verona. La storia dell’invasione di Gerusalemme da parte del re babilonese Nabucodonosor ha assunto un significato particolare nel contesto di attualità, mentre Israele e Iran precipitano nella guerra e Gaza continua a essere costantemente sotto attacco.

 

Ospiti della serata i rappresentanti delle istituzioni: il presidente della Camera Lorenzo Fontana e i ministri Giuli, Rocella, Ciriani e Urso.  A dirigere l’orchestra dell’Arena il maestro Pinchas Steimberg, nato proprio in Israele. La regia, affidata a Stefano Poda, ha mostrato un Nabucco fortemente tecnologico e moderno che ha comportato un considerevole sforzo produttivo per la realizzazione di 3.000 costumi realizzati con soluzioni inedite e spettacolari effetti e oggetti di scena eccezionali. Sul palco 400 persone tra protagonisti, mimi, figuranti, corpo di ballo, e coro. 

 

“C’è molta tecnologia ma c’è anche molta artigianato sul palcoscenico – ha detto il regista a Sky TG24 – è il mio sogno di costruire un mondo parallelo che ci faccia riflettere, che ci porti fuori da noi ma allo stesso tempo ci porti più dentro noi, per farci riflettere sulla contemporaneità in una maniera radicale”.

 

Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Il valore dell’opera di Verdi è un valore universale – ha commentato ai microfoni di Sky TG24 – che parla del riscatto dei prigionieri, dell’anelito verso la libertà. Il fatto che questa sera, in circostanze così drammatiche non soltanto per il Medio Oriente ma per il mondo intero, si assista al Nabucco, è un segnale di come la cultura parli una lingua universale e sia ancora lo strumento migliore per liberare i popoli da qualsiasi forma di oppressione”.