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Isotta: "Al di Là della Felicità immagino di trovare la pace dei sensi"

Musica

Fabrizio Basso

L'artista toscana scrive musica per aiutare a comprendere se stessa. E così facendo porta tanta gente a capirsi di più, perché i suoi testi partono dal cuore e dall'anima. L'INTERVISTA

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Il nuovo singolo Al di là della felicità, col feat di Cannella, arriva dopo Mi piace il caso, brano che ha spopolato in radio. Questa volta Isotta racconta il bisogno di evasione e ricerca di sicurezza che si alternano come ripide salite e rovinose discese nelle montagne russe delle nostre imprevedibili e incerte esistenze. L'artista toscana, una delle più complete e identitarie della sua generazione, ha al suo attivo due album importanti quali Romantic Dark e Minuscola, oltre ad avere conquistato il Premio Bianca d'Aponte, il premio della critica a Musiciltura ed essere arrivata, col suo album di debutto, nella prestiosa cinquina del Premio Tenco.

Isotta partiamo dalla scelta di Al di là della felicità come singolo del tuo autunno: perché lo hai scelto e in cosa ti rappresenta in questo periodo della tua vita?
Lo ho scelto perché aveva un sapore di fine estate con la giusta melanconia. Per me è una canzone di ricerca di cosa c’è al di là, una ricerca di sicurezze e di bisogno di libertà. La saggezza sta nell’equilibrare e nell’accettare cosa succede.

Il testo ha versi brevissimi, tra l’ermetismo di Ungaretti e il nonsense di Fosco Maraini: credi che il futuro della tua musica possa andare in questa direzione?
Sto cercando dimensione tra Romantic Dark e Minuscola, in sostanza cerco Isotta. Metto molti contrasti nei miei testi, questa forma è più adatta a me come forma di espressione.

Quando non ti arriva Radio Maria, che arriverebbe anche al centro della terra, ti sale l’ansia?
Non riesco a viaggiare senza di lei e senza Radio Mater, la giornata è rovinata (ride Isotta, ndr). Radio Maria potrebbe essere l’al di là della felicità poiché arriva ovunque.

Se il tuo cuore avesse una scatola nera avresti paura di quello che ci si potrebbe trovare?
Ho paura io di quello che potrei trovare. Gli altri vedranno quello che io riesco a risolvere di me.

Rispetto ai primi video, se penso ad Al di là della Felicità e Mi piace il caso ti mostri più donna e più sensuale: anche questa fisicità è parte di una maggiore consapevolezza umana e artistica? In Doralice, ad esempio, sembra quasi che gli abiti servano anche da protezione.
Il senso di protezione lo cerco ancora ma sto conoscendo parti di me che col passare degli anni emergono. Scrivere musica mi aiuta a capirmi di più. Mi Piace il Caso la avevo pensata con un contrasto di abiti, con situazioni agli opposti ed è degenerato (nel video è nuda, ndr) e mi è piaciuto il risultato finale.

A proposito di Doralice, la prima frase che dici dopo esserti tolta la benda dagli occhi è “questa è la mia faccia, l’apparenza inganna”: ti senti ambigua, nel senso sano del termine?
Un po’ si, pensavo cose di me che poi non sono risultate minimamente: pure questo fa parte della ricerca della mia dimensione.

Nel video di Al di là della Felicità cambi numerosissimi outfit: quanto ti sei divertita e quanto hai soddisfatto al tua vanità femminile?
La vanità della donna non saprei, di certo mi sono divertita, è stata dura la parte in barca per la nausea. Cannella, che è il mio featuring nel brano, non sceso al piano di sotto del battello perché stava a sua volta male. La ho fatta solo io quella parte, mi tenevo alle paratie dell’imbarcazione perché era una sofferenza.

A proposito di look: il tuo armadio è ordinato? E quale è il capo più rappresentativo?
Credo nel mio disordine, essere troppo ordinata corrisponde a un disordine interiore. Preferisco l’ordine mentale. I più presenti sono i vestiti.

“E Dio che gioca a dadi”: è una citazione di Roberto Vecchioni? La vita è una partita a dadi oppure la vita è testa e solo l’amore è pancia? Anche se a volte sarebbe meglio il contrario.
Me lo hanno fatto notare il riferimento a Vecchioni, in realtà io avevo pensato ad Albert Einstein. Sulla seconda parte della domanda ti rispondo che po’ entrambi, bisogna creare una armonia.

Dopo Il Giro del Mondo in 80 giorni quale è il prossimo libro che leggerai nuda in un parco (è un momento del video di Mi Piace il Caso, ndr)?
Spero nessuno. Ma nel caso I Miei Stupidi Intenti di Bernardo Zannoni.

Alla fine possiamo dire che hai scoperto cosa c’è al di là della felicità ed è rassicurante?
Non lo ho scoperto, forse c’è Radio Maria, ma mi immagino una pace dei sensi. Quando ci arrivo smetterò di scrivere.

Che mi puoi dire delle tue prossime settimane artistiche?
Avrò un live a Rende in Calabria con Cannella. Intanto scrivo e poi vedremo.

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