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Queste oscure materie, la recensione del secondo episodio della serie tv

Serie TV

Linda Avolio

Leggi la recensione del secondo episodio di His Dark Materials - Queste oscure materie, in onda ogni mercoledì sera alle 21.15 su Sky Atlantic.

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Queste oscure materie, episodio 2: la recensione

Dopo un primo capitolo nettamente introduttivo, His Dark Materials - Queste oscure materie comincia a entrare nel vivo. La macchina narrativa è stata avviata, e da qui si può solo andare avanti. Da Oxford a Londra: l'addio di Lyra a quella che, a tutti gli effetti, è stata la sua casa per ben dodici anni è anche un addio metaforico alla sicurezza dell'infanzia. La nostra giovane eroina a tutti gli effetti è in compagnia della Signora Coulter, ma, di fatto, ora è sola al mondo (eccezion fatta per Pantalaimon, che però resta comunque una parte di lei, dunque non può che essere suo alleato e aiutante).

Il secondo episodio della serie tratta dalla trilogia di Philip Pullman mette subito le cose in chiaro: il mondo che c'è "là fuori" può essere pericoloso e crudele, e se c'è qualcuno di cui i bambini non devono fidarsi, questo qualcuno sono proprio gli adulti. Specialmente quelli appartenenti alle istituzioni che comandano. 

Prendiamo per esempio Marisa Coulter, grande protagonista di questo episodio insieme a Lyra. Elegante, posata, erudita e gentile, in realtà nasconde un segreto...e un segreto veramente inquietante! Non solo è uno dei più potenti membri del Magisterium, ma addirittura è a capo dell'Intendenza Generale per l'Oblazione, cioè degli Ingoiatori. Da una parte la Signora Coulter sembra veramente interessata al benessere di Lyra, ma dall'altra non si fa nessuno scrupolo nel far rapire dei bambini per usarli per degli esperimenti scientifici: se ancora non fosse chiaro, il messaggio è "Mai fidarsi degli adulti!!" 

Nonostante sia chiaramente rappresentata come una villain, cioè in un ruolo da antagonista, Marisa Coulter è evidentemente un personaggio complesso, e Ruth Wilson riesce a restituire pienamente le varie sfaccettature del suo carattere, così come le sue emozioni. Non abbiamo bisogno di guardare il suo daimon per capire che è furibonda: ci basta il suo sguardo. Allo stesso tempo è però anche chiaro che ci troviamo di fronte a una persona ambiziosa, che ha lottato per arrivare dove si trova adesso e che, soprattutto, non ha intenzione di farsi sminuire o di farsi mettere i bastoni tra le ruote: in lei c'è qualcosa di innatamente malvagio. Si prenda a esempio la scena in cui il daimon della Signora Coulter insegue e stringe in una morsa quello di Lyra: semplicemente terrificante.

Resta ambigua anche la figura del Maestro del Jordan College: lo stesso uomo che prima ha cercato di avvelenare Lord Asriel e che poi ha donato a Lyra uno strumento preziosissimo, l'aletiometro, ora si rifiuta di aiutare Lord Boreal, un esponente di alto profilo del Magisterium. A proposito del Magisterium: per ora questa istituzione mistico-religiosa totalitaria resta ancora avvolta nel mistero, ma sicuramente più avanti ci verrà svelato dell'altro. Per ora ci basta sapere che non è formato da un gruppo di "jolly good fellows", e appare chiaro come mai, in occasione dell'uscita al cinema del film "La bussola d'oro" si alzarono cori di protesta da parte delle istituzioni cattoliche. Excusatio non petita...

Intanto, i Gyziani - che vivono al di fuori delle regole delle istituzioni dominanti e che, pertanto, possono essere a tutti gli effetti considerati "buoni", dunque potenziali alleati - sono alla ricerca dei loro bambini, nello specifico di Billy. Che, scopriamo, è in compagnia di Roger. Le giovani cavie da laboratorio, però, stanno per lasciare Londra in direzione del Nord. E infatti è proprio lì che è diretta anche Lyra, che è riuscita a scappare dall'attico della Signora Coulter ma che nel finale dell'episodio viene intercettata da un daimon a forma di volpe: il daimon dell'Ingoiatore che ha rapito Billy e Roger.

Veniamo infine alla "passeggiata" di Lord Boreal, che attraverso un portale raggiunge una dimensione parallela, cosa che di fatto rivela di fatto agli spettatori che il Magisterium (o quantomeno alcuni suoi membri di alto livello) è ben a conoscenza dell'esistenza di altri mondi. Altro che eresia!

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