Le canzoni più belle di Luigi Tenco

Musica
@Wikipedia
luigi-tenco

Luigi Tenco è stato uno dei cantautori più emblematici della musica italiana: le sue canzoni più belle

Animo tormentato e malinconico, Luigi Tenco è sicuramente uno dei più grandi protagonisti della canzone d’autore italiana. Cresciuto a Genova insieme a quelli che sarebbero poi entrati a far parte della cosiddetta “scuola genovese” (Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Gino Paoli), Tenco è imprescindibilmente legato anche al Festival di Sanremo. Fu proprio durante l’edizione della kermesse del 1967 che il cantante si tolse la vita, nella notte tra il 26 e il 27 gennaio, con un colpo di pistola alla tempia. Le ragioni del suicidio sono ancora oggetto di dibattito ma pare che Tenco fosse amareggiato da alcune irregolarità riscontrate nella manifestazione, dalla cui finale era stato escluso. In quell’edizione, Luigi Tenco si era presentato con “Ciao amore, ciao”, una canzone portata all’Ariston anche da Dalida, come era d’uso all’epoca. Il brano è sicuramente uno dei più rappresentativi della carriera del cantautore e ancora oggi uno dei più famosi. Nelle canzoni di Tenco è presente una rottura con la canzone classica italiana, sia nelle musiche che nei testi. Testi che trattano temi nuovi per l’epoca, come la critica sociale, l’emancipazione della donna, l’amore visto da una prospettiva più cruda e viva. I critici hanno visto nelle tematiche delle canzoni di Tenco quasi un embrione di quelli che sarebbero stati i temi rivoluzionari del Sessantotto. Luigi Tenco è da sempre fonte di ispirazione di numerosi cantautori, tra gli altri, Morgan si è sempre dichiarato un grande estimatore dell’opera dell’artista. Nel 1972 fu costituito il “Club Tenco”, con lo scopo di riunire tutti coloro che si proponevano di valorizzare la canzone d'autore. Lo stesso club istituì, due anni dopo, il Premio Tenco, manifestazione che, ancora oggi, premia i grandi cantautori del nostro Paese. Ecco le canzoni più belle di Luigi Tenco:

  1. Ciao amore, ciao
  2. Vedrai vedrai
  3. Mi sono innamorato di te
  4. Lontano lontano
  5. Se stasera sono qui

Ciao amore, ciao

Partiamo proprio da “Ciao amore, ciao”, con cui Luigi Tenco si presentò al Festival di Sanremo nel 1967. La canzone fu presentata, come era in uso, anche da Dalida. Questa è anche una delle canzoni con la storia più travagliata perché, oltre al tragico epilogo a cui è associata, Tenco ne scrisse almeno dieci versioni, prima di arrivare a quella definitiva. Durante l’esibizione all’Ariston, il cantante si esibì sotto l’effetto di un mix di farmaci e alcol, lasciando già intravedere un malessere profondo. In seguito all’eliminazione dal Festival e al ritrovamento, da parte della stessa Dalida, del corpo senza vita di Tenco, la canzone schizzò subito nelle vendite. Numerose anche le cover da parte di artisti di generi diversi, da Giusy Ferreri a Eugenio Finardi, da Giuni Russo a Marco Mengoni.

Vedrai vedrai

Datata 1965, “Vedrai vedrai” è un’altra delle pietre miliari della carriera di Luigi Tenco. Il cantautore scrisse la canzone con la collaborazione del pianista jazz Renato Sellani. Contenuta nell’album “Luigi Tenco”, inciso per la Jolly Hi-Fi Records, “Vedrai Vedrai” è dedicata alla madre del cantautore, che l’aveva cresciuto senza un padre. Tenco racconta la preoccupazione per aver deluso la donna, avendo deciso di intraprendere la carriera artistica.

Mi sono innamorato di te

Altra canzone indissolubilmente legata alla migliore produzione di Tenco è “Mi sono innamorato di te”, scritta nel 1962 e contenuta nell’LP “Luigi Tenco”, il primo del musicista. Il testo è una dichiarazione d’amore non convenzionale, sembra che l’innamoramento sia un antidoto alla noia, invece lo stesso Tenco dichiarò che c’era molto sentimento perché era molto preso da una donna quando l’aveva composta. Nel 1969, Ornella Vanoni ne incise una versione “al femminile”. In seguito, il brano è stato interpretato da Johnny Dorelli, Nicola di Bari, Mina, Antonella Ruggiero e da Tiziano Ferro.

Lontano lontano

È sempre l’amore il protagonista di “Lontano lontano”, brano scritto da Tenco nel 1966 inserito nel terzo album del cantautore, “Tenco”. La canzone è autobiografica e parla della fine di un amore. All’epoca, Luigi Tenco aveva una storia con una certa Valeria e pare che il brano fosse dedicato a lei. “Lontano lontano” partecipò a Un disco per l’estate e, pur non avendo riscosso molto successo, vendette circa 35.000 copie. Successivamente, il brano è stato inciso, tra gli altri, da Nicola Di Bari, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni e Claudio Baglioni.

Se stasera sono qui

Scritta nel 1966 da Luigi Tenco insieme a Mogol, “Se stasera sono qui” fu presentata da Wilma Goich al Disco per l’estate nel 1967, classificandosi al terzo posto. La cantante aveva già inciso un brano scritto da Tenco, “Ho capito che ti amo”, che le aveva aperto le porte per il successo. In seguito alla scomparsa del cantautore, fu recuperata anche la versione incisa nel 1966 per un provino, con l’accompagnamento del solo pianoforte. Successivamente, il provino fu riarrangiato e pubblicato postumo. Anche di “Se stasera sono qui” sono state incise numerose cover.

Spettacolo: Per te