Il singolo dell'artista emiliana, che nella primavera 2021 uscirà col nuovo album, porta un messaggio forte attraverso l'animazione. Ci spinge a liberarci delle nostre fragilità per conquistare una dimensione dove possiamo essere noi stessi. Il video è accompagnato da un testo esclusivo di Valentina
Fragili è il brano che anticipa il mio terzo album che uscirà nel 2021. È stata una bella sfida per me scrivere tutti i brani, musica e parole. Ritengo che questo non sia un punto di arrivo, ma un punto di partenza, mi sono sempre sentita un’interprete: prima la danza, poi il canto, poi ancora la recitazione, ma la vena musicale la porto da molto tempo prima di iniziare a cantare, quando, verso i 14 anni ho cominciato a comporre al piano. Mia madre, pianista, anni prima, quando avevo sei anni, mi insegnò i rudimenti musicali, ma a quell’età avevo voglia solo di giocare e rifiutai lo studio serio del pianoforte. Poi per competizione, verso i 12 anni, vedendo alcune mie
coetanee suonare il piano, ripresi lo studio dello strumento per conto mio. Ma allora era solo un vezzo, qualcosa che non avrei immaginato potesse sfociare in qualcosa di serio. Quando poi scoprii il canto, tutto il resto scomparve, facendo posto ad un mondo meraviglioso che stava aprendosi davanti a me. Ci sono voluti anni, ma ecco che le necessità cambiano, si trasformano e cantare testi e musiche scritti da altri non ti basta più, vuoi lasciare una traccia di te più profonda e anche più vera.
In Fragili, musicalmente parlando, ritorno al passato, al mio primo amore, il jazz, a quella romantica malinconica atmosfera che emanavano le ballad suonate e cantate da Chet Baker. Avere delle fragilità, come la paura, è umano. Fa parte della vita degli esseri viventi ferirsi e poi avere il timore di ferirsi nuovamente, ma è anche una condizione che blocca le nostre possibilità di apertura verso i possibili miglioramenti interiori. Per allargare il nostro orizzonte e abbandonarsi all’Amore, quello con la A maiuscola, dobbiamo scrollarci di dosso proprio questi timori e vivere una vita dove non regni più la “paura di volare e di cadere giù”, ma dove invece ci si possa evolvere emozionandosi, raccogliendo tutta l’energia che ci può regalare l’universo. Il video racconta proprio di questo attraverso l’uso della visione onirica dell’arte del disegno e delle metafore. Il nostro cuore è prigioniero in una gabbia, che non sempre viene costruita da noi, ma spesso è il riflesso incondizionato delle ferite che ci procurano cause negative esterne. La bambina protagonista disegnata, riesce a liberare il proprio cuore, lo rincorre, e finalmente volando, lo afferra. Lei è il bambino che è in noi, quello che ci aiuta a ritrovare noi stessi, ritornando ad essere quella creatura che è priva di ricordi dolorosi. I due artisti che hanno creato questo videoclip, la visual artist Serena Zaniboni, la quale ha disegnato le animazioni e i fondali e Milo Barbieri, il regista, che ha ideato e creato il video, hanno colpito nel segno. Essere poi io stessa parte di quel sogno mi ha divertito moltissimo. Io sono così, sono curiosa, sorpresa
e non finirò mai di stupirmi per le cose che imparo ogni giorno su me stessa e sull’universo, vivendo con la gioia e con quella curiosità che hanno innata i bambini.