Saafir, rapper e attore di "Nella giungla di cemento", è morto a 54 anni
MusicaDa oltre quindici anni, l'artista lottava contro le complicazioni di un cancro alla colonna vertebrale
Il mondo dell'hip-hop piange la morte di Saafir, rapper di Oakland noto per la sua apparizione nel film del 1993 Nella giungla di cemento, e per album quali Boxcar Sessions.
A comunicare il decesso di Saafir, nato Reggie Gibson, è stato il collega e amico di lunga data Xzibit.
L'annuncio della morte
"Non riesco a credere di scrivere questo in questo momento, ma non so cos'altro fare", ha scritto su Instagram Xzibit. "Verso le 8:45 di questa mattina, mio fratello Reggie, conosciuto al mondo come Saafir, è morto. Abbiamo così tanta storia che non riesco nemmeno a spiegare cosa sto provando in questo momento (...) A voi a amici e a tutti quelli che sono rimasti scossi dalla sua perdita, vi chiedo se poteste aiutare Chop Black, suo fratello minore, e suo figlio: la famiglia ha davvero bisogno di essere sostenuta in questo momento. È tutto ciò che posso fare. La mia anima è distrutta. Ti amiamo fratello".
La carriera
Reggie Gibson, originario di Oakland, è diventato famoso negli anni Novanta con la crew hip-hop Hobo Junction. Ha recitato nel film Nella giungla di cemento, dopo che il compagno di stanza Tupac Shakur lo ha presentato ai registi, secondo quanto riportato dall'emittente radiofonica KQED.
Saafir ha ottenuto un importante contratto discografico con Quincy Jones, dopo una famosa battaglia rap in diretta tv contro Hieroglyphics. Ne sono derivati una manciata di album, tra cui il disco di debutto, Boxcar Sessions, uscito nel 1994.
Nel 1992, come riportato dal San Francisco Chronicle, ebbe una svolta spiriturale dopo essere sopravvissuto allo schianto del TWA 843, avvenuto subito dopo il decollo. Nel 2003 finì invece in prigione, e si convertì all'Islam.
Negli ultimi 15 anni, Saafir ha lottato contro le complicazioni di un cancro aggressivo alla colonna vertebrale.
Lascia un figlio e un fratello.