Lucrezia Guidone, un’assistente Emaciata per Dov’è Mario?

Serie TV

Continua il viaggio di Dov’è Mario?, in onda il mercoledì sera alle 21.10 su Sky Atlantic. In attesa del prossimo appuntamento, abbiamo chiesto a Lucrezia Guidone, che nella serie interpreta Emaciata, la schiavizzata assistente di Milly, la moglie del protagonista, di parlarci un po’ di questo progetto: leggi l’intervista

di Linda Avolio

 

In Dov’è Mario? la vediamo nei panni di Emaciata, la schiavizzata assistente di Milly, la moglie del protagonista. Un personaggio che, a detta della sua stessa interprete “rappresenta i valori in un mondo in cui i valori si stanno perdendo sempre di più.” Lei è la pescarese Lucrezia Guidone, già vista ne Il Grande Sogno di Michele Placido (2009) e in Noi 4 di Francesco Bruni (2014). L’abbiamo intervistata: ecco cosa ci ha raccontato.

 

Che esperienza è stata lavorare con un artista del calibro di Corrado Guzzanti?

E’ stata una bellissima esperienza. Guzzanti è sempre stato tra i miei miti, e quando mi hanno comunicato che ero stata scelta per questa serie sono stata non felice, di più! E poi, durante i giorni sul set, non ho avuto altro che la conferma della professionalità e del talento di Corrado, che oltre a essere un artista di grande spessore è anche una bellissima persona.

 

Un sogno diventato realtà.

Assolutamente. Davvero, non potrei essere più soddisfatta, ho preso parte a un progetto direi unico nel suo genere, quantomeno nel panorama italiano, e con un mito come Corrado. E' stata veramente un’occasione meravigliosa per me.

 

Ci parli del suo personaggio, la sfruttatissima Emaciata.

Poverina, gliene fanno veramente di tutti i colori! Allora, Emaciata è l’assistente, anche se sarebbe meglio dire la schiava, di Milly, la moglie di Mario. E’ il personaggio che nella serie, se vogliamo, rappresenta un po’ il valore, o i valori, in un mondo in cui i valori si stanno appunto perdendo. E’ una pura tra personaggi che propriamente puri non sono, e di conseguenza si ritrova a essere vittima di prepotenti travestiti da intellettuali. La mettono sempre all’angolo!

 

Dov’è Mario? mette in scena il concetto di doppio, di dualità: ci descriva la serie con due aggettivi.

Per me è thriller comico-surreale. Anche se chiaramente è molto di più.

 

Ci spieghi meglio.

Dov’è Mario? è una metafora dei nostri tempi, c’è una divisione dentro di noi, una parte di noi si sta perdendo, e l’altra la rincorre. Dove stia andando non si sa, anche se ce lo chiediamo tutti.

 

Dunque neanche lei sa dov’è Mario.

(ndr ride) Non ne ho assolutamente idea, mi spiace, non posso esservi d’aiuto!

 

Secondo lei, gli opposti si attraggono, si respingono, si guardano con diffidenza e vanno ognuno per la sua strada, o si completano?

Per quanto mi riguarda gli opposti si attraggono molto, però in questa attrazione c’è anche un contrasto, quindi è un po’ complicato alla fine.

 

Lei si sente più Mario o più Bizio?

E’ difficile… Non dovrei dirlo, ma forse un po’ più Bizio!

Spettacolo: Per te