Coronavirus, tutti i concerti rinviati e annullati nel mese di marzo

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Dai Subsonica a Brunori Sas, decine e decine i concerti a rischio

Un colpo pesante lo avevano già inflitto le precedenti ordinanze. Ma con il decreto del Governo che blocca ogni tipo di manifestazione pubblica fino al 3 aprile sarà un marzo completamente senza musica in tutta Italia, non solo nelle Regioni più colpite dal coronavirus. In attesa che molti ridisegnino i loro tour, scopriamo i concerti più importanti che salteranno nel prossimo mese.

Gli italiani

Tra i big italiani l’unico che si sarebbe dovuto esibire a breve era Vinicio Capossela, atteso venerdì 6 marzo ad Aosta al Teatro Splendor con la seconda data del suo “Bestiario d’amore”. Salterà quel concerto e verosimilmente salterà tutta la residency di sei date consecutive dal 10 al 16 marzo al Teatro Filarmonici di Milano, come anche le successive date a Vittoria, Siena e Piangipane. Stop in arrivo anche per Francesco De Gregori, che in questo periodo si sta dividendo tra Italia ed estero: a rischio i concerti di Milano (10 marzo), Roma (20 marzo) e Napoli (21 marzo). Ulteriori posticipi in arrivo anche per i Subsonica, che solo qualche giorno fa avevano optato per una prima tranche di rinvii del loro “Microchip Temporale Tour”: Samuel e soci dovrebbero partire mercoledì 11 marzo da Perugia, ma a rischio sono tutte le prime 13 date del loro giro d’Italia. In pericolo anche i primi cinque live di Aiello, al via col suo tour da Padova il 18 marzo, Massimo Ranieri (sei date in bilico), Bugo (potrebbero saltare le prime quattro date del nuovo tour), Paolo Conte (in pericolo il concerto del 21 marzo a Padova), Brunori Sas (a rischio altre cinque date dopo il primo posticipo di oltre un mese) e Raf-Tozzi (in bilico i primi tre live). Non ci sono ancora ufficialità, per tutti l’indicazione è quella di tenere d’occhio le pagine social ufficiali degli artisti anche per indicazioni su nuove date ed eventuali rimborsi.

Gli stranieri

Diversi anche gli artisti stranieri attesi in Italia tra il 5 marzo e il 3 aprile, periodo di validità dell’ordinanza. In questo caso, però, rispetto agli italiani, ben più complicato pensare a recuperi di spettacoli eventualmente da cancellare. Il concerto più imminente a rischio è quello di Louis Tomlinson, atteso l’11 marzo al Fabrique di Milano, giusto 24 ore prima di Kelis, sempre nel celebre locale milanese. A rischio anche la doppietta al Lorenzini Discrict, sempre a Milano, di Avril Lavigne, che ha in programma due concerti per il 15 e 16 marzo. In bilico anche l’esibizione di Ian Anderson con i suoi Jethro Tull il 25 marzo a Torino, mentre tutto da vedere cosa succederà con l’esibizione del colombiano Maluma al Mediolanum Forum di Milano: il concerto, previsto inizialmente per il 7 marzo, è già stato rinviato una prima volta al 31. Slitterà ancora o salterà del tutto?

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