Dolcenera in concerto al Teatro della Luna di Milano col progetto Diversamente Pop: energia, positività e una luna che illumina la folla per tutta la sera nonostante fuori la pioggia non dia tregua. Il racconto del concerto
(@BassoFabrizio)
Il colori della vita si spandono sul palco di Dolcenera. Lei che traduce in contemporaneità l'approccio musicale dei Beatles, lei che non la senti per anni e poi appare e la abbracci come la avessi accompagnata a casa la sera prima, lei che sa leggere la vita come pochi, per una sera ha fatto del Teatro della Luna di Milano un luogo magico. Emanuela Trane, così è registrata all'anagrafe, ha proposto il suo Diversamente Pop. Come ha sottolienato il teatro è il luogo della finzione ma per lei è il luogo dove riesce a sentirsi più vera. Ma soprattutto per le sue intuizioni, e cito per tutte il matrimonio tra la trap e Bach, è una aliena.
Ed è così, con un folle volo verso l'ignoto che appare sul palco, poco dopo le 21: vestita con dei pantaloni che ricordano lo sbarco sulla luna e la scelta è motivata: Milano è una data importante ma soprattutto lei è la regina del Diversamente pop e il Teatro della Luna merita un look argentato.Dolcenere scalda i fan con due cover che sono, giusto per aleggiare in una dimensione spazilae, Rocket Man di Elton John che "è pure la prima canone pop che ho imparato a suonare al pianoforte: quando la mia maestra di piano mi faceva suonare solo Bach io le ho proposto di suonare quella e ancora oggi la propongo". Poi arriva Sei bellisssima di Loredana Bertè che si porta dietro dalla stagione di Music Farm, dove "credo di avere vinto proprio per le mie scelte musicali e la mia cultura musicalI. In quel contesto Loredana mi disse che cantavo quella canzone come se fosse mia".
Poi partono alcuni suoi successi che esegue alternando alcuni brani seduti al pianoforte con altri in cui si alza e canta saltando, ballando e coinvolgendo il pubblico. La sua band ha una età media bassa ed è composta da Stefano Rossi – basso, Pietro Venza – chitarra, mandolino, Gioele Pizzuti – tastiere, synth, sax, clarinetto, Davide Savarese – batteria, Marcello Nesi – percussioni). Parlando di Fantastica, racconta, bisticciando con la commozione, come "è un pezzo apparentemente felice e spensierato, ma in realtà racconta di un mio momento molto brutto: la morte di Sandruccio un amico morto in incidente stradale per dei lavori mal segnalati. La bellezza dell'arte è la capacità di tirar fuori tutta l'emotività". Fino a quando, che segue in scaletta, è il brano che aveva scritto subito dopo la morte dell’amico, molto più melanconico: "Ho avuto molte difficoltà a scriverlo perché mi sentivo bloccata dalle emozioni: Piero Pelù mi ha aiutata a proseguire con la scrittura". Passeggiando verso il finale cerca di coinvolgere il pubblico in maniera totale: da Siamo tutti là fuori in avanti si susseguono pezzi molto potenti e ballabili, con intermezzi musicali sfiziosi, uno dei quali la vede protagonista mentre suona il tamburo. Il pubblico reclama il bis a forza di applausi e Dolcenera riappare e saluto con Com’è straordinaria la vita, Amaremare e Niente al mondo. Ill sipario cala accompagnato da una imponente standing ovation da parte del pubblico.
SCALETTA
Amaremare
Rocket man Bach
Continua
Sei bellissima
Ora o mai più
L'amore è un gioco
Ci vediamo a casa
Il mio amore unico
Fantastica
Fino a domani
Piano e voce (trap)
Mai più noi due
Più forte
Un altro giorno sulla terra
Siamo tutti là fuori
Com’è straordinaria la vta
Amaremare
Niente al mondo