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Flash mob sui balconi di oggi 17 marzo: si canta Tanto Pe' Cantà

Musica

Dopo “Volare”, “Tanto pe cantà” di Nino Manfredi sarà protagonista in un flash mob nazionale. Ecco il testo del celebre brano

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Tra le innumerevoli iniziative organizzate in tutta Italia, i flashmob hanno letteralmente conquistato il Paese in un periodo così difficile e complicato. Il coronavirus costringe tutti a restare a casa e così sui vari balconi iniziative del genere consentono ai cittadini di far sentire la propria vicinanza agli altri. Canti, applausi, dj set, ma anche cori da stadio e tanto altro. Ogni città ha organizzato e continua ad organizzare flashmob per interrompere il silenzio e fare compagnia agli altri. Dopo aver cantato tutti insieme “Volare”, il programma relativo alla città di Roma ma che di certo farà il giro dell’Italia, seppur con alcune possibili modifiche, prevede “Tanto pe’ cantà”. Il brano cantato da Nino Manfredi dovrebbe essere la canzone della giornata ma ormai ogni volta i vari appuntamenti si trasformano e ogni città dopo aver cantato il brano prestabilito si diverte ad inventare momenti di divertimento e spensieratezza. Resta però la certezza che alle ore 18.00 da Nord a Sud sarà possibile sentire in ogni città le note di “Tanto pe’ cantà”.

Flashmob, cos’è e quando è nato

Nel 2002 nacque il primo flashmob della storia. Si tenne a New York e si diffusero velocemente in tutta Europa. Dopo un anno venne coniato il termine, unione di due termini: flash, ovvero lampo/rapido; mob, ovvero folla. Si tratta di un improvviso assembramento di persone in uno spazio pubblico, pronto a dissolversi rapidamente. Tutti sono impegnati in un’attività comune, in genere ballo o canto. Finora l’evento con più partecipanti al mondo si è svolto a Rio de Janeiro nel 2013, con 1200 vescovi e circa 3 milioni di persone, riunitisi sulla spiaggia di Copacabana nella “Giornata Mondiale della Gioventù”.

Il calendario di Roma e i flashmob di tutta Italia

Negli ultimi giorni anche tantissimi artisti si sono esibiti per dare un contributo importante alla causa. Fedez ha organizzato un dj set dal balcone della sua casa, mentre Giuliano Sangiorgi ha intonato alcuni dei brani più celebri della propria discografia. In ogni parte d’Italia è risuonato l’Inno di Mameli, simbolo di un Paese unito e pronto a combattere. Domenica 15 marzo vi sono stati due appuntamenti, alle ore 18.00 e 21.00. Tutti a intonare “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano. Il 13 marzo Napoli si è stretta attorno alle note di “Abbracciame” di Andrea Sannino.

Questo il calendario dei flash mob dal 17 al 22 marzo per la città di Roma:

  • (tutti i giorni) ore 12: applausi per i medici
  • Martedì 17 marzo, ore 18.00: Tanto pe’ cantà (Manfredi)
  • Mercoledì 18 marzo, ore 18.00: Felicità (Albano)
  • Giovedì 19 marzo, ore 18.00: Ma che ce frega (Fiorini)
  • Venerdì 20 marzo, ore 18.00: Strada facendo (Baglioni)
  • Sabato 21 marzo, ore 18.00: L’Italiano (Cotugno)
  • Domenica 22 marzo, ore 18.00: Ciao Mamma (Jovanotti)

Tanto pe’ cantà: il testo della canzone

È una canzone senza titolo

Tanto pe' cantà

Pe' fa quarche cosa

Non è gnente de straordinario

È robba der paese nostro

Che se po' cantà pure senza voce

Basta 'a salute

Quanno c'è 'a salute c'è tutto

Basta 'a salute e un par de scarpe nove

Poi girà tutto er monno

E m'a accompagno da me

Pe' fa la vita meno amara

Me so' comprato 'sta chitara

E quanno er sole scenne e more

Me sento 'n core cantatore

La voce e' poca ma 'ntonata

Nun serve a fa 'na serenata

Ma solamente a fa 'n maniera

De famme 'n sogno a prima sera

Tanto pe' cantà

Perché me sento un friccico ner core

Tanto pe' sognà

Perché ner petto me ce naschi 'n fiore

Fiore de lillà

Che m'ariporti verso er primo amore

Che sospirava le canzoni mie

E m'aritontoniva de bucie

Canzoni belle e appassionate

Che Roma mia m'aricordate

Cantate solo pe' dispetto

Ma co' 'na smania dentro ar petto

Io nun ve canto a voce piena

Ma tutta l'anima è serena

E quanno er cielo se scolora

De me nessuna se 'nnamora

Tanto pe' cantà

Perché me sento un friccico ner core

Tanto pe' sognà

Perché ner petto me ce naschi un fiore

Fiore de lillà

Che m'ariporti verso er primo amore

Che sospirava le canzoni mie

E m'aritontoniva de bucie.