Muriel segna il tempo con L'Amore arriva solo di domenica: il video

Musica

Il messaggio è forte e chiaro: bisogna vivere la vita vera e dunque meno messaggi e più abbracci. Il brano è introdotto da un testo originale dell'artista

Avete mai pensato come si vive una relazione di una coppia moderna, ai tempi dei social, dove le emozioni cambiano al passo dell’era digitale? Sicuramente chi ha scritto il mio brano “L’amore arriva solo di domenica” si sarà chiesto: “Ma le coppie erano più felici e serene prima dell’avvento dei social?”. La mia personale risposta è: decisamente sì. Si scopriva il vero stare insieme, si scrivevano lettere d’amore, si portavano rose rosse, si citofonava sotto casa o al massimo si mandava un sms per

concordare un romantico appuntamento. Non eravamo certo intossicati dall’eccesso di tecnologia, dallo stare sempre connessi su Whatsapp o Instagram, non ci preoccupavamo di mostrarci belli, precisi, perfetti e pronti a cogliere l’attimo con una foto che va subito “postata”. Si stava insieme, si parlava e si litigava. Si coltivavano amicizie e relazioni, quelle vere fatte di abbracci, baci e carezze. Adesso, in questo frenetico mondo dove le emozioni si esprimono con emoji o con un vocale (se

siamo fortunati!), siamo sempre più oberati di impegni, e in quei pochi momenti che si vivono insieme, si vivono in tre: i due innamorati e il cellulare.
 

Per una volta, spegniamo tutti, concediamo – a chi ci sta vicino ma soprattutto al nostro partner – un po’ di disconnessione dalla vita virtuale, in modo da scoprire il regalo più bello della giornata. La persona accanto chiederà solo di stringere l’amato o l’amata tra le proprie braccia e sentirsi finalmente nel suo mondo “reale”, così tanto da dare un senso all’esistenza e all’amore che alla fine era sempre lì, che non si è mai spento ma si è solo consumato, e aspettava di essere riscoperto nel vero esserci.

Sorprendiamoci e sorprendiamo l’altro, guardiamoci ancora una volta negli occhi, viviamo momenti spensierati, cerchiamo di non essere sempre online, ma viviamo pure nell’offline. Non andiamo nel panico se non rispondiamo ai messaggi in tempo reale, non preoccupiamoci di staccare la spina più volte al giorno, pensiamo con maggior intenzione che il tempo è prezioso, raro, che non va sprecato nemmeno per un po’ ricordando che non c’è bene più prezioso degli affetti e della famiglia, insieme a chi ci rende felici e ci fa stare bene. Scegliamo di vivere il nostro tempo QUI e ORA, perché i social, ahimè, se usati troppo e male, possono rovinarci, distruggerci e farci consumare relazioni sane rendendole apparentemente malate, tossiche, facendoci perdere la cognizione del tempo vissuto nella sua quotidianità che spesso è fatta di difficoltà da superare in due. Ho vissuto in prima persona cosa significhi stare

sempre connessi dalla mattina alla sera, vivere la frenesia, il dover conciliare i rapporti affettivi con quelli del mio mestiere, che spesso non è facile e ti porta allo stress degli eventi, alla stanchezza, del dover sempre apparire bella e perfetta, anche in quei giorni in cui non ti senti così. Ma devi farlo a tutti i costi, perché altrimenti sei bersaglio di un popolo social/giudice che critica tutto quello che fai. Mi sono rispecchiata così nella protagonista della mia canzone, che vive una relazione di coppia logorata dalla virtuale quotidianità. Con una morale: bisogna vivere la vita vera, un abbraccio non può essere un miraggio.

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