Emis Killa canta Tijuana, femme fatale che gioca con la vita (altrui)

Musica

Fabrizio Basso

Emis Killa
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Tutto è una sorpresa quando c'è Emis Killa. Con Tijuana, singolo estivo anche se il tema non è stagionale, racconta di una ragazza giovane che sa destabilizzare l'uomo. Arrivi alla fine che non si capisce se sia una ribelle o meno. Ma ne parliamo col rapper lombardo a pochi giorni dall'uscita di Supereroe Bat Edition

(@BassoFabrizio
Inviato a Verona)


Pensi a Tijuana e ti aspetti un qualcosa di caraibico, di romantico e sensuale. Poi arriva Emis Killa e trasforma Tijuana in una ragazza universale, anche se lui accenna che è "nata nello stivale", giovane e fatale, anzi femme fatale, e, sempre a suo dire, un po' stronzetta che prima o poi ogni uomo incontra nella vita. E' uno dei tre inediti (gli altri due sono La mia malattia e Montecarlo) che fanno parte di Supereroe Bat Edition, il nuovo lavoro del rapper lombardo. Lo ho incontrato a Verona, in occasione dei Seat Music Awards, in quel crocevia di storie e umanità che è l'Hotel Leon d'Oro.

Emiliano hai ridisegnato
Tijuana nell'immaginario umano.
Sono molto minuzioso nella mia integrità d'artista. A volte mi sono sporcato di più. Spesso devi seguire canoni, roba più leggera e giocosa. Io sono pignolo, non voglio deludere i fan.
Il coraggio non ti è mai mancato.
Considero il mio un percorso originale in un genere che ancor oggia, nonostante sia sdoganato su più livelli, resta di nicchia.
Mi sento di dire che la trap proprio di nicchia non è.
Trap è la nuova scena, non è più di nicchia. Però rispetto alla vita vera però c’è un abisso. C’è chi fa numeri digitali e vende ma non fa concerti.
Tu fai entrambi. E ti sei liberato dall'immagine di essere un artista per adolescenti.
Io sono considerato da quelli più grandi. Sono contento, ho lavorato molto sotto questo profilo.
Eccoci a quella stronzetta di Tijuana, come la definisci tu.
Sono giovane ma ho tanta vita da raccontare e questa ragazza me la immagino giovane che sta diventando adulta, ma vive con i genitori e non lavora e assorbe quello che le accade intorno e lo manipola. Ho uno spirito di osservazione acuto, cerco di cogliere quello che avviene fuori. Lei ragiona come gli uomini ed è così che li mette all'amgolo.
Sei molto attento alla realtà.
Mi piace cogliere spunti sulla vita vera. L’ispirazione è un po’ ovunque. Compreso nei libri. E poi ho tanta musica ispirata da altra musica.
Parliamo delle altre novità.
La mia malattia è una storia più matura. In una relazione ci sono tante variabili. Momenti belli e altri di crisi. Basta affrontarli guardandosi negli occhi. Io convivo da 10 anni, ho attraversato tutte le sfumature di una relazione.
Poi ci sono Montecarlo feat Geolier e Batman feat Nyat.
Montecarlo è autocelebrativo; con Geolier avevo già collaborato. Batman con Nyat è molto giocoso, faccio molte metafore. E' il più trap. Entrambi sono parte della cultura hip hop e belli da ascoltare.
Il tour estivo?
Non puoi portarti scenografie in estate dunque ci sarà un set ridotto e anche altre tempistiche. Sono fiero della chiusura l'8 settembre al Carroponte di Milano. Chiude il percorso.
E poi?
Ho cose già da parte…
Vacanze?
Ad agosto non vado mai via, l'aeroporto mi mette ansia. Ne parliamo a settembre.
Dopo il Carroponte?
Lì raccolgo il frutto di una stagione, sarà una serata da...superman.

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