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Massimo Ghiacci dei MCR, Distanziamento Morale è il suo secondo album da solista

Musica

Fabrizio Basso

Il bassista e autore dei Modena City Ramblers torna con un nuovo, intenso progetto cantautorale individuale. Il 31 ottobre termina la campagna di crowdfunding. L'INTERVISTA

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E’ in arrivo sul pianeta terra, ma anche negli spazi siderali grazie alle piattaforme, il secondo album da solista di Massimo Ghiacci, bassista e anima dei Modena City Ramblers. Il primo risale al 2008 e in mezzo c’è un mondo in quanto se c’è una parola che non esiste nel vocabolario di Massimo Ghiacci è…noia. Il 31 ottobre termina la campagna di crowdfunding di Distanziamento Morale, questo il titolo scelto, e dunque serve un ultimo guizzo.

La cover di Distanziamento Morale

Massimo il tuo secondo disco solista arriva 16 anni dopo quello di debutto.
Lo so, è il seguito di Come Un Mantra Luminoso che pubblicai nel 2008. Ma non sono stato fermo, arriva dopo tanto tempo e tanti progetti paralleli, oltre a quello prioritario con i Modena City Ramblers. Ho realizzato due dischi con La Rosta e il progetto Collettivo Migrado

Tra MCR e Pandemi è sbocciato Distanziamento Morale.
Quello con i Modena è un impegno che assorbe tempo ed energie: sono il bassista e uno dei principali compositori, le soddisfazioni sono tante dal punto di vista creativo. Nel periodo della pandemia quando ero fermo a casa ma non conoscendo la noia…non mi sono fermato.

So che è stato per te un momento molto fertile come idee e progettualità.
Tre miei progetti sono figli di quel periodo. Parlando di Distanziamento Morale ti dico che le canzoni le ho tutte composte nel 2020, durante la pandemia o subito dopo. Lo ho registrato nel 2021 ma è rimasto nel cassetto per una questione di priorità di altri progetti. Però prima o poi doveva nascere e per una situazione di contesto del business musicale che tu ben conosci e che rende impossibile pubblicare un disco con una etichetta, ho investito di mo e chiesto supporto col crowdfunding. Per altro siamo indipendenti anche come MCR.

Spieghiamo, a chi non lo conosce, cosa è il crowfunding?
E’ la risorsa che permette ai musicisti di produrre qualcosa di nuovo, non ci sono grossi budget ma è comunque un piccolo investimento. Io ho sostenuto tutte le spese di produzione e col crowdfunding punto a pareggiamo i conti.

Termina il 31 ottobre. Soddisfatto?
Sta andando bene manca l’ultimo guizzo. Quello che ci tengo sia chiaro che non viene fatto per guadagnarci ma per la cura del progetto. L’obiettivo, in questi casi, è il pareggio di bilancio.

Chi contribuisce cosa avrà in cambio e l’album come verrà diffuso?
Al di là dell’esito avrà una vita che si fonderà sul passaparola, si propagherà sulle piattaforme digitali e ne stamperò circa 300 copie fisiche che si potranno trovare anche al banchetto merchandising dei Modena durante i concerti. Chi contribuisce con 10 euro avrà il cd, chi con 20 il cd e un poster, chi con 30 anche Come un Mantra Luminoso, il mio album d’esordio.

So che c’è qualche ospite.
Vero. Ho fatto quasi tutto da solo con pochissimi ospiti. E sono quelli di
Cavazzuti storico produttore dei MCR, di Simone Coppellini, Erik Montanari e Andrea Perazzi.

Infine ti chiedo se lo porterai live.
Nel 2025, nei ritagli di tempo dagli impegni con i MCR, mi inventerò qualcosa chitarra e voce.

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