Nahaze ci porta l'evasione con Moonlight

Musica

Fabrizio Basso

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Le serate estive al chiaro di luna hanno come nuova soundtrack, la canzone, tutta da ballare, di questa giovane artista di Matera. La abbiamo intervistata

Inno alla gioia, alla spensieratezza, all’amore, Moonlight, il nuovo, accattivante singolo di Nahaze, all'anagrafe Nathalie Hazel Intelligente, 20 anni nativa di Matera, segna un’evoluzione nella carriera musicale dell’artista italo-inglese da milioni di streaming: per la prima volta canta quasi interamente in italiano, attingendo dallo slang super contaminato della generazione Z e aggiungendoci un sound disco-dance e un mood fresco e sbarazzino.

Perché Moonlight come singolo dell’estate?
L'ho scritta aspettando un periodo migliore anche come sonorità e testo; tra i brani che avevo era il più leggero e spensierato, quello giusto per abbandonare la pesantezza del periodo che abbiamo vissuto.
Nel video adotti due look, uno adolescenziale e uno più femminile: sono le tue due anime?
Esatto, di giorno con gli amici sono adolescente e poi quando arriva la notte tiro fuori un aspetto più femminile e seducente.
I tuoi video sono curatissimi: come nascono?
Passo le idee a chi collabora con me già mentre scrivo, lì c’è già tutto l'immaginario. Scegliamo look, scenari, location, sottolineo i dettagli e poi passiamo tutto al regista.
C’è davvero chi riesce a killarti le vibes?
Sì certo capita: nonostante con tutto l’amore degli amici talvolta i problemi vengano fuori, esce un argomento che rattrista. Io invito a non turbare il bello delle nostre serate.
Se in questo momento della tua vita dovessi cambiare lo sfondo, come su un computer, dove saresti?
Al mare, su una spiaggia bianca davanti a un mare chiaro e pulito.
Aumentano le quote di italiano nei tuoi testi: arriveremo a un total italian?
Ultimanente scrivo molti pezzi solo in italiano ma non voglio perdere la componente inglese.
Meglio l’alba o il tramonto?
L’alba perché profuma di un nuovo inizio.
La tua è una canzone di libertà e di liberazione eppure siamo ancora qui a parlare di DDL Zan: ti rattrista?
Mi rattrista eccome, certe cose dovrebbe essere naturali, bisognerebbe sempre esprimersi liberamente, senza offendere ne' essere offesi, ovviamente. Siamo ancora a parlare di concetti che dovrebbero essere acquisiti a anni.
Behind fa parte della soundtrack di Zero: in futuro ti piacerebbe scrivere per il cinema?
Assolutamente sì, nel cinema la mia musica si concretizza con le immagini, si colloca in un posto non astratto.
Oggi che musica esce dal tuo Carillon?
Quella che più mi rende felice e libera.
Più passa il tempo e meno sei freak, nel senso che entri nel tuo lato oscuro, oppure la tua dark side resta dominante?
In realtà in questo anno ho conosciuto meglio la mia metà oscura e l'ho accolta per sfruttarla meglio. Prima predominava, ora la tengo a bada. C’è sempre ma deve stare attenta pur restando una fonte di ispirazione. Gli sono grata e riconoscente.
Cosa accadrà in estate?
Gli obiettivi sono tre: fare concerti, stare in spiaggia e lavorare al nuovo album. In un due parole: mai fermarmi!

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