Sanremo 2020, Gabriella Martinelli e Lula: il testo della canzone Il Gigante D'Acciaio
MusicaIl testo di “Il Gigante D’Acciaio”, canzone di Gabriella Martinelli e Lula in gara nella categoria Nuove Proposte
Ci sarà anche il duo Gabriella Martinelli e Lula tra le nuove proposte che si sfideranno nella seconda serata del Festival di Sanremo 2020. La coppia porterà al Teatro Ariston il brano “Il Gigante d’Acciaio” che affronta il tema dell’Ilva di Taranto, l’azienda siderurgica nota per l’inquinamento prodotto e causa di numerosi problemi di salute per gli abitanti della zona. Gabriella Martinelli è una cantautrice polistrumentista e dopo il Festival pubblicherà il suo terzo album, mentre Lula è una cantautrice romana (il vero nome è Lucrezia Di Fiandra) che da ormai cinque anni scrive brani e sogna di incidere un album. Le due artiste hanno già annunciato che la loro collaborazione non si concluderà a Sanremo 2020 ma stanno già lavorando ad altri testi.
Il testo di “ll Gigante D’Acciaio”
Questo il testo di “Il Gigante D’Acciaio”, brano che Gabriella Martinelli e Lula porteranno al Festival di Sanremo 2020 nella categoria “Nuove proposte”:
Mi piace la mia città
E questo è il mio quartiere tutto rosso
Gli alberi, le facciate delle case
Quello che però non capisco
E che mi fa arrabbiare è che quando c'è vento
Non posso uscire a giocare
Si chiudono le finestre
Chiudono anche le scuole
c'è una puzza pazzesca e non si può respirare
Quando c'è vento nel mio quartiere
Non si può giocare
Mio padre lavora in un posto grandissimo
Lui lo chiama il gigante d'acciaio
Con grandi camini che fumano sul mare
E gli ho sentito dire che dà lavoro a diecimila persone
Eppure papà da lì se ne vuole andare
Dice sempre "Non possiamo scegliere se vivere o lavorare
Non possiamo scegliere se vivere o lavorare
Se scappare o morire"
Non ci sarà un'altra volta, un'altra volta
Non ci sarà un'altra volta, un'altra volta ancora
Papà stava bene s'è fatto una casa
Ha sposato due figli e mo' resto io
Con dieci anni d'amianto e molte rughe
Ha lasciato l'inferno per darlo a me
Ero troppo giovane per capire
ho provato a scappare, ma mi mancava il mare
Mi mancava il mare
Mi mancava mia nonna e il sentirmi dire
"Uè guagliò vid ca' qua so tutt cos buene"
Non ci sarà un'altra volta, un'altra volta
Non ci sarà un'altra volta
un'altra volta ancora
Chi ci darà una risposta
Macchiami il cuore con un pugno dentro al petto
Cambia il finale di una storia che ho già letto
Tutti lo sanno ma nessuno parla
Tanto funziona così, spesso mi dicono "Vattene da qui"
Ma signori io ho famiglia
E davanti un muro, sulle spalle un mutuo
Son già marcio dentro, ormai fa lo stesso
Non lo disco spesso, ti confesso
non ho più un futuro
Non ci sarà un'altra volta, un'altra volta
Non ci sarà un'altra volta
un'altra volta ancora
Timbro ai tornelli della portineria
Sono le sette di una sera qualunque
Ma il vento è forte, sempre più forte
Spezza la vita e le speranze restano chiuse
Nelle mani del gigante.