Il Miracolo, il Red Carpet: il racconto della serata

Serie TV

Fabrizio Basso

Guido Caprino (foto di Antonello&Montesi)

Con una serata speciale, a Roma, Il Miracolo si è ufficialmente presentato. La nuova serie originale Sky, nata da una idea di Niccolò Ammaniti, arriva su Sky Atlantic martedì 8 maggio alle ore 21.15: continua a leggere e scopri di più

(@BassoFabrizio
Inviato a Roma)


Ora Il Miracolo ha i confini meno sfocati. Resta sospeso in quella zona dell’iperspazio che risponde al dio laico dell’irrazionale, ma dalla notte di giovedì 3 maggio possiamo affermare di avere avuto la presunzione di sfiorarlo con la punta delle dita. Ne sentiremo la forza, la potenza, i dubbi che causa da martedì 8 maggio su Sky Atlantic, quando debutterà ufficialmente Il Miracolo, la nuova serie originale Sky che è germogliata da una idea di Niccolò Ammaniti, per la prima volta impegnato in una scrittura che è arrivata all’immagine senza fare tappa nel mondo di carta dei libri. Non dimentichiamo che cinque dei suoi sette romanzi sono diventati film.

Siamo stati protagonisti, in una notte romana bagnata dalla pioggia, unico elemento della natura irrispettoso del Miracolo che stava per svelarsi, della serata di gala, preceduta da un Red Carpet. Il cast del film, guidato da Niccolò Ammaniti, e gli ospiti della serata hanno potuto assistere, in anteprima, alle prime due puntate della serie che debutterà su Sky Atlantic martedì 8 maggio alle ore 21.15 e che per quattro settimane, ogni martedì, ripeterà Il (suo) Miracolo.

Federico Chiarini e chi scrive
hanno partecipato alla serata e vi raccontiamo, rispettivamente su Sky Cinema e sul sito di Sky Atlantic, un po’ di quello che è accaduto, accompagnandovi, attraverso le parole dei protagonisti, nel Miracolo.

La prima a varcare la soglia che divide il razionale dall’irrazionale è Elena Lietti che interpreta Sole Petromarchi, moglie di Pietro, il premier del Governo italiano: “Fin dalla prima puntata vivo la crisi. Anche famigliare. Sono una donna molto sensibile, non raffinata intellettualmente. Schietta, non diplomatica, la vera questione è che Sole non è serena, non è pacificata con se stessa”. Alza gli occhi al cielo Elena, e aggiunge che “è proprio lui, il cielo, l’unico limite tra fede e scienza”. Infine parlando del marito artistico dice che “è un buon premier, ma umanamente è assente”.

Ed eccolo il marito assente, il presidente Fabrizio Pietromarchi. Guido Caprino è ironico, per tutta la giornata non ha lesinato battute, e così quando appare davanti a noi si rivolge alla telecamera con una invocazione laica: “Fammi bellissimo, fai il miracolo”. Poi torna sul suo personaggio e spiega di essere “un primo ministro in un momento storico per la Repubblica, e si capisce da subito. Il paese ha bisogno di me. Per interpretare la parte che Ammaniti mi ha affidato non mi sono documentato ma ammetto che se si osservano alcune sfumature qualche parallelismo con la realtà c’è”.

Un mistero in questo miracolo si chiama Marcello, è un sacerdote ed è interpretato da Tommaso Ragno, uno degli attori più apolidi mai conosciuti: nato in Puglia, cresciuto a Piacenza pendolare tra Roma e Berlino e chissà quante altre radici ha piantato nel suo essere pellegrino dell’arte. Il suo è uno dei personaggi più inquietanti: “Incontrerete qualcuno che non vi farà piacere incontrare, che ha un ruolo religioso importante. Pur essendo un sacerdote non è lui che aiuta a capire cosa è il Miracolo attraverso la Fede, anzi è un generatore di domande."

Ci sono personaggi che non sono protagonisti in assoluto ma che, per il ruolo che hanno, lo diventano anche con una presenza non costante. Ne Il Miracolo occupa questo posizione Alessio Praticò ovvero Salvo: fratello adottivo di un boss molto temuto, è papà di Nicolino, un ragazzo con dei problemi accusato di omicidio. E da padre decide di difenderlo, mettendo in dubbio anche il suo ruolo di genitore: “Io partecipo al Miracolo dalla Calabria, da un luogo non definito, non contestualizzabile”.

Alba Rohrwacher, sguardo profondo, stretta di mano di carattere, parca di parole, è la tormentata Sandra, una biologa romana che parlando della sua situazione borderline, di donna di scienza alle prese con un fenomeno di fede, dice che “farò cose che nessuno può immaginare, cose inaspettate. E’ la scienza a provare a spiegare il miracolo.”

Su Sergio Albelli, che è il Generale Votta, bisogna fare una premessa. Sia in conferenza stampa che al Red Carpet in tanti non lo hanno riconosciuto. Nella serie di Sky Atlantic dimostra vent’anni in più, pochi capelli, occhiaie…dal vivo molte signore lo guardano con una certa cupidigia: “Il mio generale inizia la serie come rappresentante dell’ordine costituito, deve mettere in sicurezza la vicenda. Sono abbottonato e grigio. Riconosco che se fossi reale testimone di un miracolo scapperei, almeno inizialmente. Credo sia una reazione naturale davanti a qualcosa che non si comprende. Ma passato lo stupore inizierei a indagare”. Il generale è depresso e soffre di sinusite: sapete che c’è un collegamento tra i due disturbi? “La sinusite impatta su una parte precisa del cervello per cui curando la sinusite si guarisce dalla depressione”.

Lo schermo sta per accendersi, mancano pocchi minuti per la premiére, mancano pochi giorni per vedere la serie su Sky Atlantic, c’è giusto il tempo per salutare Lorenza Indovina che è Clelia, una donna non proprio allineata con la normalità ma capace di sacrificare se stessa per un bene altrui che nulla le porterà: “La cosa magica de Il Miracolo è la sceneggiatura. Per quella che è la mia esperienza è la prima volta che ogni personaggio ha un carattere così forte e delineato. Ciò non toglie che, davanti a un miracolo, io fuggirei”. E pensando al suo amore sbilenco ci viene da parafrasare Carmen Consoli: la cantantessa ha poetizzato l’amore di plastica, Lorenza ha portato su Sky Atlantic l’amore di coccio!

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