La rivelazione, Mark Lanegan ha aiutato Kurt Cobain a scrivere "Something in the Way"

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Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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È stato appena reso noto un dettaglio non da poco, soprattutto per gli amanti dei Nirvana da una parte e di Mark Lanegan dall'altra (amanti che spesso sono duplici, sia degli uni che dell'altro): Lanegan ha collaborato con il leader dei Nirvana per scrivere il testo di Something in the Way. Lo rivela un libro appena uscito, facendo parlare direttamente Nick Oliveri, il quale fu compagno di band del compianto Lanegan ai tempi dei Queens of the Stone Age e della Mark Lanegan Band

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Una notizia bomba per gli appassionati di grunge è stata annunciata in queste ore: Mark Lanegan ha aiutato Kurt Cobain a scrivere il testo della canzone Something in the Way.
Si tratta di un dettaglio non da poco, soprattutto per gli amanti dei Nirvana da una parte e di Mark Lanegan dall'altra (amanti che spesso sono duplici, sia degli uni che dell'altro).

A rivelare che il compianto leader degli Screaming Trees ha preso parte alla creazione della hit dei Nirvana è Nick Oliveri, il quale fu compagno di band di Lanegan ai tempi dei Queens of the Stone Age e della Mark Lanegan Band.

Olivieri lo afferma per la prima volta pubblicamente in un libro appena uscito, intitolato al musicista scomparso due anni fa.
“Mark mi disse che aveva scritto parte del testo di Something in the Way con Kurt Cobain” dichiara Nick Oliveri nella biografia Lanegan, un testo sulla vita dell’artista curato da Greg Prato, già autore del volume Grunge Is Dead. “Kurt aveva suonato in qualche brano di Mark nell’album The Winding Sheet. Così piuttosto che essere pagati si dissero: 'Io ti ho aiutato con il testo di un tuo brano, tu mi hai aiutato in un mio. Facciamo che siamo pari'”, racconta Olivieri nelle pagine biografiche dedicate al defunto amico e collega.

La biografia di Lanegan

Il libro Lanegan è costruito attorno alle parole dei vari musicisti che sono stati in qualche modo vicini al cantautore americano, con tanti racconti inediti di personaggi di spicco delle sette note.

La biografia è uscita lo scorso 15 febbraio e racconta le gesta musicali di Lanegan, tra la militanza in band come Screaming Trees e Queens of the Stone Age fino alla strada da solista. Vengono passate al setaccio anche le numerose collaborazioni che hanno portato questo cantautore eccezionale a lavorare assieme a Isobel Campbell, Greg Dulli, UNKLE e Soulsavers, giusto per citarne alcuni. Numerose interviste a colleghi, collaboratori, amici e grandi fan, tra cui Kim Thayil dei Soundgarden, Charles R. Cross, Matt Pinfield, Charles Peterson e Gary Lee Conner degli Screaming Trees, arricchiscono il testo.

Fra le tante curiosità spicca il racconto sopracitato di Nick Oliveri a proposito di Something In The Way. Oliveri ha parlato anche di come Lanegan fosse tormentato dall'idea di non aver firmato il brano dei Nirvana che chiude l'album Nevermind, dato che quell’album è stato un successo straordinario, così come quella canzone. Eppure Mark Lanegan non aveva ufficializzato nulla, dunque niente royalties per lui per quanto riguarda Something in the Way. Qualcosa per cui chiunque si sarebbe mangiato le mani, non ci sono dubbi.

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Quando Lanegan rifiutò un brano inedito dei Nirvana

Nel libro viene interpellato anche Gary Lee Conner, compagno di band di Lanegan negli Screaming Trees. Questo musicista riporta un altro aneddoto che collega ancora una volta Mark Lanegan a Cobain: Conner rievoca il momento in cui la vedova del frontman dei Nirvana, Courtney Love, offrì agli Screaming Trees un brano inedito del gruppo grunge di Seattle. Era una canzone del 1995 “o giù di lì”, si legge nella biografia, e si intitolava You Know You’re Right. Dopo l'eccitazione iniziale, la band capitanata da Lanegan decise però di non procedere con la registrazione del pezzo.
“Lo avevamo imparato da una cassetta che ci aveva dato Courtney mentre Mark non c’era”, racconta il chitarrista degli Screaming Trees. “Quando Mark arrivò a cantare, non ne fu in grado e cambiò idea. Sarebbe stato qualcosa di grosso pubblicare qualcosa firmato dai Nirvana nel ’95 o ’96. Quella era l’idea. Ma la sensazione di capitalizzare sulla morte di Kurt, non so, forse è stato quello a fermarci, ma un po’ di soldi ai tempi ci avrebbero fatto comodo”, prosegue Gary Lee Conner.

You Know You’re Right alla fine è stato pubblicato nel 2002 come singolo postumo dei Nirvana, incluso nell'antologia omonima della band: Nirvana.

LOS ANGELES- DECEMBER 4: Kurt Cobain and Courtney Love pose for photograph, Kurt grimacing for the camera and Courtney waving, on VIP balcony during Mudhoney concert at the Hollywood Palladium on December 4, 1992 in Los Angeles, California. (Photo by Lindsay Brice/Getty Images)

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La morte di Mark Lanegan un anno fa (ancora senza rivelazione della causa)

Lanegan è morto nella sua casa di Killarney, in Irlanda, la mattina del 22 febbraio 2022, all'età di 57 anni. Nessuna causa della morte è stata ancora rivelata.

Alla notizia della sua prematura scomparsa, parecchi suoi colleghi gli hanno reso omaggio, come Eddie Vedder, Iggy Pop, Moby, Scott Lucas, Simon Bonney, John Cale, Sleaford Mods, Badly Drawn Boy, Anton Newcombe, Peter Hook, Slash, Nick Cave e i membri dei Manic Street Preachers.

Anche gli abitanti di Killarney, descritti come una "comunità molto unita", hanno espresso un senso di perdita. Un articolo apparso su The Guardian e firmato dal giornalista britannico Stevie Chick ricorda Lanegan come "uno dei cantanti più pieni di sentimento della sua generazione". Sul magazine statunitense Variety, il giornalista musicale Chris Morris lo ha descritto come "appassionato" e "avventuroso".

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