L'album è composto da 13 tracce per solo pianoforte, tra inediti e cover rielaborate in chiave elettronica. L'INTERVISTA
This is Dave rispecchia in toto l'immagine dell'artista di Davide Locatelli, pianista di Bergamo che dapprima si è fatto conoscere sul web pubblicando settimanalmente cover di brani celebri (da Bad Guy di Billie Eilish ad American Idiot dei Green Day, passando per i Linkin Park), per poi far esplodere la propria musica con brani inediti.
Davide quando è nato l’album e il lockdown è stato un freno o uno stimolo?
Nasce come idea circa tre anni fa. Metabolizzavo l'idea di creare il mio primo album per Sony, quindi c'era anche il passaggio da indipendente a una major. Siamo partiti ragionando sulle cover poi è uscita la mia vena compositiva e ho scelto di raccontare la mia storia a 360 gradi, dal web, con esecuzioni più energiche, alla composizione, che rappresenta di me il lato più romantico e intimo. Il lockdown mi ha aiutato a trovare tempo in più per la scrittura e anche a ritrovare me stessi. Lo scorso anno mi sono ritirato in Toscana, a Montalcino, dove è nato il singolo Hyper Silent. Isolarsi apre la mente.
Ricordi la prima volta che hai toccato un pianoforte?
Ho anche la foto, avevo forse un anno ma magari anche meno. La foto con mio padre che mi tiene in braccio sul piano che avevamo in taverna. È meraviglioso il suo sorriso.
Tu hai fatto una scelta artistica di rottura: le accademie che dovrebbero fare?
Il conservatorio lo frequento ancora adesso. Ora studio pianoforte jazz al Verdi di Milano, prima mi sono diplomato al Campiani di Mantova. Posso dirti che le divisioni di elettronica e pop crescono sempre più. Dunque, la predisposizione mentale si apre anche se leggo ancora scetticismo in alcuni maestri perché vedono il pianoforte come uno strumento classico che deve fare solo un genere. Il crossover fa divertire di più e si spazia in tutti i generi e mondi senza monotonia.
Degli 88 tasti del pianoforte c’è uno che ti affascina di più?
Quando scrivo cado molto spesso nelle tonalità minori dove nasce il mio sound: il mood è quello, per ora leggo quel filo conduttore.
Perché hai scelto di mettere insieme inediti e riletture di brani altrui?
Sono pezzi che piacciono a me. Li ho proposti e li abbiano rifatti con un nuovo stile e una nuova anima. This is Dave è mio dall’inizio alla fine.
Quando vai in vacanza viaggi sempre col piano, come dici in Hyper Silent?
Non lo cerco, me lo porto. Ne ho sette in casa. Alcuni intoccabili, ma due sono mobili e sono quelli che uso in concerto. Come luoghi vado dove c’è ispirazione.
Due brano fanno riferimento ai Pirati dei Caraibi e al Trono di Spade: ti affascina il cinema? Vorresti lavorarci?
Amo le colonne sonore di grandi film e serie. Il brano sui Pirati è il mio primo singolo in assoluto, con quel pezzo e il suo video ho bruciato il confine tra musica classica e moderna. È un grosso segnale al mondo della musica. Il Trono di Spade è l'unica serie che ho visto, mi manca il tempo per essere più addicted ma questa me la sono guardata tutta e la ho omaggiata con un brano. Mi affascinano cinema, pubblicità, sincronizzazione, la mia musica si sposa per quelle cose lì, non è cantata è solo strumentale.
Delle tue composizioni quale quella che più ti racconta in questa fase e perché?
Experience: è il mio secondo inedito uscito nel 2020 durante il lockdown. Ha dietro una storia complessa: la ho scritta nel 2016 per le vittime di Amatrice. È rimasto fermo e il caso vuole che esca ufficialmente durante una pandemia mondiale. Due tragedie a distanza di quattro anni; è stato utilizzato per una lettera scritta per Bergamo, la mia città.
Oltre a te quali altri pianisti consideri di rottura?
Come riferimento ho sempre Einaudi. È mio faro, ha realizzato i suoi sogni, come me è un sognatore. Ciò detto il mio è un genere di nicchia, in Italia non vedo nessuno.
Hai cominciato a fatto conosce nel 2012, tra poco sono 10 anni: come festeggerai?
Non ci ho ancora pensato ma è una bella idea. A fine agosto, dal 27 al 30 musicherò quattro sfilate per alta moda e alta gioielleria per Dolce & Gabbana. È un progetto per me importante, una bella sfida che mi trasmette non poche responsabilità.
Come sarà il live e che progetti hai per l’estate?
Sto mettendo le basi per recuperare il tour teatrale previsto nel 2020. Qualcosa farò tra agosto e settembre per scaldare i motori. Sempre in movimento è la scrittura. Attivo sui social. Questo un album sul Davide di prima e di ora, di certo maturando ho capito che pezzo inedito è quello che mi rappresenta di più.