Gran finale per il secondo ciclo formativo di Creative Lab Napoli

Musica

Tra le conversazioni universitarie che negli anni sono state protagoniste del percorso laboratoriale ci sono quelle con Ligabue, Jovanotti, Dalla, Britti, Bennato, Mango

È giunto al termine il secondo ciclo formativo di Creative Lab Napoli, il percorso laboratoriale che propone un modello di formazione all’avanguardia teso a creare un ponte tra il territorio, le imprese e le istituzioni culturali. Creative Lab Napoli

propone, tra i vari materiali didattici del corso, il primo MOOC (Massive Open Online Courses) in Italia sulla musica e sulla creatività, dove le canzoni dei cantautori rappresentano una traccia per approfondire i mutamenti sociali e culturali. Grandi artisti, testimoni privilegiati del mutamento sociale e culturale, sono saliti in cattedra per fornire la propria chiave di lettura su temi come arte, musica, creatività, innovazione, giovani, mezzi di comunicazione di massa e media digitali. Così le

conversazioni universitarie con Ligabue, Jovanotti, Dalla, Britti, Bennato, Mango che il professor Lello Savonardo, curatore del progetto, ha raccolto durante gli ultimi 15 anni, sono diventate materiale di un corso online universitario accessibile a tutti!

Il Mooc “I Linguaggi della creatività” è, infatti, fruibile gratuitamente attraverso la piattaforma Federica Web Learning dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ( https://www.federica.eu/linguaggi-della-creativita - è necessario semplicemente registrarsi!).
 

In ogni appuntamento il professore e musicista Lello Savonardo affronta, da diversi punti di vista, il tema della creatività e dei linguaggi creativi - e musicali – che contribuiscono alla costruzione sociale delle nostre identità, individuali e collettive. Con MANGO si parla del ruolo sociale della musica, con LUCIO DALLA, che definisce la creatività un’ “anomalia umana” si discute del rapporto tra arte e società, mentre con ALEX BRITTI si affronta il tema delle contaminazioni culturali e musicali. Il rock, la

pop music e l’industria culturale sono invece il tema approfondito con EDOARDO BENNATO, mentre con LIGABUE si parla di giovani, identità e di “società dell’incertezza”, per chiudere con JOVANOTTI, sul rap e sulle sottoculture giovanili.

Il Mooc “I linguaggi della creatività” è adottato anche nel corso di “Comunicazione e culture giovanili” presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Ateneo Federico II di Napoli e nel corso di “Storia e Teoria dei Nuovi media” presso l’Accademia delle Belle

Arti di Napoli tenuti dal prof. Lello Savonardo (https://www.docenti.unina.it/raffaele.savonardo ). Il progetto formativo Creative Lab Napoli – coordinato dal professore Lello Savonardo e realizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università “Federico II” di Napoli in collaborazione con l’Osservatorio Territoriale Giovani (OTG), la Fondazione Idis-Città della Scienza, Mad Entertainment S.P.A. e Ufficio K srl – favorisce lo sviluppo di nuove forme di imprenditoria sociale e culturale, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali della comunicazione. Il laboratorio creativo è promosso dall’Assessorato ai Giovani, Creatività e Innovazione del Comune di Napoli, capofila del partenariato del Progetto

Na.Gio.Ja._Costruiamo opportunità, ammesso a finanziamento nell’ambito dell'Avviso pubblico della Regione Campania “Benessere giovani Organizziamoci”.


Obiettivo del percorso è quello di formare, nei soggetti partecipanti, una cultura digitale d’impresa, di valorizzare e ottimizzare capacità creative ed espressive che possono essere sviluppate al fine di favorire la creazione di nuove imprese e progetti a vocazione culturale e sociale. In particolare, le attività di formazione hanno ad oggetto diversi temi legati all’industria creativa e culturale, alla social innovation, al marketing e alla comunicazione d’impresa. Per chi vuole saperne di più è possibile visionare a questo link un trailer che racconta le attività svolte dai ragazzi che hanno

frequentato il Creative Lab Napoli. È possibile anche accedere a info e dettagli sul sito dell’Osservatorio Giovani dell’Ateneo Federico II di Napoli (www.giovani.unina.it). 

Questo percorso laboratoriale e didattico si pone come un modello di formazione all’avanguardia per l’università del futuro, soprattutto in questo particolare momento storico in cui l’apprendimento a distanza sta diventando una realtà centrale nel processo formativo. È un modello che a apre alle imprese e al mercato del lavoro, creando un dialogo con i protagonisti del settore. Un modello presentato nel volume “Culture digitali, innovazione e startup. Il modello Contamination Lab” a cura di Annalisa Buffardi e Lello Savonardo che vede la prefazioni dell’attuale Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi e di Enrica Amaturo e la postfazione di Derrick de Kerckhove (Egea, 2019). Il libro è stato tradotto in inglese e uscirà

in questi giorni per la Bocconi University Press.

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