Margherita Vicario, una Pina Colada per la più neorealista delle songwriter

Musica

Fabrizio Basso

Invasi dai tormentoni ecco il contro-tormentone. Lo propone l'artista romana con la collaborazione di Izi e un video che ci ricorda un certo tipo di cinema. L'INTERVISTA

Ha il dono della profonda leggerezza. Riesce ad affrontare temi delicati e complicati col ritmo di una canzonetta. Solo che quelle che scrive Margherita Vicario sono tutt'altro che canzonette. E cito per tutte Mandela, Giubbottino, Abaué e Per un Bacio. In questa estate 2020 entra con singolo Pina Colada e con un tour organizzato da DNa Concerti. C'eravamo incontrati de visu un anno fa al Locus Festival, stavolta la chiacchierata è telefonica.

Pina Colada è il tuo cocktail estivo preferito? E quello invernale?
Credo di averne bevuta una in tutta la mia vita, non sono esperta di long drink, preferisco le bollicine. Se proprio devo amo il gin tonic.
Cosa ti affascina di Pepe Mujica oltre al fatto che è il presidente più povero?
Ho visto un documentario, mi affascina il suo pensiero quasi filosofico, semplice. Non è una questione politica. Sembrano più importanti le cose materiale che gli affetti.
Credi che il lockdown ci abbia avvicinato ai valori veri della vita?
Non so cosa sia successo in generale ma sono certa che ma quello che abbiamo passato tutti insieme ha agito in maniera molto profonda e ora si sta un po’ facendo finta di niente. Come ha agito in concreto non so, sono stati momenti difficili per tutti. Il mondo va velocissimo, l’incertezza ci guarda da vicino. Ci ha cambiati ma non so come.
Che spettacolo porti in giro questa estate?
Finalmente parto con una bella band. E una corista. C’è il nuovo repertorio che ancora non uscito ma è già cresciuto. Poi il primo album riarrangiato. La prima parte è più suonata, la seconda pure ma con un po’ di urban e qualche sequenze in base.
Verrà a trovarti Izi? Come vi siete conosciuti?
Non so se verrà. Me lo auguro. I concerti non li fanno tutti, io sono privilegiata. Dei rapper ascolto il suono della voce, come usano sillabe e vocali. Fa parte della mia etichetta, lo ho visto in concerto, è uno che centra i temi.
Cosa resta della Roma delle borgate?
E’ il tema dell'ultimo video. La più spaventosa è che sembrano posti dove non c’è offerta culturale. Ho avuto a che fare con ragazzi di un quartiere dove la cultura dipende dal lavoro di singole persone. Resta un isolamento forzato figlio di logiche di mercato con una Roma villaggio turistico. Vengo chiamata da ragazzi che fanno tutto da soli.
Hai scelto l’Idroscalo di Ostia anche per presentare quel luogo caro ai romani in una veste diversa?
L'idea dell’ambientazione è del regista Francesco Coppola che in base alle mie indicazioni mi offre una sua traduzione visiva della canzone. Io ci ragiono e va sempre bene. Aveva avuto a che fare con famiglie di quella comunità e si è ricordato dell’ospitalità. C’è il senso dello sgombero, nel 2010 sono state rase al suolo metà della case per farci un parchetto. E' un posto scelto per aprire gli occhi su una situazione drammatica accompagnata dalla minaccia quotidiana di sfratto.
Come è il tuo rapporto coi social anche in virtù di un video intessuto di quotidianità?
Ne sto trovando il bello, all’inizio facevo fatica. Bisogna fermarsi e pensare come usarlo. Alterno il gioco a messaggi che arrivino in un certo modo. Non sono nativa digitale.
Tu sei attrice e cantante, artista completa: in Italia c’è scetticismo su chi sa fare tutto.
Mi piacciono i musical, arrivano dalla concezione anglosassone dell’intrattenimento. Là ci sono scuole che ti formano. Non mi interessa cosa pensano, io voglio fare tutto bene. Se ci pensi to play vuol dire tutto e io mi trovo in questa parola. Il verbo è uno.
Pina Colada detta la linea del nuovo album?
Questo è un pezzo assolutamente estivo. C'è più salsa mentre oggi va il reggaeton. Ogni singolo lo calo nel qui ed ora. Nel disco ascolterete sonorità diverse in una linea coerente.
Che estate sarà questa del 2020?
Tutto corre velocissimo, io penso già a settembre. La mia sarà piena di impegni, sebbene uscite all’ultimo ho tante date e poi devo scrivere. Sarà impegnativa ma passerà in un secondo. Mi ritaglierò una settimana di mare e lavorerò ai concerti in questa nuova forma.

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