Sky Atlantic Confidential, 5 ragioni per vedere (e rivedere) la serie tv satirica VEEP

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Linda Avolio

HBO
veep

Quanto vi mancano gli insulti creativi (molto creativi!) di Selina Meyer e compagni? Niente paura: anche VEEP - la serie targata HBO creata dallo sceneggiatore scozzese Armando Iannucci, adattamento americano della serie british The Thick of It - è su Sky Atlantic Confidential (canale 111, per tutti i clienti col servizio HD attivo nel proprio abbonamento).

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VEEP, 5 motivi per vedere e rivedere la serie tv

Perché Julia Louis-Dreyfus è una fuoriclasse

La newyorkese Julia Louis-Dreyfus non ha ovviamente bisogno di presentazioni, perché è una delle regine della comicità statunitense ormai da qualche decade. Qualche titolo per farsi un'idea: Seinfeld, Arrested Development, Saturday Night Live, Curb Your Enthusiasm, The New Adventures of Old Christine (La complicata vita di Christine), Web Therapy. Non si poteva pensare a un'interprete migliore per il personaggio, iconico, di Selina Meyer, vicepresidente degli Stati Uniti d'America frustrata e disposta a tutto pur di avere i suoi 15 minuti di celebrità e i riconoscimenti che, secondo lei le spetterebbero di diritto. Meschina, manipolatrice, ma non così furba come crede di essere, Selina è un vero e proprio concentrato di comicità (involontaria), cattiveria gratuita e disagio, un mix pressoché perfetto! Fun fact: grazie a questo ruolo, Julia Louis-Dreyfus ha vinto per ben sei anni consecutivi (dal 2012 al 2017) l'Emmy come Miglior attrice protagonista in una serie comedy.

Perché il resto del cast non è da meno

Louis-Dreyfus è la protagonista indiscussa, ma il resto del cast principale non è da meno in quanto a bravuta. Per esempio il fantastico Tony Hale, che interpreta Gary Walsh, l'assistente personale/schiavo di Selina. Poi c'è Anna Chlumsky, l'indimenticata Vera di Papà, ho trovato un amico (My Girl), nei panni di Amy Brookheimer, la Capo di Gabinetto più cinica del mondo. E che dire del Jonah Ryan di Timothy Simons (quasi due metri di stupidità, misoginia e razzismo), del Mike McLintock di Matt Walsh (giornalista più incompentente non si era mai visto), e anche della Catherine Meyer di Sarah Sutherland (la figlia con la peggior madre del piccolo schermo)? Semplicemente stupendi, loro ma anche il resto dei personaggi e degli interpreti, veamente una squadra di fuoriclasse della comicità per una serie fuori dagli schemi.

 

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Perché è una satira sulla politica Made in U.S.A. che in realtà parla della vita in generale

VEEP ci mostra i dietro le quinte di un particolare mondo, quello della politica a stelle e strisce, dunque ha delle sue specificità. Nonostante ciò, è veramente una serie che parla, in modo ovviamente disincantato e assai cinico, della vita in generale. Quante Selina Meyer ci sono al mondo, donne e uomini la cui unica qualità è quella di non farsi alcun problema nello sfruttare il prossimo per portare acqua al proprio mulino (salvo poi fallire in ogni caso, perché c'è sempre qualcuno più str***o di te)? Quanti Gary Walsh, persone che idolatrano i propri superiori anche se questi sono, per citare lo splendido Full Metal Jacket di Kubrick, "pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta me**a?" Quanti esseri inutili che però nella vita hanno successo solo perché sfacciatamente fortunati? Tanti...troppi!

Perché è pieno di insulti e parolacce

Ok, questo non dovrebbe essere un motivo...però lo è, inutile negarlo!! VEEP ha portato l'insulto creativo a un altro livello, per la gioia degli amanti del turpiloquio e della cattivera gratuita. Per usare un'espressione americana, lo show sicuramente aiuta a diventare fluent in bastard. Per essere chiari: tenere lontano dalla portata dei bambini!

Perché il finale vi farà piangere, ma non dal ridere

VEEP è la classica serie che lascia dietro di sé un retrogusto dolceamaro. Si ride, e di gusto anche, per la cattiveria assolutamente gratuita e per le situazioni assurde in cui i personaggi vengono a trovarsi pressoché in ogni episodio, c'è ovviamente un effetto catartico da quel punto di vista, ma c'è sempre la sensazione di fondo che purtroppo lo show sia molto più fedele alla realtà rispetto a quanto sarebbe auspicabile. Poi c'è la parte finale dell'ultimissimo episodio...e lì sì che si piange, ma questa volta non dal ridere. Non entriamo nel dettaglio per non fare spoiler, ma una cosa ve la diciamo: GARYYYY!!!

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