Marco Di Noia racconta La Sovranità dei Robot: il video

Musica

Il brano è in parte ispirato all’antologia di Isaac Asimov “Io, Robot” e in particolare al racconto breve “La prova (Evidence)” del 1946, in cui un avvocato, dalla segreta natura robotica, viene infiltrato a concorrere alla poltrona di sindaco di New York. Il video è introdotto da un testo originale dell'artista

Correva l’anno 1946 quando l’androide Stephen Byerley veniva candidato alla poltrona di sindaco di New York, all’insaputa della popolazione che lo credeva umano. Una manovra politica raccontata da Isaac Asimov tra le pagine della sua antologia fantascientifica “Io, Robot”, e precisamente nel racconto “La prova” (“Evidence”). Dopo settantaquattro anni i robot ci hanno riprovato. Ma questa volta il candidato androide non è Stephen Byerley, bensì un altro personaggio che scoprirete nel videoclip de “La Sovranità dei Robot”, dove si documenta l’ingegnoso piano del robot TeoTronico e dei suoi seguaci artificiali.

A tal proposito è bene non anticipare nulla, eccetto che, come fa sapere, dopo i titoli di coda, David Zed, Presidente del DETA e leggendario uomo-robot della tv italiana e americana: “Nessun robot o androide o intelligenza artificiale è stato danneggiato o distrutto per la realizzazione di questo video”.

Forte della benedizione del Dipartimento Europeo per la Tutela degli Androidi, non posso quindi che augurarvi una buona visione di questo racconto, realizzato con la regia di Luigi Bossio e Massimiliano Chinelli, e darvi invece qualche informazione in più sul lavoro da cui è estratto.

Il brano protagonista è la title-track dell’EP “La Sovranità dei Robot”, dove scrivo e canto di alcune delle intelligenze artificiali più famose della fiction: il cyborg “Anakin Skywalker” (alias Dart Fener di Star Wars), i replicanti “Nexus 6” di Blade Runner e quelli di “Westworld”, celebre serie Tv trasmessa proprio da Sky. Ma non solo, ciò che caratterizza l’EP, a livello sperimentale, è la presenza di due robot reali, che per la prima volta hanno registrato in brani musicali. Nella fattispecie, iCub, il robot più evoluto al mondo, costruito dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), legge la mia poesia “Noi, Robot”, in una traccia mixata in 3D audio, e composta da “Ace of Lovers” utilizzando suoni spaziali rilasciati dalla NASA; mentre TeoTronico, il famoso robot-pianista di Matteo Suzzi, canta e suona un assolo di pianoforte acustico scritto da Andrea Messieri, in duetto con la chitarra elettrica di Alberto Cutolo.

Anche il brano “Westworld” ospita un esperimento a tema, ovvero la creazione di “replicanti sonori”, a partire dalle registrazioni reali dei due rinomati musicisti Renato Caruso (chitarra acustica) e Giulia Monti (violoncello); un episodio sperimentale che, come gli altri due, può essere approfondito nei video di “making of” dell’EP pubblicati su YouTube.

“La Sovranità dei Robot” si inserisce poi nel mio percorso artistico, caratterizzato da “concept album” e da quelle “esplorazioni musicali” che già avevano coinvolto gli strumenti musicali ideati da Leonardo in “Leonardo Da Vinci in Pop”, i toni binaurali di pionieristici live in 3D audio e l’innovativa forma distributiva ad “App-Album” per telefonini di “Elettro Acqua 3D”. Una gratificante strada che mi ha portato sui palchi dei più importanti festival dedicati all’innovazione e, addirittura, a stringere una recente collaborazione con il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, in materia di arte e innovazione. Un’affascinante lavoro di squadra che oggi mi offre l’occasione di presentare a voi questo video con protagonisti uomini e robot.

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