Vale LP: "L'album Guagliona raccoglie tutti i colori di due anni della mia vita"
Musica Credit Alice CastelliIl titolo è un termine popolare e quotidiano, racconta i punti di vista, a volte anche in contrasto tra loro, della giovane artista napoletana. L'INTERVISTA
Guagliona non è solo un debut album di inediti ma è soprattutto un viaggio nel mondo di Vale LP che con le sue parole va al cuore più vivo e caldo delle cose affrontando le tematiche e gli interrogativi di una giovane ragazza di 24 anni in modo mai banale e così l’amicizia, l’amore, la famiglia, il desiderio di realizzazione e del fuoco ardente della musica trovano nelle parole di Valentina Sanseverino una nuova prospettiva di racconto.
Valentina partiamo dalla storia dell’Ep e dalle tante accezione del titolo, Guagliona. Oggi che guagliona sei?
Nasce in modo spontaneo, è stata un’urgenza dopo le mie prime esperienze che mi hanno visto anche esposta in televisione. I colori vengono dai due anni di vita e da tutte le mie esperienze, mi sento che sto crescendo, la mia personalità guarda avanti ma un piede non si stacca dalla giovinezza. Guagliona è un termine popolare e quotidiano, racconta i miei punti di vista a volte anche in contrasto tra loro.
In Maroo Feelings parli di sentirsi tutt’uno col mondo: con quello che sta accendo tra guerre, disastri ambientali, migrazioni, violenze non credi che oggi sia un grande atto di coraggio?
Lo è, il punto di vista umanitario accompagna la mia vita, vivo con la pesantezza di ciò che accade nel mondo e mi interrogo su cosa posso fare nel mio piccolo. Ognuno vede il suo e non è un modo di essere che mi rappresenta e lo esprimo nel disco: è un percorso lungo sentirsi in pace col mondo, servono disciplina, rispetto e consapevolezza per comprendere chi vogliamo essere come essere umani.
In Stronza c’è quasi una invocazione quando dici "non lasciarmi con me” ma poi aggiungi che morirai come una stronza: è tutta colpa del panico o è colpa di Vale?
È colpa del panico che poi sono io. Ciò che mi accade è il riflesso di chi sono. Non siamo più abituati a soffrire, non diamo importanza a come ci sentiamo. Qui abbraccio tutti i miei sbagli ed errori ma dietro c’è un cuore autentico che sa che può sbagliare.
Spesso torna il concetto dell’essere una delusione, cito per tutte A Casa di Maria: la felicità passa per la delusione di un’altra persona?
Può accadere, siamo esseri umani interconnessi in una società con ruoli definiti. Anche se certe cose le facciamo a malincuore restiamo responsabili. Nell’armadio della delusione ci sono cassetti emotivi che guardo, lavoro molto sulla mia psico-emotività.
È difficile custodire segreti, desideri e idee da non poter dire a nessuno?
Molto. Credi che sia la soluzione migliore e invece i non detti creano un disagio che ha sempre fame, più non dici e più quel disagio si allarga. La musica nasce da una urgenza di espormi perché non dicevo niente a nessuno. Questo è uno dei motivi per cui sottolineo l’attenzione per la salute mentale.
Quando dici “io amo troppe persone” è lo specchio di una tua inquietudine umana e artistica? O è solo un malumore passeggero?
Ho cristallizzato un'emozione che vivo nell’amore in tutti i sensi. Ho una gelosia per uno spazio che ritengo privato e intimo. La terapia è uno spazio per me. Racconto la solitudine nell’amore.
Fiore per te: ti piacerebbe trascorrere una settimana in un tempo perfetto o ti annoieresti?
Mi annoierei forse ma detto in modo non ipocrita mi piacerebbe. Alla fine attraiamo ciò che siamo, facciamo i conti con chi siamo: più tenti di non guardarti dentro più le cose si complicano.
Guagliona è un album di assenze, di paure, di ritorni, di non detti: nonostante questo riesci a vedere oltre quell’orizzonte dove ci sono solo le idee tue?
Ci lavoro ogni giorno, il demone della società occidentale siamo noi a partire dal fatto che non ci guardiamo più negli occhi.
Un altro tema è il diventare grandi, “senza fretta né voglia di crescere sono sincera” canti in Fortuna. Che rapporto hai con gli anni che passano, che le responsabilità che aumentano?
Il rapporto con la nostalgia è complicato: tento di allontanare i ricordi e vivere il presente…ripeto tento. Tento di educare la Valentina bambina ma so che non andrà mai via nonostante la crescita e le competenze per risolvere quello che ci chiede il mondo. Mi prendo cura della Valentina bambina perché nonostante il mio andare avanti non voglio perderla.
Alla fine possiamo dire che grazie a questo disco sei maturata come la melannurca campana?
In realtà cade prima a terra e poi viene portata nelle serre a crescere e mostra come io sono maturata in studio. Guagliona è il mio disco come musicista e non come una che ha fatto un talent. Arriva il disco e questo mi rende orgogliosa.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Arriverà a breve una sorpresa, poi spero di fare tanti concerti. Stiamo preparando varie opzioni di live perché il progetto deve essere suonato. E ci sarà una sorpresona a settembre.