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Grace Cambria presenta il singolo Letto di Rose: l'intervista

Musica

Fabrizio Basso

Il nuovo singolo della giovane artista siciliana, condiviso con Mercurio, entra nei misteri della coppia. Ma è tutto il percorso di Grace che porta all'introspezione umana con una profondità non comune. L'INTERVISTA

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Un Letto di Rose per raccontare un viaggio che parte dalla Sicilia e arriva a Milano. Almeno per ora. Grace Cambria continua il suo percorso musicale con questo nuovo singolo, un altro tassello di un progetto partito col brano Sasha (rappresenta il lato più combattivo del suo carattere) e che è destinato, nel 2024, a trasformarsi in un Ep.

Grace partiamo dalla fine, quindi da Letto di Rose: come è nata la collaborazione con Mercurio e come è nata questa canzone.
Nasce grazie a Pachy, che è anche il nostro manager e che organizza corsi una domenica al mese: inquelle occasioni è nato l’interesse musicale reciproco. Il compito che ci ha dato è stato di creare il feat: siamo partiti con due tracce al pianoforte mentre il ritornello lo abbiamo costruito insieme.

Il brano racconta di una assenza soprattutto quando dici “tra le tue parole e le tue scese è già passata mezz’ora”: cosa intendi?
Tante parole e pochi fatti ovvero niente sostanza.

E a proposito di…mezz’ora: che rapporto hai col tempo? Sei puntuale, ritardataria, precisa, procrastinatrice…
Provo a essere puntuale, ma ci sono spesso condizione esterne tipo i bus che non passano o il traffico che mi rallenta che non mi permettono di rispettare gli orari. Sposto l’orologio un’ora prima ma ormai lo so e non sortisce l’effetto che dovrebbe.

Le scuse su un letto di rose si accettano sempre o dipende come vengono pronunciate?
Dipende anche il perché si chiede scusa, anzi dipende soprattutto da quello. C’è del romanticismo ma le rose sono nere, è un amore segnato dal malessere, oggi è di moda per altro l’amore tossico. Non sempre bastano le scuse. E io non perdono facilmente.

“Dove non arrivano gli altri io metto la magia”: funziona sempre? Ma soprattutto ti viene spontaneo?
Sono molto pensierosa, rifletto sulle conseguenze. Non mi arrendo mai cerco, sempre di metterci del mio e andare avanti. E’ uno dei pochi brani dove ha prevalso quello che io chiamo l’autorato, qui mi sento più interprete che cantautrice. Oggi è chi mi sta attorno che fa nascere la magia, sono orgogliosa del mio team che è pura magia.

In Magia Magia racconti anche degli scorci di Milano, da Palazzo Reale a San Siro fino alla Madonnina: è una città che ami?
Tantissimo. Sono cresciuta sognando New York, volevo sempre andarmene dalla Sicilia in più ho la mamma australiana. La prima volta sono stata a Milano per il concerto di Rihanna. E’ una citta che amo con tutti i climi, è dinamica.

Parli di accettare compromessi in Come nelle Favole: è la regola per fortificare una relazione?
Serve capire il punto di vista dell’altra persona, è un brano vecchio non ricordo come lo intendevo all’epoca. Occorre restare sempre se stessi ed essere consapevoli che gli altri hanno le loro opinioni.

in Magia Magia c’è il caffè meno amaro della tua vita, in Come nella Favole si prepara un caffè: è imprescindibile per te?
All’epoca avevo un vocabolario stretto. Vivo di caffè ma un caso che lo trovi in due canzoni.

Ne La Mia Melodia dici “fuggo come l’attimo e scivolo via”: sei tu? Se non ci si prende cura di te fuggi?
Di base sì, ogni tanto mi faccio prendere dalla paura e in passato spostavo il problema a domani. Oggi lo affronto. Per altro è una canzone molto identitaria, parla di una ragazza che ha combattuto per diventare la melodia che è oggi. Mi ci riconosco, sono io a quell’epoca, era il brano che mi rappresentava, è tra i primi che ho scritto in italiano. Oggi non quella raccontata non sono più io.

Sasha è del 2022 eppure sembra distante anni luce da quello che sei oggi: è difficile parlare anche di evoluzione, sembrate due Grace diverse. Hai questa percezione?
Fa parte del mio progetto, essere vista come donna forte è come indossare una corazza. Sono buona e dolce e amorevole, poi arriva il lato Sasha più aggressivo. La vita è alti e bassi, se fosse tutta lineare sai che noia!

Immagino che 9 settimane e ½ si un film iconico per te in quanto ci hai titolato una canzone e lo citi, per altro nella sua scena più conturbante in Sasha.
La canzone nasce dalla mia voglia di scrivere con riferimenti più sessuali. Ho una famiglia tradizionalista ed è un ostacolo che volevo superare. Pachy mi consiglia di vedere il film e di leggere dei libri ma già da prima lo avevo scelto come titolo tanto mi era piaciuto. Non è un mio film di riferimento.

“Scegli il tuo girone nell'inferno insieme a me” canti in Terminal: se potessi scegliere in che girone infernale andare in quale ti sentiresti a tuo agio?
Li vorrei provare tutti e poi me ne vado in paradiso, non voglio vivere all’infermo. Li osserverei tutti da visitatrice.

In Cult dici “per trovarmi devo perderti” e c’è anche il passaggio da veneri il mio body a venero il mio body, che è una forte dimostrazione d’amore per se stessi. Che rapporto hai con te stessa? Grace e Graziella sono amiche?
Grace è il mio nome da sempre, mi ci chiamava mia mamma fin da piccola, se sento chiamare Graziella non mi giro. Sto cominciando ad accettarmi, prima non accadeva neanche a livello fisico, oggi sono più sicura di me anche se a volte ci ricasco nelle insicurezze. E’ body positivity anche prendere di mira chi ha cinque chili di troppo. Ogni corpo ha il giusto valore e il giusto spazio.

Come è il tuo rapporto con gli hater?
Ne ho sempre avuti molto pochi, ho ricevuto qualche commento offensivo per il corpo. Mai me la sono presa, anche loro fanno arrivare al successo. Non puoi piacere a tutti. Se capitasse gli parlerei per capire perché ce l’hanno con me.

Infine una curiosità: il tuo armadio è ordinato? E quale è il capo di abbigliamento più presente?
Ordinato sì, l’armadio è sacro, è tutto diviso a colori e tonalità. Vado in giro molto sportiva, le tute sono essenziali e dominanti.

Che accadrà nel 2024?
Il progetto prevede alcuni singoli, il prossimo dovrebbe essere a gennaio, e poi il tutto dovrebbe confluire in un Ep. Sasha è il punto di partenza di questo viaggio.

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