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Madonna in concerto a Milano, la Regina del Pop continua a insegnare come si fa spettacolo

Musica

Chiara Ribichini

@Kevin Mazur

“Benvenuti nella storia della mia vita”. Così Miss Ciccone ha accolto i 22mila fan nelle due date al Forum di Assago. Ma il Celebration Tour non è solo un viaggio nei 40 anni di carriera di Madonna. E’ anche una lezione di come si possa trasformare un concerto in uno show unico. La recensione

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“Benvenuti nella storia della mia vita. Questo non è un concerto qualunque, è un viaggio tra gioie e dolori. Non dimenticate mai chi siete e da dove venite. Mi capite? Vi avevo promesso che sarei tornata, grazie per avermi aspettato”. Eccola Madonna, 65 anni, un ricovero in terapia intensiva a causa di un’infezione batterica cinque mesi fa. Eccola pronta a divorarsi il suo palco, quello su cui ha costruito la storia della musica con i suoi 40 anni di carriera, ancora una volta. Eccola apparire, dopo quasi due ore di attesa in entrambe le date al Forum di Assago, con una corona luminosa su una piattaforma roteante. La Regina del Pop è stata e resta lei. Ma non solo. E' stata e resta la regina del fare spettacolo. Di come si possa trasformare un concerto in uno show unico. Poco importa che non ci siano musicisti, a parte qualche breve momento di assoli, o che si appoggi spesso alle basi musicali. Passa tutto in secondo piano di fronte a un esercito di danzatori strabilianti e travolgenti su un palco in continua trasformazione. Quella stessa continua trasformazione a cui lei ci ha abituato. Tra crocifissi, pizzi, bustier, reggiseni a punta, stivali e cappelli da cowboy, tute di pelle. Trasgressiva, blasfema, innovativa, da sempre impegnata su tutti i fronti. Dalla libertà sessuale alla sensibilizzazione sull’Hiv, dal sostegno alla comunità LGBTQ+ agli appelli per la pace.

40 anni di storia

 

C’è tutto in questo “Celebration Tour” (FOTO). Ci sono 40 anni di carriera condensati in due ore con Bob the Drag Queen vestita da Maria Antonietta che introduce the Queen tenendo le fila del racconto e una danzatrice con il volto di un manichino a rappresentare il passato. “Questa sono io 40 anni fa” spiega Miss Ciccone. C’è un palco che si sviluppa anche su pedane perché tutti possano vedere Madonna da vicino.
E ci sono le sue canzoni. Da Nothing Really Matters, pezzo di apertura mai fatto dal vivo dal 1999, a Everybody. Da Into the Groove a Open you heart in cui ricorda i suoi inizi, quando arrivò a New York nel 1978 con 35 dollari in tasca. Da Live To Tell in cui vola a bordo di una sorta di navicella mentre sugli schermi vengono proiettate le immagini dei tanti amici morti per l’Aids, a Vogue che si trasforma in gara di ballo con tanto di voti. Da Like a Prayer, con danzatori che si arrampicano in una gabbia roteante piena di crocefissi, alla travolgente Hung Up che trasforma il Forum in una discoteca anni Ottanta. E poi via con Erotica, Don’t tell me, Ray of Light, Bad Girl, Holiday, Die Another Day, La Isla Bonita e tanti successi che hanno fatto quattro decenni di storia della musica e segnato almeno due generazioni. Non manca un omaggio a Michael Jackson, mentre scorrono foto in bianco e nero che li ritraggono insieme.
C’è la sua storia sul palco. Ci sono i suoi figli, tre dei sei, coinvolti a ballare e a suonare. E ci sono, per la prima volta, anche le sue fragilità che non nasconde. Il tutore che le fascia una gamba ne è il primo segnale. “E’ un miracolo che io sia qui” confessa agli 11mila fan presenti (22mila in tutto nelle due date). “Se si crede nei propri sogni tutto diventa possibile. Ricordatelo sempre. E non abbiate mai paura”.