San Patrizio, le 10 (più 1) migliori canzoni irlandesi per Massimo Ghiacci dei MCR

Musica

Fabrizio Basso

Massimo Ghiacci a Dublino vicino alla statua di Philip Lynott

Oggi è la Festa di San Patrizio e non sarà possibile festeggiarla al Pub. Lo faremo a casa con una pinta di birra, come è tradizione, magari condividendola con gli amici tramite skype. Massimo Ghiacci dei Modena City Ramblers ha creato una playlist speciale. Ce la racconta

(@BassoFabrizio)

L'Irlanda in Italia è un pezzo di Pianura Padana. E' i Modena City Ramblers che dal 1991 portano in giro per il mondo sonorità irlandesi. Quest'anno la Festa di San Patrizio sarà lieve, impalpabile. E' tutto chiuso, non ci si incontrerà nei pub a raccontarsi storie e bere birra. Anche in Irlanda San Patrizio passerà in silenzio tra migliaia di pinte solitarie e vuote. Ma pur restando a casa non è un giorno da dimenticare. Massimo Ghiacci, nella band dal 1992, mi ha creato la sua top ten di brani irlandesi: "La musica -mi dice al telefono- colora le giornate, dà spazio alle stanze, allarga i muri per quanto soffra di questa clausura. Avevamo i concerti San Patrizio che ci fanno vivere una atmosfera non distante da quella che si vive in Irlanda. Hanno annullato la festa, ubbidiamo alle autorità. Auguro agli italiani che la festa del 25 aprile si possa festeggiare in piazza non perché suoniamo anche noi ma perché avremo vinto".

Farewell to Erin – The Bothy Band
Classico Irish, uno strumentale tra i più noti al mondo tra chi suona e ascolta musica irlandese. E’ una formazione degli anni Settanta che ha fatto la storia del revival della musica irlandese ripartita proprio in quel decennio. Il flautista Matt Molloy è un monumento della musica di quel paese.

The Irish Rover - The Pogue fet. The Dubliners
Un altro classicone, una drinking song come le chiamano loro, le canzoni da pub. Narra la storia di un battello che parte per andare in America con una serie di carichi assurdi e naufraga disseminando in mare mattoni, copri occhi per cavalli da corsa, una lana irlandese…alla fine resta solo colui che canta dopo che affoga pure il cane del capitano. Sono le due band più note nel folk irlandese.

The Raggle Taggle Gypsy – The Waterboys
E’ una classica di San Patrizio. Questa è la versione più amata anche dai Modena City Ramblers, la abbiamo eseguita in molte occasioni con questo tipo di arrangiamento. E' diffusa in tutto il mondo celtico seppur sia nata in Scozia. Il ricco e nobile si ritrova la moglie che scappa con uno zingaro che ha bussato alla sua porta e non bastano le promesse di ricchezza per farla desistere dalla fuga.

Star of the County down – Van Morrison e The Chieftains
Van Morrison è tra i grandi irlandesi anche nella musica d’autore. Siamo alla fine degli anni Ottanta. I Chieftains sono i più noti al mondo di musica tradizionale irlandese. Si celebra l’amore e la bellezza di questa ragazza, la stella della contea di Down. La bellezza si celebra tramite una umanizzazione dei luoghi. L'Irlanda è una terra fortemente legata ai propri paesaggi e orizzonti.

Whiskey in the Jar – Thin Lizzy e Derek Varnais
Brano iper tradizionale e noto. E’ una canzone molto antica ed è legata alla storia di un bandito che ruba i soldi per strada a un contabile, tal Captain Farrell, un funzionario delle finanze della Corona inglese. Ruba i soldi e torna a casa dove ritrova il capitano: lui è ubriaco per difendersi e finisce in carcere. Tocca l’anima goliardica irlandese. Versione hard rock di una band che aveva in formazione Philip Lynott, bassista e cantante di colore con voce fantastica. La versione è stata ripresa dai Metallica. Una statua di Philip Lynott è a Dublino: è piena di plettri infilati nelle corde, ti fa capire come la musica rende immortali.

The Cliffs of Dooneen – Christy Moore
Fu scritta da autori le cui tracce si perdono nella memoria anche attraverso le tante versioni che si sovrappongono nei decenni. Moore è un altro grande irlandese. Una ballata dedicata a un luogo, a queste scogliere: è una canzone di addio perché spesso l'irlandese ha vissuto la lontananza dalla sua patria, il dramma dell’immigrazione per cercare speranze all’estero. L’Oceano racconta le storie degli irlandesi ma non cancella la nostalgia di casa.

Wild rover – The Dublin City Ramblers
Il brano dei brani, la drinking song per eccellenza. Storia di un ubriacone che sostiene che in tutta la sua esistenza ha speso tutto in un whisky e birra ma promette che da domani cambierà vita. Nessuno gli crede e c’è la risposta nel coro: nessuno gli crede perché chi balla con whisky e birra lo farà finché potrà. E’ il loro O Sole mio. E’ una band un po’ minore ma da lì noi abbiamo preso il nome. Sono importanti.

The foggy dew – The Clancy Brothers
La band non esiste più, noi abbiamo conosciuto Liam, il cantante nel 1999, casualmente perché registrammo un paio di settimane in Irlanda e scegliemmo un paesino nella Dungravan Bay: prenotammo lo studio per una decina di giorni. Lo studio era attaccato alla villa di questo anziano e pacioso irlandese e approfondendo la sua conoscenza capimmo che era una star. Sono citati da Bob Dylan nella sua biografia. Molte delle prime canzoni di Dylan si ispirano alle rebel song. La canzone rievoca l'insurrezione della pasqua 1916 a Dublino che poi fece sbocciare la nazione irlandese. Non dimentichiamo che in quel periodo molti combattevano per la regina nei campi della prima guerra mondiale.

Arthur Mc Bride – Planxty
Un'altra drinking song per una della band che nei Settanta ha rinnovato la tradizione irlandese. Canta Andy Irvine che racconta la solita storia degli irlandesi che stanno in giro a bere e rimorchiare ragazze su un vago lungomare e vengono adescati da inglesi che gli promettono gloria e fortuna se vanno a combattere per l’Inghilterra. Ma non li convincono e i reclutatori vengono prima minacciati e bastonati e gettati in mare. C'è allegria nella musica ma è cupa la storia: insubordinazione, ribellione e malavita erano le uniche risposte a un invasore più potente di loro.

Rumbling Irishman –  De Dannan
Ci sono momenti in cui il pub tace e tutti ascoltano la canzone. Apprezzo le donne e il loro cantare, è poetico e sognante, dona emozioni senza nulla di superfluo. Qui Dolores Keane è la cantante e il brano è un tradizionale legato al destino che accomuna gli irlandesi viaggiatori per necessità, quelli che hanno abbandonato la patria per cercare fortuna altrove.

Un giorno di pioggia - Modena City Ramblers
E' la nostra dedica all’Isola di Smeraldo e testimonia il nostro amore per una terra che ci ha permesso in tante occasioni di tornare ogni volta a casa con gli occhi di chi ama e apprezza.




 

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