Come diventare un vero True Detective? Ecco alcuni suggerimenti

Serie TV

Linda Avolio

Di cosa c'è bisogno per essere un vero True Detective? Arrivati alla terza stagione della serie creata da Nic Pizzolatto, qualche idea ormai ce la siamo fatta, ma è pur vero che ogni persona è unica, dunque ogni vero True Detective è inimitabile. Ci sono, però, alcuni tratti in comune: in attesa dei prossimi appuntamenti - ogni lunedì alle 03.00 in versione originale sottotitolata (poi in replica alle 22.15) e alle 21.15 in versione doppiata - scopri insieme a noi le caratteristiche immancabili di un vero True Detective.

Trauma del passato

5 punti "Vero Detective"

Che si tratti della guerra, della perdita di una persona cara, di una violenza subìta o inflitta, non si può essere un vero True Detective se non si ha un trauma che affonda le proprie radici nel passato. Il trauma del passato è quel qualcosa che ti rende ciò che è sei, che ti fa essere cinico nei confronti dell'umanità intera, che ti fa diventare diffidente nei confronti di chiunque, che ti fa erigere un muro emotivo perché tanto prima o poi tutti ti deluderanno. Sì, insomma, giusto per essere chiari: un vero True Detective deve avere un passato almeno un po' tormentato, altrimenti come può essere in grado di scavare e guardare dentro quel buco nero che è l'animo umano?

 

Dipendenza da alcol, sigarette e quant’altro

2 punti "Vero Detective"

Non puoi essere un vero True Detective se non hai almeno una qualche forma di dipendenza da sostanze non proprio salutari. E per "non proprio salutari" s'intende assolutamente dannose per la salute. Che si tratti di alcol, nicotina, sesso, droghe leggere o droghe pesanti, ciò che conta è che la dipendenza ci sia, perché fa tanto "sono così incazzato e nervoso che se non ne fumo una dietro l'altra va a finire che ammazzo qualcuno per la frustrazione" e "oh mio Dio, sono così tormentato che l'unico modo per smettere di pensare a cose brutte brutte è bere come una spugna e tirare su col naso anche il deserto del Nevada." Come direbbero gli americani: pick your poison.
 

Carattere “difficile” e un po’ misantropo

 

2 punti "Vero Detective"

Un vero True Detective ha a che fare con le persone - e, a volte, che persone! - tutti i giorni, dunque sa bene quanto infido, misero e meschino possa essere un essere umano. Sarà perché ogni settimana si ritrova davanti agli occhi non proprio i migliori rappresentanti della nostra specie, fatto sta che, alla fine, per forza di cose non può fare a meno di scoprirsi almeno un po' misantropo. Avere a che fare con un vero True Detective, uno che ha capito perfettamente come va veramente il mondo e come sono fatte veramente le persone, pertanto non è facile, e a volte richiede una discreta dose di pazienza.

 

 

Senso della giustizia che sconfina nell’ossessione

 

4 punti "Vero Detective"

Un vero True Detective fa della ricerca della verità la sua missione di vita, anche a costo di distruggere ogni cosa intorno a sé. Un vero True Detective è l'ultima speranza delle vittime di vedere fatta giustizia, seppur postuma. Un vero True Detective mette anima e corpo in ciò che fa, e non si ferma fino a quando un caso può veramente e definitivamente dichiararsi chiuso. Il rovescio della medaglia è ovviamente l'ossessione, una forza che ti consuma e ti erode da dentro. L'analisi minuziosa del più piccolo dettaglio, la fissazione sui possibili collegamenti, la ricerca spasmodica di un disegno più grande. Non c'è niente di meglio, o di peggio, di un True Detective che segue la sua ossessione.

 

 

Incapacità di avere una relazione a lungo termine non disfunzionale

 

2 punti "Vero Detective"

Il tormento interiore di un vero True Detective, il suo trauma fondativo, il suo essere perfettamente a conoscenza della profondità dell'abisso che è l'animo umano, gli impediscono ovviamente di stringere una relazione a lungo termine che prima o poi non si riveli disfunzionale. Il vero True Detective sa benissimo che l'essere umano è, secondo varie gradazioni, già moralmente ed emotivamente difettoso alla nascita, e man mano che cresce la cosa non fa che peggiorare. Di conseguenza, come può esserci una relazione che non sia destinata a tirare fuori il peggio che alberga dentro ognuno di noi e dunque destinata a fallire? 

Senso del fashion discutibile

 

2 punti "Vero Detective"

Diciamola tutta: a parte Ani Bezzerides e Paul Woodrugh, i compagni di sventure di Ray Velcoro nella seconda stagione della serie, due che potrebbero mettersi addosso quattro stracci e comunque riuscire a essere bellissimi, i True Detective della serie non si distinguono certamente per il loro senso del fashion. Completi dozzinali con tagli "da grande magazzino", camicie e cravatte o che più plain di così non si potrebbe oppure dalle stampe a dir poco improponibili, per non parlare dei tamarrissimi dettagli da cowboy del sopracitato Velcoro (fiero portatore di un mustacchio semplicemente audace) e di Roland West (puoi togliere l'americano dal Far West, ma non puoi togliere il Far West dall'americano). E poi il look sfattissimo del Rustin Cole del 2012. Va leggermente meglio l'Hays degli anni Novanta, più che altro perché anche Mahershala Ali appartiene alla fortunata categoria di individui che riuscirebbero a trasudare fascino anche con addosso una tuta da ginnastica in acetato di due taglie più grande. Poco importa: un vero True Detective se ne frega della moda, perché l'unica cosa che conta è scoprire la verità.

Bonus di 1 punto "Vero Detective" per un autentico capello zozzo di almeno dieci giorni.

 


Frasi profonde, sguardi intensi e lunghi silenzi.

 

5 punti "Vero Detective"

Un vero True Detective è un indagatore dell'animo umano e dei suoi punti più oscuri, e non ha paura di perdersi dentro l'abisso. In quanto intenditore la sa dunque lunga, pertanto è naturale che, almeno ogni tanto, si lasci andare a riflessioni profonde e a frasi che possono sembrare fatte apposta per farsi dire "Ma quanto sei profondo!!", ma che, in realtà, sono semplicemente l'esplicitazione a parole della complessità della mente antropica. Ha senso ciò che avete appena letto? Forse. Ma poco importa: è una riflessione profonda, una rilfessione degna di un vero True Detective. Vanno ovviamente bene anche le frasi a effetto prese in prestito dai filosofi, ça va sans dire. A volte, però, può capitare che una situazione sia troppo intensa, e quel punto le parole non bastano: in quel caso l'unica cosa che serve è un lungo silenzio accompagnato da uno sguardo intenso. Molto intenso. Come quello di un miope senza occhiali che cerca di mettere a fuoco qualcosa che si trova a più di 30 centimetri dal suo naso.

E voi quanti punti "Vero Detective" avete collezionato?

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