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Dieci anni senza Roberto Roversi, gli Zois musicano gli inediti scritti per Lucio Dalla

Musica

Operaia Casalinga Contadina, in uscita mercoledì 14 settembre per Fonoprint, è il primo tassello di questo progetto uscito da una cartellina sulla quale era scritto Testi per Dalla. Anima di questo viaggio è Antonio Bagnoli, nipote del poeta. IL VIDEO

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Testi Per Dalla c'è scritto sopra.
 È una cartellina piena, spessa, testimone della longeva collaborazione che ha legato Roberto Roversi e Lucio Dalla e che ha prodotto tre dischi, considerati pietre miliari della della musica italiana. A 10 anni dalla morte, gli inediti di Roberto Roversi, lo storico paroliere di Lucio Dalla, prendono vita nella musica degli ZoisOperaia Casalinga Contadina, in uscita mercoledì 14 settembre per Fonoprint, è il primo tassello di questo progetto. Ad affiancare gli Zois ci sono Ivano Zanotti (alle batterie) e Giacomo Fiorenza (42 Records). Un connubio artistico nato dalla volontà di Antonio Bagnoli, nipote di Roversi, che, dopo aver conosciuto gli Zois, decide di affidar loro un quaderno di testi inediti da musicare:  "Dentro riconosciamo i testi di alcune canzoni  - commentano gli Zois – e altre poesie che non riusciamo ad associare a nessun disco. Forse Dalla le ha ricevute, ma non le ha mai trasformate in canzoni? O forse sono state scritte quando la collaborazione tra di loro era già stata interrotta? Quel che è certo è che dalla fine degli anni 70, quei testi scritti per Dalla non sono mai più usciti da quella stanza, non sono mai state musicati, non sono mai stati pubblicati, sono rimasti lì ad aspettare".

Parlando della scelta di affidare questi brani agli Zois, Antonio Bagnoli commenta: "Per musicare i testi di Roversi occorrono artisti dotati di una sensibilità particolare: troppo complesse le parole per cercare melodie semplici e troppo inusuale la forma delle canzoni, senza strofe né ritornelli. Musicare Roversi è come scalare l'Everest senza bombole in pieno inverno: occorre coraggio, talento e incoscienza. Gli Zois hanno raccolto la sfida, e vi offrono il loro lavoro. Non sono canzoni che possono lasciare indifferenti, e questo è davvero il loro merito più grande. Alla fine, come diceva Roversi, applaudite o fischiate". Il progetto viene realizzato negli studi Fonoprint di Bologna, storici studi dove Dalla ha creato gran parte del suo repertorio. La sfida di musicare i testi senza modificarli viene accolta dagli Zois con grande entusiasmo che, insieme al batterista Ivano Zanotti e al produttore Giacomo Fiorenza, intraprendono una ricerca che è un vero e proprio viaggio: "La lezione che abbiamo appreso da Dalla è stata quella di mettere prima di tutto la musica al servizio della poesia di Roversi, senza rinunciare ad una sperimentazione estrema, senza freni. Siamo partiti imbracciando i soliti strumenti, ma ci siamo subito resi conto che serviva un approccio diverso e nuovo rispetto al solito. I testi, pur essendo antichi, erano modernissimi e attuali e ci siamo resi conto che la soluzione migliore era immergerli nel presente attraverso il suono. Dovevamo cercare un sound modernissimo e attuale, elettronico, industriale, cinematografico, futurista. La sensazione è che l'energia creativa di quelle poesie non si esaurisca mai".

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ROVERSI e DALLA
Si dice sia esistito un Dalla “prima” di Roversi e uno “dopo” Roversi. Una collaborazione nata grazie a Renzo Cremonini, storico produttore di Dalla. In un periodo delicato della sua carriera Dalla cercava nuove sfide, nuova ispirazione, nuovi stimoli, nuove parole: voleva essere più di quello che era stato fino a quel momento. Dopo quell’incontro Dalla non fu più lo stesso, fino a quel momento non aveva mai scritto i testi delle sue canzoni, ma da lì in poi cominciò a farlo. Di Roversi, con grande riconoscenza, Dalla diceva "se non lo avessi incontrato adesso farei l'idraulico".

ZOIS 

Gli Zois, formati da Valentina Gerometta e Stefano di Chio, si avvicinano a Roversi dopo che il nipote di quest'ultimo, Antonio Bagnoli, affida loro un quaderno di testi inediti dello zio, facendo sceglier loro dei testi da musicare. Dopo una prima fase di studio e ricercatezza sonora, si affiancano al progetto Ivano Zanotti, già collaboratore della band, che firma le batterie e Giacomo Faenza nelle vesti di produttore. È proprio con Giacomo che si mettono in gioco, chiudendosi negli studi di Fonoprint e sperimentano con i suoni, gli strumenti - vintage e no - e spingendosi con forza oltre i propri limiti, superando i ruoli e gli strumenti consuetudinari: "È stato un viaggio nel tempo da cui siamo tornati a casa più forti".

FONOPRINT
Fonoprint, nato nel 1976, inizia collaborazioni con grandi musicisti, arrangiatori e produttori tra cui Guido Elmi, Paolo Zavallone, Henghel Gualdi, Francesco Guccini, Celso Valli, Fio Zanotti, Mauro Malavasi. Uno studio all’avanguardia, dove musicalmente nascono gli Stadio, dove nel 1983 arriva Dalla, poi Luca Carboni, Ron, Vasco Rossi che incide “Bollicine”, i Matia Bazar, i Pooh, Gianni Morandi con l’album “Varietà” e un giovanissimo, reduce dal successo sanremese, Eros Ramazzotti. Lucio Dalla qui incide “Caruso”, con cui raggiunge la consacrazione internazionale e diventa socio Fonoprint. Tutti i grandi artisti italiani sono passati da qui... Ramazzotti, Andrea Bocelli, Luca Barbarossa, Laura Pausini, Ivano Fossati, Paolo Conte, Francesco Guccini, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Mina, Cesare Cremonini, Negramaro, Il Volo... A fine 2015 l’azienda entra nell’orbita dell’imprenditore Leopoldo Cavalli, un grande appassionato di musica che, insieme alle istituzioni cittadine, si pone l’obiettivo di dare a Bologna un ruolo centrale nella produzione e diffusione della musica d’autore.

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