V.O.I.D. è una cavalcata lontano dai porti sicuri, in profondità nell’intimo, dove le emozioni sgorgano senza fine, senza controllo e dove i pensieri sono ben celati alla luce del sole. Lì, in ognuno di noi, giace la verità che deve essere raccontata, splendida o pessima che sia. Collisions è il nuovo VIDEO
…in una società dove i singoli sono sempre più distanti tra loro, le relazioni mediate dai social, i sentimenti rarefatti ed appiattiti nelle chat, dove ci si trova costretti a relazioni turn-based… la musica è un aiuto terapeutico, uno strumento che difficilmente si può filtrare e capace di portarci a capire noi stessi, la nostra psiche, di portare alla luce le nostre psicosi nascoste e capace di creare spirito di aggregazione…’
Con questo concetto, dal 2013, Giorgio, Matteo e Björn si ritrovano periodicamente (prima in uno studio di Camisano Vicentino, poi a Quarto d’Altino) per scambiarsi le loro esperienze musicali, lavorare e sviluppare materiale creativo. Varie soluzioni vengono tentate nel corso degli anni, composizioni vengono spesso rimaneggiate nell’ottica della ricerca di personalità e di equilibrio. Nel 2016 si aggiunge Nicola, amico di Björn di lunga data e musicista con una certa eclettica esperienza, il quale, con pochi mesi di preparazione, riesce a calarsi a fondo nello spirito del progetto ed esaltare l’espressività dei brani con la propria capacità vocale… nasce la prima espressione di Voice Of the Inner Demon: V.O.I.D.
V.O.I.D. è una cavalcata lontano dai porti sicuri, in profondità nell’intimo, dove le emozioni sgorgano senza fine, senza controllo e dove i pensieri sono ben celati alla luce del sole. Lì, in ognuno di noi, giace la verità che deve essere raccontata, splendida o pessima che sia…
L’ambiente musicale culla e, al tempo stesso, si contrappone al messaggio del testo smussandone gli angoli così da poter presentare un forte spaccato dell’animo umano, nelle sue vicissitudini più agonizzanti, senza far scadere nello sconforto e nella cupezza. La vocalità netta e precisa non lascia scampo a dubbi sulle intenzioni dell’interlocutore: parla delle angosce e delle debolezze comuni in ogni essere umano, raccontando una visione di sé che rimpalla dal personale all'impersonale.
…abbiamo appositamente creato una struttura regolare dei brani per far sì che la definizione del racconto sia precisa ed assimilabile nella sua semplicità priva di orpelli tecnici, creando la tensione a livello di produzione grazie al contrasto tra strumenti registrati e sintetizzati…’
Da questo antitetico compound di racconti ed emozioni viene estratto Collisions: il brano destinato a portare la band al pubblico; un brano che scorre fluido e si infrange sulla psiche (come le onde del mare sulla spiaggia) e nel quale si parla degli infiniti scontri che accadono ogni giorno, sia metaforicamente che in senso reale. Scontri che avvengono lontano dagli occhi degli altri, perché non si concretizzano con azioni tangibili nel quotidiano, perché restano nella mente contorta di chi li vive, e generano frustrazione e desiderio di ferire, di andare a sbattere contro qualcosa, di confrontarsi duramente. Si tratta una verità contorta: quella di chi teme il giudizio degli altri e ne è ferito. Uno scontro di personalità con ciò che si teme e si odia.
Collisions è l’espressione del senso di costante rifiuto e rincorsa che certe personalità vivono nei confronti di chi, rispettivamente, è a loro vicino e di chi non riescono ad avvicinare; il tutto nella mancata accettazione del proprio essere e nello sconforto ed instabilità che li caratterizzano.