I Bush tornano con "I Beat Loneliness", Gavin Rossdale: "Sappiamo chi siamo"

“Siamo tornati, è vero. Ma di fatto non siamo mai andati via, non siamo spariti!” Gavin Rossdale sorride quando pronuncia questa frase, dopo aver chiacchierato qualche minuto sul ritorno dei Bush con nuova musica. “Sai, alla fine non ci siamo mai fermati. Abbiamo pubblicato The Kingdom, poi The Art Of Survival e Loaded: The Greatest Hits 1994–2023, per poi arrivare a I Beat Loneliness. Sapevo di voler fare un album nuovo, con canzoni mai sentite: spesso quando ci si dedica ad una raccolta, come è stato il nostro Loaded, sembra quasi non si stia facendo nulla di creativamente diverso. Quindi sì, sapevamo di voler fare qualcosa di nuovo, e siamo molto felici di essere tornati con questo disco. Il mio augurio per tutte le persone che ascolteranno I Beat Loneliness è che possa essere uno strumento di conforto, affinché nessuno si senta solo in questo mondo così complicato. Il mondo di oggi è molto duro nei confronti della gente: le aspettative e le responsabilità sono tantissime, e molti giovani hanno paura del futuro, di ciò che arriverà. In questi anni ho ascoltato storie di amici che hanno trovato sollievo e cura proprio nella musica, anche in quella dei Bush: questo mi fa felice, perché credo che le canzoni possano essere una cura per tanti dolori che ciascuno di noi vive quotidianamente. Il tasso di suicidi, negli ultimi anni, è cresciuto vertiginosamente e la vita di tante persone è dettata dai social media, che descrivono una realtà spesso distorta. Ecco, credo che la musica possa farci tornare alla realtà, quella vera. E farci capire che la nostra vita non è così male come pensiamo. Tornare con queste nuove canzoni è bello, importante e mi fa felice, sì” racconta Rossdale. La nostra chiacchierata inizia così, con un lungo pensiero su questo ritorno dei Bush con nuova musica, anche se di fatto la band non ha mai smesso di suonare o di fare concerti dal vivo. I beat loneliness, un album molto speciale Dopo questa condivisione iniziale, chiedo subito a Gavin Rossdale se l’idea che effettivamente questo disco possa essere una medicina, o meglio possa far star bene chi non sta attraversando un periodo semplice, gli piace. Il cantautore non esita nemmeno un secondo: “Questo è il mio desiderio più grande. Quando sono tornato in studio e mi sono reso conto che stavamo per lavorare al nostro decimo album mi sono subito detto: che contributo posso dare io? E chi può aver bisogno di un altro disco dei Bush? Dev’essere un album veramente speciale. E poi, ancora più importante: le canzoni devono raccontare di te, anche e soprattutto delle paure che si affrontano ogni giorno. Poi è pur vero che i brani, quando vengono pubblicati, diventano di tutti e ciascuno di noi può darne un significato: negli anni tante persone mi hanno ringraziato per quello che ho scritto, ed è bellissimo. Abbiamo tutti bisogno di sentirci accolti, e la musica è lo strumento perfetto per questo” aggiunge Gavin Rossdale. I Bush hanno superato l'esame del tempo I Bush sono una realtà musicale che ha superato l’esame del tempo, e ancora oggi ha una sua forte identità. Con Gavin Rossdale parliamo dell’importanza di essere un gruppo oggi, quasi più di allora, e di come sia importantissimo coltivare l’anima della band, nonostante i momenti più e meno positivi che ogni realtà vive nella sua storia: “Sai, è un’unione di tanti fattori. La caratteristica che ci definisce al meglio, e che ci fa stare insieme come Bush ed è la nostra forza, è sapere chi siamo. Come individui e come band. Conosciamo il nostro valore. E questo ci fa stare insieme come Bush, nonostante i trend, la musica che cambia e un’industria alla continua ricerca di qualcosa di nuovo”. I Bush che hanno oltrepassato le mode, aggiungo: “Esatto, questo è il punto. Hai capito il cuore della questione. Il nostro gruppo non ha mai guardato alle mode, ma ha sempre mantenuto una propria linea, senza aver paura di non piacere. Quello che per noi è rimasto invariato? Il bisogno di creare, di essere curiosi, e di raccontare anche la sofferenza…sì, anche lei, perché è parte della quotidianità! Credo che questo nuovo disco sia onesto, ed è uno dei migliori mai pubblicati”. Presto il tour dei Bush Prima di salutarci parliamo del tour dei Bush, che inizia negli Stati Uniti e tra ottobre e novembre 2025 arriva in Europa, ma anche della musica di oggi. “Nonostante l’oceano di nuovi artisti e canzoni, continuiamo ad ascoltare la musica pubblicata anni fa, dalle band come Queen, Oasis, Blur, Bush e tanti altri, ma anche artisti come Prince, George Michael e tanti altri. La musica del passato era migliore rispetto a quella di oggi?” chiedo a Rossdale. Lui risponde sorridendo: “No, non credo. Ci sono tante band oggi, e molto brave: penso ai Fontaines DC agli Idles…e poi dai, è parte del tuo lavoro dire se la musica era più bella prima . Il mio compito è di creare delle melodie in cui tanta gente si può rivedere, e il tuo è di dirmi se ci sono riuscito ”. Ci salutiamo, con l’augurio di vederci presto in Italia, per un concerto dei Bush

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