Roberta Giallo ci porta nel mondo di Umberto Bindi con una playlist

Musica

Avrenne compiuto oggi 90 anni, il compositore e cantautore ligure. Il Premio Tenco lo festeggia a Roma. Tra gli ospiti l'artista di Senigallia (proporrà Riviera) che in esclusiva per Sky TG24 ha scelto le sue dieci canzoni del cuore di Bindi. Roberta Giallo sarà, con spettacoli differenti, il 28 maggio a Prato, il 3 giugno a Bologna, il 9 giugno a Monaco (Montecarlo), il 17 giugno e il 7 luglio a Castel Bolognese 

1 - Il nostro concerto

Con questo pezzo straordinario e "impossibile"(difficilissimo cantarlo e suonarlo insieme), entriamo a pieno  nel 1960 e nella "nostalgia italiana" (titolo dell'album che lo contiene), lasciandoci cullare e turbare allo stesso tempo: è struggente e carezzevole insieme, è l'opera di un vero maestro, di un compositore, mago del pianoforte e dell'armonia che si chiama Umberto Bindi.
 

2 - Arrivederci

Nelle nostre vite c’è sempre un “Arrivederci” in cui si finge di ritrovarsi o di non lasciarsi… quanto pesano gli addii, eppure Bindi li rende così poetici. Ecco, se vi state lasciando o siete in attesa di rivedervi…ascoltatelo!
 

3 – È vero

“Ho salito e disceso le scale di cento palazzi/ho bussato ed atteso alle porte di mille indirizzi/e niente niente niente/mai niente per me/ma un giorno tra la folla ho visto te… è sempre bello credere che sia vero, anche se poi non lo è. Ma mentre lo si crede, lo si vive, intensamente l’amore. E questo è uno dei brani più romantici di Bindi è della storia della canzone italiana. Lasciamo suonare piano e orchestra.
 

4 - Riviera

È il pezzo che canterò e suonerò stasera al piano (che Dio me la mandi buona!), cercando di non farmi mancare il coraggio… L’Inizio mi fa immaginare una scogliera a picco sul mare, e poi parte il volo, “tu, con me, noi due, felici…”.
 

5 - Un ricordo d’amore

Con questo pezzo balziamo al 2000, “gente che non sa niente della mia vita, quando eri con me…”, poesia del piano mista agli archi, e nel frattempo, dolore, abbandono, rimpianto e ricordo ci stordiscono, perché gli addii che non sono arrivederci fanno male, soprattutto quelli che si ricordano per tutta la vita.
 

6 - Odio

torniamo al 1960, stavolta per odiare, anche solo per un momento, perché le emozioni hanno tutte diritto di essere cantate, suonate, e se lo fa Bindi, con maestria pianistica e voce da grande cantante…  è un piacere, anche odiare per un momento!
 

7 - Basta una volta

“Là là là là là là là… la cantavo da piccolina, forse senza capire fino in fondo che cosa dicesse, però capivo che l’amore è un gioco strano, che, nel bene e nel male, ti frega, ti frega sempre…e ti rende pazzo! Però, resta il gioco più bello!
 

8 - Appuntamento a Madrid

Spostiamoci con l’immaginazione a Madrid, con tanto di “Olé , nacchere”: nell’arena oltre al toro c’è la morte, e la morte, come ogni fine, arriva, arriva sempre, come anche quella di ogni playlist… e senza pietà! noi ci siamo quasi.
 

9 - Un paradiso da vendere

Per chi non ama regali “soliti” e ama quindi le canzoni insolite… questa è la canzone che ci vuole, ci porta dritti in Paradiso, sognando con gli archi che si fanno nuvole, e l’orchestra ci regala l’azzurro, forse un azzurro simile a quello de “il cielo in una stanza”… sará forse il cielo di Genova, che hanno visto e sognato in tanti, lì in riviera, ad ispirare canzoni con respiri tanto grandi?
 

10 - Il nostro concerto.

Mi prendo il lusso di chiudere come ho aperto, circolarmente, perché, amo le canzoni “impossibili” e questo brano ci unisce tutti, almeno per la sua durata: è tutto nostro questo concerto! Nostro come le canzoni che diventano popolari, nel senso più nobile…

Grazie Umberto, per la musica, la poesia, la dolcezza e il pathos…infinitamente!
Roberta

Spettacolo: Per te