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Eurovision Song Contest 2024, fischi per Israele anche nella finale

Musica
©Getty

Era già successo nel corso della semifinale: Eden Gala, sul palco con la sua sua Hurricane, è stata oggetto di dissenso. Nel frattempo, fuori dall'Arena, si sono sollevate le proteste

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Fischi e applausi: ancora una volta, Israele è stato accolto così all'Eurovision Song Contest 2024 (LA DIRETTA). La sua partecipazione alla kermesse è stata oggetto di polemiche, sin dal giorno in cui è stata annunciata. E, fuori dalla Malmo Arena, le proteste pro-Gaza non si sono mai fermate.

Fischi per Israele in semifinale

Eden Golan, in gara con la sua Hurricane, era già stata fischiata già nel corso della semifinale. Israele è stato ammesso all’Eurovision dopo aver accettato di modificare il testo del brano October Rain, una ballata che conteneva riferimenti agli attacchi di Hamas del 7 ottobre e che la European Broadcasting Union (Ebu) ha ritenuto in violazione della neutralità politica della competizione. Tuttavia, neppure Hurricane è stata esente dalle polemiche. E, nel corso della finale, ha visto il pubblico reagire con tanti fischi, ma anche con numerosi applausi.

Le proteste fuori dall'Arena

Se Israele è stato fischiato dentro l'Arena, fuori le proteste non sono mancate. E non sono mancate neppure le prese di posizione pro-Gaza da parte di chi, all'Eurovison, avrebbe dovuto partecipare. I portavoci di Norvegia e Finlandia, la 21enne norvegese d'origini italiane Alessandra Mele e il cantante finlandese Kaarija, hanno rinunciato al loro incarico. "C'è in atto un genocidio, aprite gli occhi, aprite i cuori. Lasciate che il cuore vi porti alla verità", ha detto Mele. Mentre Kaarija ha spiegato: "Ho deciso di ritirarmi dall'annunciare i voti della Finlandia questa sera: non mi sembra giusto farlo". Le forze dell'ordine hanno invece allontanato i manifestanti pro-Palestina che si stavano vicinando alla Malmo Arena (tra loro anche Greta Thunberg, con kefiah al collo). Diversi attivisti sono stati allontanati con la forza, e fatti spostare in un'area a circa duecento metri dalla sede della competizione.

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