Davide Rossi, il giovane pupillo di Malika esce di scena nel corso della prima manche. E' il quarto classificato della tredicesima edizione di X Factor 2019. Continua a leggere e scopri cosa ci ha raccontato nell'intervista.
Il ventunenne di Rieti aveva un obiettivo e lo ha raggiunto: puntava a calcare il palco di X Factor e ha fatto molto di più, è arrivato in finale, a pochi passi dal gradino più alto del podio. Un risultato inaspettato per sua stessa ammissione. Il suo percorso all’interno del talent di Sky, sotto l’egida della sua mentore Malika Ayane, è stato caratterizzo da alti e bassi (ha rischiato l’eliminazione al ballottaggio contro Giordana Petralia), ciononostante, Davide si è sempre dimostrato all’altezza della situazione e capace di rialzarsi dopo ogni caduta. La sua giudice lo ha sempre sostenuto a spada tratta, anche davanti alle critiche dei colleghi: "Ci auguriamo tutto il possibile perché tu possa fare la strada più bella del mondo e io sono qui per aiutarti". Le straordinarie doti canore di Davide hanno permesso a Malika di spingere il suo pupillo oltre i suoi limiti proponendogli brani impegnativi e di non facile esecuzione. Cantare John Legend, Stevie Wonder e Freddie Mercury non è da tutti.
Non un sogno infranto, ma un obiettivo raggiunto.
Assolutamente, per me è stato un piacere immenso e una grande soddisfazione soprattutto alla luce del fatto che non mi aspettavo di arrivare fino a questo punto. Per me la vittoria era già stata raggiunta in semifinale.
Parlaci del tuo percorso.
E’ stato suddiviso in tre obiettivi, uno più alto dell’altro, il primo è stato raggiunto nella quinta puntata con l’inedito, il secondo era la semifinale e infine alla finale. Sono stati raggiunti tutt’e tre.
Il tuo modo di guardare al futuro è cambiato?
Sì, mi vedo molto cambiato, sono riuscito a cambiare io il mio carattere, ho più autocontrollo, prima avevo bisogno di conferme e rassicurazioni, ora ne ho comunque bisogno, ma rispetto a prima mi sento molto diverso. Per il futuro devo prima capire cosa è successo lì fuori in questi mesi, poi muovermi e sapere come iniziare a lavorare, ho voglia di fare musica, scrivere canzoni e farle conoscere.
La tua giudice ha sempre creduto in te.
Malika è una grande professionista e sono contento di meritare la sua stima, per me è sempre stata una grande spalla, a ogni ascolto mi ha sempre dato tanti preziosi consigli. Mi esortava a godermela, a non sottovalutare le melodie per come sono state scritte, a divertirmi. E così ho fatto.
Rimpianti?
Nessuno. Io sono convinto che doveva andare così ed è andata benissimo così. Ho cantato al Mediolanum di Assago con Robbie Williams (sorride n.d.r.), è stato un momento indescrivibile, non vedo l’ora di rivedermi in video. Cinque mesi fa stavo pensando di comprare il biglietto per andare a vederlo con mia sorella e ieri mia sorella era lì e mi ha visto duettare con lui al Forum alla finale di XF.
Se la tua esperienza a X Factor fosse una canzone?
Sarebbe sicuramente Glum, il mio inedito. E’ molto coerente con tutto quello che ho fatto e come l’ho fatto, dal primo all’ultimo live. Glum parla anche di emozioni negative, ma la melodia è felice e rappresentando questo contrasto rappresenta il mio percorso.