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Nessun Dorma, da Tära ad Angelica, 12 artisti in concerto per la Palestina

Musica

Fabrizio Basso

L'Estragon di Bologna ha ospitato una serata per raccogliere fondi per Medici Senza Frontiere, Medical Aid for Palestinians e Palestinian Red Crescent Society, tre organizzazioni che forniscono assistenza medica e sanitaria a Gaza. Nur Al Habash, una delle organizzatrici, anticipa che potrebbe esserci nel 2025 un analogo appuntamento a Roma. IL RACCONTO E LE INTERVISTE

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Bologna ancora una volta ha aperto il suo grande cuore a uno spicchio martoriato e martirizzato di umanità. Quel cuore che ancora non ha rimarginato le ferite dell'alluvione, in un venerdì sera umido e nebbioso, ha ospitato all'Estragon 12 artisti per il progetto Nessun Dorma - Un concerto per la Palestina. Sul palco si sono succeduti Angelica, Bruno Belissimo (dj set), Ceri Wax (dj set), Colombre, Comrad, Fenoaltea (dj set), Gaia, Maria Antonietta, Mecna, Tamango, Tära (unica artista palestinese) e Whitemary (dj set). Il ricavato della biglietteria, del bar e della raccolta online sarà devoluto in parti uguali (al netto spese vive) a Medici Senza Frontiere, Medical Aid for Palestinians e Palestinian Red Crescent Society, tre organizzazioni che forniscono assistenza medica e sanitaria a Gaza. Il concerto è stato organizzato da DNA concerti, Panico Concerti, Perticore e Estragon Club. Nur Al Habash è tra gli organizzatori, è italo-palestinese e lavora nel music business da oltre dieci anni: "Nessun Dorma nasce prima dell’estate -racconta- attraverso un gruppo di colleghi che dopo mesi che guardavano quello che accadeva Gaza si sono dati la risposta più ovvia ovvero quella di usare la nostra capacità per fare la differenza e raccogliere soldi". C'è stato un primo concerto a Milano, al Circolo Magnolia che "ha venduto 3500 biglietti in un attino e chi non è riuscito ad acquistare, ha donato. La partecipazione del pubblico ma soprattutto degli artisti ci ha convinti a ripeterlo a Bologna. La scelta di chi sale sul palco è stata spontanea, molti artisti sono amici, non c'è una vera direzione artistica. Alla musica si alternano gli interventi di giovani palestinesi-italiani o di origine palestinese da parte dei genitori". Ampliando il discorso Nur Al Habash spiega che "guardando la storia della musica contemporanea troviamo tantissimi messaggi. Anche una canzone d’amore può essere politica, la musica fa leva sulle emozioni, è uno strumento importante. Artisti devono metterci la faccia. Non amo le categorizzazioni generazionali, io sono una Millennial e siamo i primi ad avere affrontato crisi economiche importanti. La voglia di informarsi prescinde dalle generazioni ma ti dico che la Gen Z ha strumenti per infornarsi che per Millenial inimmagibili". E mentre la musica spinge per la pace...arrivano altre richieste di concerti per la Palestina: il 2025 potrebbe portare Nessun Dorma a Roma.

TÄRA: "QUALUNQUE SIA LA CAUSA UMANITARIA CHE SOSTIENI...FA LA TUA PARTE"

Tära, la giovanissima artista palestinese che con le sue parole ha commosso il pubblico di Nessun Dorma, fatica a celare: "Quando ci sono situazioni che mi coinvolgono a livello emotivo so quello che posso trasmettere. La cosa più bella è unire con la musica e con l’arte, cogliere la magia di come fa una cosa astratta a unire. Oggi è difficile in generale essere ascoltati ma attraverso la musica si può. Mi sento fragile e vulnerabile ma coinvolgendo così tante persone e artisti desiderosi di partecipare, so che non sono sola". Il passato porta dei fallimenti, promesse da parte di tanti ambiti artistici di cambiare il mondo che non hanno avuto riscontri reali: "Tutti volevano cambiare il mondo ma non c’è forse mai stato un crederci collettivo. Io penso ai concerti di Michale Jackson che ci faceva ricordare che bisogna volere bene all’umanità. A lungo mi sono vista sola in questa battaglia ma ora sento uno svegliarsi collettivo: le cose accadono lo stesso anche se ti giri dall’altra parte pertanto fai il tuo qualunque sia la causa umanitaria che sostieni". Tära, in questa nostra chiacchierata nel backstage, confessa di pensare ai popoli che da anni vengono martoriati e vessati ma restano in piedi: "A questo si riferisce il mio concetto di Araba Fenice: rinasciamo anche in senso spirituale e io sono molto cambiata nell’ultimo anno. Mi sento privilegiata, è importante essere connessi". La scritta che vedete sulle megliette che indossa è il suo nome: "Ne ho fatto cento e le ho vendute per aiutare una ragazza di Gaza sempre sempre sorridente". In fin dei conti, come spiega nel video, basta togliersi il velo per non essere cechi di fronte al mondo: "I sogni non sono mai troppo lontani, quella frase la ho scritta per darmi forza, non sapevo cosa dovevo fare, il sogno che descrivo è il mio non quello degli altri, è una liberazione, è l'invito a tirare fuori le radici perché è il momento del riscatto". Tära uscirà con un brano sperimentale dal punto di vista sonoro e stilistico prima di Natale e ci saranno altre date live: "Mi piace lavorare in solitaria, mi attende un mese pieno. Sono contenta perché sto lavorando a un qualcosa che lascerà una impronta".

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ANGELICA: "L'UNIONE DELLE PERSONE PUO' FARE TANTO"

E' tanto orgogliosa di salire sul palco dell'Estragon Angelica, che col suo album Sconosciuti Superstar si è conquistata un ruolo identitario nel panorama musicale italiano: "Sono felice di partecipare a Nessun Dorma, mi sento finalmente nel posto giusto quando spesso mi sento inadeguata di fronte a un genocidio mentre sto a casa o sono fuori con gli amici. A Bologna, con i mezzi che avevamo, ho fatto qualcosa di utile. L’unione delle persone, e lo dico sulla mia pelle, può fare tanto ma se non c’è terreno fertile dall’altra parte i limiti naturali resistono. La musica può smuovere le coscienze, c’è una sensibilità a tutti i livelli, tra noi artisti c'è molta coesione". Angelica è salita sul palco in "maniera cruda", ha proposto Sconosciuti Superstar,  La mia metà
e Acqua ossigenata "solo con due chitarre". A breve pubblicherà un pezzo nuovo che avvia la chiusura del ciclo di Sconosciuti Superstar: "Da dicembre a marzo sarò nei club e chiuderemo con un concerto-festa di anniversario a Milano". Ma l'irrequieta Angelica non sta mai ferma, sta scrivendo già da un po' e aspetta il momento idoneo per fare uscire la sua nuova musica: "A livello musicale ho vissuto benissimo questi mesi perché a differenza dei precedenti dischi dal vivo ho avuto la prova del nove che il pubblico ha recepito le ie canzoni. Questa consapevolezza mi ha aiutato a porre le fondamenta per il prossimo disco. Quello che sto facendo in questi giorni a casa è il frutto di quello che ho imparato nell'ultimo anno". Quindi occhio alle nuove date del tour, sono in arrivo. Per chi non sa aspettare, anticipiamo che si riparte il 20 dicembre da Cervia e poi si vola a Bari.

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