Tears For Fears raccontano The Tipping Point su Apple Music 1

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L'iconico duo britannico ha raggiunto Zane Lowe per parlare del primo album dopo 17 anni, uscito venerdì 25 febbraio. Hanno raccontato ad Apple Music della separazione all'apice del loro successo, delle circostanze che li hanno portati a riavvicinarsi per realizzare l'album e altro ancora

Raccontateci la storia della separazione all'apice del successo.
Roland:
 C'è qualcosa che accade psicologicamente penso, quando si arriva a circa 28 anni, 28 e mezzo, 29. Lo chiamiamo “il ritorno di Saturno” in astrologia. E così, c'è stato un distacco naturale. Qualcosa doveva spostarsi, qualcosa doveva cambiare. Avevamo raggiunto dieci anni di attività insieme e suonavamo assieme dall'età di 14 anni. Si trattava, in quel momento, di metà della nostra vita. E così, è qualcosa di naturale. Il livore che si genera in questi casi crea degli attriti infantili. È successo anche con i Beatles. Esattamente la stessa cosa.

Curt: È difficile da dire. Non credo che abbiamo mai scoperto cosa significasse dal punto di vista creativo. Voglio dire, per me era una questione più personale che creativa. E sentivo che era il momento per noi, o certamente per me di provare a scoprire chi fossi come individuo. Vedi, questo è il problema quando sei in una band, nel nostro caso un duo, ma qualsiasi band. Tu sei quel ragazzo. Sei quel ragazzo dei Tears For Fears. Se penso alla quantità di tempo che abbiamo vissuto, da quando avevamo 14 anni, appiccicati uno all’altro, sono convinto che in realtà a quell'età hai bisogno di uscire e trovare chi sei. E ho affrontato alcune vicissitudini personali in quel periodo, ho divorziato, ho incontrato la mia attuale moglie. Siamo insieme da 34 anni ormai, a New York. E in quel periodo stavo scoprendo New York e quanto la amassi.

Una vostra caratteristica è essere una band da album e di quelle che inseguoni i singoli.

Curt: Abbiamo passato un sacco di tempo a fare tutte queste sessioni di scrittura per tanti anni con un sacco di quelli che sono considerati gli autori di canzoni più moderni, e non ha funzionato per noi perché sentivamo che era abbastanza disonesto. Molto di quello che abbiamo realizzato allora sembrava un tentativo di creare un singolo di successo moderno, e non credo che sia quello che facciamo. Siamo davvero una band da album. E ogni nostro singolo che ha avuto una buona riuscita proviene da un album. Abbiamo fatto prima quell'album. Così con The Hurting, abbiamo fatto The Hurting prima che Mad World fosse pubblicato. Abbiamo fatto Songs from the Big Chair prima che uscisse Everybody e prima che uscisse Shout. Così alla fine ci siamo seduti, solo noi due, con due chitarre acustiche e abbiamo cercato di forgiare un percorso in avanti. E: A), sembrava più onesto. B), il materiale alla fine era molto meglio, probabilmente perché era più onesto.

Parlateci delle forze che vi hanno portati a riunirsi per fare The Tipping Point.

Roland: una voce in fondo alla mia testa mi stava dicendo: "Roland, questo è molto importante". E così era una specie di daemon o un demone, comunque lo si voglia chiamare, che stava guidando l'intera faccenda. Penso di essere arrivato a un punto in cui la mia vita era andata fuori controllo. E allora tutta la tua mente e la tua anima e il tuo cuore si aprono di nuovo all'universo, alle influenze esterne, probabilmente per me è accaduto per la prima volta da quando ero molto più giovane. Ero molto, molto più aperto quando stavo scrivendo The Hurting e cose del genere. Per me, è stato di aiuto anche l'amore di una brava donna. Ritrovarmi in una fantastica relazione, riconnettermi con il cuore, che suona un po' hippy e spirituale da dire. Ho scoperto che una volta che l'ho fatto, di nuovo, mi sono reso conto di quanto sia importante Curt nella mia vita, e questo ha reso il tutto una gioia.

Curt: Il 2019 non è stato un granché. E Roland non stava vivendo un bel momento. E alla fine, entrambi, credo, avevamo bisogno di allontanarci da tutto questo, di prenderne le distanze. Non mi piaceva la musica che avevamo fatto fino a quel momento nelle varie sessioni di scrittura. Roland se n'era andato, e aveva ascoltato quello che avevamo prodotto ed era arrivato alla stessa conclusione. E all'inizio del 2020, sembrava che Roland stesse vivendo un momento migliore, e disse semplicemente: "Andiamo a pranzo". Così siamo andati a pranzo e ci è sembrato di essere tornati alla normalità.

Quale è l’insegnamento fondamentale ricevuto realizzando The Tipping Point?

Curt: ...Non ascoltare nessun altro, inizialmente. Perché tra noi due, possiamo scoprire se siamo allineati. Così puoi scoprire se la pensi allo stesso modo o no, al contrario di una terza o quarta persona, che sia il management, la casa discografica, chiunque  ti suggerisce di fare qualcosa... Una volta che abbiamo capito che siamo sulla stessa lunghezza d’onda, allora è davvero molto facile.
E' vero che la solitudine è il segreto della magia della band?

Roland: Una volta che siamo stati di nuovo soli, tutto ha cominciato a funzionare. E credo che questo sia il segreto del nostro lavoro insieme. Quando mettiamo insieme le nostre menti, quando siamo entrambi sulla stessa lunghezza d’onda, allora la magia accade.

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