Nashley ci presenta una Osiride moderna che sconfigge i nostri demoni

Musica

Fabrizio Basso

Credit Asia Michelazzo ed Edoardo Embrinati
nashely

I sentimenti si evolvono, mutano e molto spesso si confondono. In questo viaggio iniziato con i capitoli Seth e Iside, l’unica soluzione per l'artista per giungere al cambiamento è stata quella di passarci attraverso proprio come ha fatto Osiride lungo il Nilo. L'INTERVISTA

Come se fosse Normale una trilogia idealmente in geroglifico. Nashley ha scelto di raccontare la sua generazione, quella dei ventenni e dintorni, attraverso immagini che spesso nascono sotto le piramidi e nella mutevolezza delle dune ma si collocano nella contemporaneità. Dopo Seth e Iside, l'artista vicentino pubblica l'album Osiride, tredici canzoni e cinque ospiti: Fasma, IRBIS 37, Jake La Furia, Tancredi e la divina Anna Tatangelo, ancora una volta protagonista di un capolavoro di trasformismo artistico. Osiride racconta che per ogni viaggio che termina c’è una nuova avventura che si propone. Al termine di un viaggio interiore complesso, Nashley Rodeghiero ha capito che tutte le emozioni che cercava di sopprimere erano quelle da lasciare più libere. Dunque ha smesso di fare quello che le persone si aspettavano da lui e ha iniziato a sparigliare, dando vita a un flusso creativo che seguisse prima di tutto il suo istinto: è dovuto morire per rinascere, come la sua Osiride. 

Partiamo dalla nascita dell’album: quando ci hai lavorato e quanto il lockdown lo ha condizionato?
Il viaggio è iniziato circa un anno e mezzo fa, a fine quarantena. Per altro mi ha aiutato la quarantena, mi ha dato il tempo per riflettere e pensare al disco.
E’ un disco libero, un album nel quale hai guardato più a te stesso che alle aspettative: è stato difficile?
Lo scopo principale era smettere di ascoltare colleghi e non e anche i fan in certi casi e agire secondo la mia testa. Vengo da un genere dove spesso il personaggio prevale sui contenuti e stavolta mi sono concentrato sulla musica ascoltando quello che avevo dentro.
Nel tuo percorso artistico sei spesso andato controcorrente come i pesci di fiume: ora puoi permetterti di nuotare seguendo la corrente?
Muoversi controccorente fa sempre bene, ti fa il muscolo e ti diversifichi un po’ dagli altri. Poi trovi la stabilità, a un certo punto, e puoi anche seguire un po' di corrente; io non la ho ancora trovata, sto cercando il futuro che voglio!
Come si fa a tenere accessi i sogni? Basta non svegliarsi?
Basta crederci tanto per tenerli accesi così ti avvicini al traguardo della loro realizzazione. Non basta svegliarsi.
Vorresti cadere come le stelle perché ognuna che cade è un desiderio?
Allegoricamente mi riferisco alle stelle comete per lo spettacolo che fanno, ma il senso vero è come le star, come le persone famose che per quanto cadono non lo dimostrano perché devono mantenere forte il personaggio.
Perché si mente per pigrizia?
E' più facile mentire, il verso è una provocazione. Quante volte ricorriamo a bugie anche piccole per non prenderci responsabilità sulla verità?
Ti senti un po’ santo e un po’ eroe e quindi hai imparato a salvarti da solo?
Assolutamente sì. Hai colto un concetto fondamentale nel disco: non ho bisogno di uno scoglio cui aggrapparmi. Certo se c'è è meglio ma so adattarmi allo stare solo.
Ci sono fiori che marciranno tra i palazzi e i fiori d’inverno…il fiore che nasce dal letame di Fabrizio De André non esiste più?
La mia è una rilettura più moderna, ma lasciamo quell'immagine: io parlo di chi vive nelle periferie di oggi e si salva e faccio una metafora con i fiori che in inverno resistono a pioggia e neve restando vivi e belli.
In Rosa dici…parlami dei tuoi difetti: quali sono? E hai paura che il tempo ti invecchi e della solitudine?
Il difetto è che sono permaloso almeno sul breve termine, ma ci si può ridere. Temo entrambe e per questo cerco sempre brividi nuovi e sensazioni nuove. Aggiungo che della solitudine ho paura ma fino a un certo punto: non è bella ma se si deve si affronta.
Chi è bella come una Gioconda e velenosa come un Kobra?
Non ho pensato a qualcuno in particolare, destinataria è una persone che alla bellezza esteriore contrappone il veleno interiore. E' una sfida all’apparenza.
Due parole ben pesate come la guerra come la pace: oggi sono drammaticamente attuali. Quale è il tuo pensiero?
Le ho prese sul personale, mi ha sconvolto che nel 2022 ci sia una guerra vera e propria per cose senza senso. Si arriva a una guerra per i confini, cento, duecento anni fa forse era comprensibile. Oggi dei problemi, qualunque essi siano, bisogna parlarne.
In molte canzoni piove: è per te un elemento di ispirazione?
Scrivo molto quando piove, mi piace il rumore, non puoi uscire e resti in casa a pensare, a scrivere.
Tu ci credi ai per sempre?
Cerco di crederci. Esistono non so per me ci saranno, lo spero. E’ un obiettivo.
Se l’amore è una commedia, meglio essere spettatore o attore?
Attore tutta la vita, è bello rischiare e stare nelle situazioni. Anche se va male ma è importante partecipare.
Domani cosa smetterai di fare? C’è qualcosa che vorresti smettere?
Smettere di fumare è la prima cosa, ora sono passato a quella elettronica ma non cambia niente. Poi pensare troppo e rimuginare, l’istinto sbaglia raramente e dunque andrebbe di più ascoltato.
Ora che Osiride è risorta, che accadrà nel tuo mondo? Pronto per i primi live?
Siamo in piena promozione del disco, faremo dei video, insomma tutto quello che è necessario per completare il viaggio. A brevissimo partirò con le prove, comincerò a pensare allo spettacolo. E' il primo tour con tutta la band: il debutto è il prossimo 17 maggio a Roma!

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