Anche la quinta edizione di Hell’s Kitchen Italia si è conclusa con una puntata ricca di emozioni. Ecco cosa è successo nella finale
Nicola è il vincitore della quinta stagione Hell’s Kitchen Italia e sarà il nuovo Executive Chef di uno dei ristoranti del J.W.Marriott sull'Isola delle Rose di Venezia. La puntata finale è stata, come sempre, densa di emozioni, colpi di scena e ospiti prestigiosi. Ripercorriamo passo per passo tutte le tappe della puntata finale di Hell’s Kitchen Italia 2018.
Le confessioni di Cracco e dei concorrenti
All’inizio della puntata Chef Carlo Cracco decide di raccontare ai quattro finalisti - Michela, Nicola, Ginevra e Mayla - alcuni episodi della propria infanzia e del proprio percorso di studi alla scuola alberghiera. Pur avendo incontrato delle difficoltà, il giovane Cracco non si è mai arreso ed è riuscito a diventare il grande chef che conosciamo tutti. Il messaggio che Chef Cracco vuole lasciare ai ragazzi è proprio quello di non fermarsi alle prime difficoltà ma usarle per diventare più forti e determinati e puntare dritto l’obiettivo.
Dopo aver raccontato di sé, Chef Cracco vuole sapere dai quattro finalisti di Hell’s Kitchen qual è la loro storia, quali sono i loro obiettivi e cosa significa per loro arrivare in finale. E, dopo le confessioni di Cracco e dei concorrenti, arriva il momento della prima prova.
La prima prova: raccontarsi attraverso un piatto
La prima prova da superare vede la preparazione di un piatto che contenga la storia e la personalità del singolo concorrente. Una prova certamente molto difficile e complicata ma soprattutto molto importante. Al termine, infatti, il peggiore lascia immediatamente la cucina di Hell’s Kitchen e il migliore va direttamente al servizio finale. I quattro concorrenti preparano dei piatti che li rappresentano pienamente e la decisione di Chef Cracco non è per niente semplice. Al momento dell’assaggio, lo Chef ritiene che il piatto peggiore è quello preparato da Mayla, che si vede costretta ad abbandonare la cucina di Hell’s Kitchen. Il migliore della prova, invece, è Nicola che può indossare la giacca di Executive Chef e va direttamente al servizio finale.
La prova più importante
Mentre Nicola può tornare negli alloggi, dove trova ad attenderlo gli ex concorrenti di questa edizione di Hell’s Kitchen, per Ginevra e Michela arriva il momento della prova più importante del loro percorso. Per conquistare il posto in finale, le due concorrenti devono preparare un piatto con gli ingredienti preferiti di Chef Carlo Cracco e preparare delle pietanze che lo rappresentino. Una prova difficile e impegnativa ma sia Michela che Ginevra riescono a soddisfare lo Chef. In finale però c’è posto solo per una delle due e, al momento della decisione finale, Cracco sceglie di far proseguire il percorso a Ginevra, che è la seconda finalista. Michela deve togliere la giacca e abbandonare la cucina di Hell’s Kitchen.
Il menu personale
Una delle soddisfazioni più grandi di arrivare in finale a Hell’s Kitchen è quella di presentare il proprio menu agli ospiti. Nicola e Ginevra devono preparare un menu composto da 2 antipasti, 2 primi, 2 secondi e 1 dolce. Ma, per la preparazione dei piatti e per il servizio, i due finalisti devono avere a disposizione una brigata. E chi meglio degli ex concorrenti del programma può conoscere i ritmi e la pressione della gara? Chef Cracco fa scegliere a ogni finalista i propri compagni di avventure e così Nicola sceglie di avere con sé in brigata Elena, Fabrizio, Manuel e Rudy, mentre Ginevra sceglie Diego, Federica, Lory e Mayla. Senza perdere altro tempo, i due aspiranti Executive Chef si lanciano nella preparazione dei rispettivi menu.
Gli ospiti della puntata
Per dare una mano in una prova così determinante, Chef Cracco decide di agevolare i concorrenti. Per aiutarli a realizzare dei piatti degni di essere serviti in un ristorante di lusso, lo Chef chiama Yannick Alléno, chef francese titolare di due ristoranti da tre stelle Michelin ciascuno, e Andreas Caminada, chef svizzero con tre stelle Michelin. I due chef pluristellati assaggiano i piatti preparati dalle due squadre e danno alcuni consigli per valorizzarli.
Il servizio finale è decisivo e Yannick Alléno e Andreas Caminada hanno l’opportunità di sedere al tavolo speciale e assaggiare i menu di entrambe le brigate.
Il servizio e la vittoria finale
Dopo aver ascoltato i preziosi consigli dei due grandi chef, la gara entra nel vivo e i primi ospiti cominciano ad entrare. Nel ristorante di Hell’s Kitchen, oltre al tavolo speciale, ci sono anche altri tavoli altrettanto speciali per i concorrenti: per Ginevra arrivano il marito e due amiche, mentre per Nicola sono presenti la mamma, le sorelle e la fidanzata. Nonostante l’incoraggiamento da parte di amici e parenti, la gestione delle comande non è semplice ma, fortunatamente, non si perde di vista l’obiettivo. Durante il servizio, il tavolo speciale a cui siedono Yannick Alléno e Andreas Caminada mostra apprezzamenti suddivisi in maniera equa tra le due brigate e questo soddisfa molto anche lo stesso Cracco. Nicola e Ginevra riescono a farsi ascoltare dalle rispettive brigate e portano a termine il servizio. Arriva il momento, per Carlo Cracco, di ritirarsi nel proprio ufficio e riflettere sul nome del vincitore di Hell’s Kitchen 2018.
Arriva finalmente il momento del verdetto e Chef Cracco chiama Nicola e Ginevra nel suo ufficio. Qui lo Chef fa i complimenti a entrambi i finalisti ma, purtroppo solo uno può aprire la porta verso la vittoria. Ad aprire la porta è Nicola, che a 22 anni è il vincitore della 5a edizione di Hell’s Kitchen. Per lui, si spalancano anche le porte del J.W.Marriott sull'Isola delle Rose di Venezia. In uno dei ristoranti della struttura, infatti, il vincitore di Hell’s Kitchen sarà Executive Chef.