Enrico Nigiotti cacciatore di ricordi nel singolo Para el Sol

Musica

Fabrizio Basso

Il nuovo singolo dell'artista toscano è una canzone molto personale che esalta il valore dell’amicizia. Presenterà il brano ai Seat Music Awards il 5 settembre. L'INTERVISTA

I ricordi di una amicizia di infanzia in una cazone. Serve la giusta melanconia per questo piccolo miracolo letterario. Ci è riuscito Enrico Nigiotti col singolo (e video) Para el Sol. Lo presenterà ai Seat MusicAwards all'Arena di Verona nella serata di sabato 5 settembre, quando salirà sul palco con un tutore alla gamba per un incidente in montagna che gli è costato una frattura al malleolo. L'artista toscano è uno dei più amati protagonisti della storia di X Factor (l'edizione 2020 debutterà su Sky giovedì 17 settembre alle ore 21.15). Aspettandolo a Verona e in tour, da maggio 2021, lo ho intervistato.

Enrico come hai passato l’estate? E’ stata creativa? Quanto ti sono mancati i concerti?
I concerti mi sono mancati già dalla primavera. Nel 2019 sono stato 30 giorni a Livorno in tutto l’anno, nel 2020 praticamente non sono mai andato via. Riconosco che mi mancava da un po’ il tempo per stare seduto a guardarmi e scrivere cose nuove.
Para el Sol, un titolo spagnolo su un testo italiano: perché?
E’ una sorta di presa in giro sul cognome di un amicoo. Molti pensavano a un reggaeton quando hanno letto il titolo e invece è un pezzo di storia mia.
Cosa trovi sempre nelle tue tasche?
Quella sorta di melanconia che non ti fa mai gustare tutte le cose ma porta quel malessere costruttivo che ti stimola a creare e a cercarti di più. Tenendo ben presente che cercarsi è diverso da cercare. Questo essere fermo mi riporta a quando scrivevo e non avevo un contratto. Vorrei tutto finisse per tutti ma da una parte mi dico che c'è anche un elemento bello, quello che mi ha fatto ritrovare.
Nel video si vede un biglietto che parla di un desiderio esaudito: ricordi il tuo primo desiderio realizzato? Lo trovassi oggi quel foglietto cosa chiederesti?
Da ragazzino volevo sempre il cane ma i miei non volevano.Alla fine hanno ceduto e me lo presero. Quando lo vidi fu come mi regalassero un amico. Oggi vorrei continuare a essere felice nel mio domani facendo questo lavoro. Bisogna sempre trovare qualcosa che ti renda felice stando attenti che non diventi abitudine.
In Para el Sol parli di dividere lo stesso banco: non sarà più possibile, è la fine di un’epoca?
Così potremo copiare meglio, con la mascherina chissà da dove arriva il suggerimento, le labbra sono nascoste. Battute a parte è strano: non so immaginarmici ma lo stiamo vivendo con la nuova normalità. Ad esempio la fila alla spesa mia nonna mai la ha fatta. E’ per tutti una realtà nuova. Da questi dubbi si salveranno i piccoli che cresceranno con le nuove abitudini. Io subito ho avutopaura ma ora sono certo che ci abitueremo alle nuove regole.
A fine video ci sei tu adolescente: ti soffermi spesso sui tuoi ricordi da ragazzino?
Quei frame vengono da una cassetta che mi ha dato una amica. E' una registrazione effettuata in un fondo sotto una chiesa. Dai genitori riguardo le vecchie foto e mi emoziona una foto di mio padre alla mia età: mi stupisce sempre sapere che è stato piccolo anche lui! Fa strano vedersi piccolo, è anche una questione mentale, sarebbe meglio portarsi dietro un po’ di adolescenza.
Sindrome di Peter Pan?
No. Intendo che maturando fai meno cavolate ma a volte ci vorrebbe il coraggio di un adolescente. E' giusto contare fino a tre ma ogni tanto fermiamoci a uno.
La barista del video è l’unica che non fa il salto di tempo: perché?
Il video si ispira a Big con Tom Hanks e Da Grande con Renato Pozzetto. Lei è sempre la stessa perché sono io che cambio.
Stai già lavorando al maggio 2020 quando il giorno 7 da Bologna partira il tour? Il progetto Nigio resta al centro del live oppure ci saranno sorprese?
Ci saranno sorprese, prima di maggio uscirà qualcosa di nuovo. Voglio aumentare la scaletta e fare un po’ di tutto. Nigio è uscito perché in Cenerentola c'erano 13 canzoni. Qui ce ne sono 7 e siamo a 20, è la chiusura del cerchio. L’unica cosa che possediamo è il tempo.
Tra poco riparte X Factor: consigli per chi arriverà ai Live?
Pensate che è una grande opportunità, fatevi scivolare addosso tante cose, imponete la vostra idea di musica. E’ una vetrina importante, non ti può cambiare a vita perché quella te la cambi tu, ma serve a farti conoscere. Con la televisione il pubblico ti ama, ti odia oppure non prova niente che è il peggio. L’importante è quello che si canta, il top è l’inedito. E’ il tuo marchio.
Sabato 5 settembre  sarai sul palco di Seat Music Awards. Come la mettiamo con la gamba?
Avrò il tutore. Sarà una grande emozione, per un attimo vivremo la nostra normalità. Poter far parte di una manifestazione che aiuta i lavoratori della musica è bellissimo. In tre minuti farò la mia parte.
Cosa accadrà nella tua vita da qui a fine anno?
Non lo so, ora c’è il singolo nuovo. Scrivo tanto ma non a tavolino. Magari sto mesi senza scrivere e poi in un attino arrivano le canzoni. Non voglio programmare anche se oggi la regola è uscire sempre. Non voglio abituare il mio pubblico ad avere ogni mese  una canzone diversa. I miei testi parlano di me e dunque non conoscono stagioni.

Spettacolo: Per te