"Nonno Hollywood" è la canzone presentata da Enrico Nigiotti al Festival di Sanremo 2019. Il testo è dedicato al nonno del cantautore
Enrico Nigiotti partecipa per la prima volta da big al Festival di Sanremo 2019. Dopo aver calcato il palco dell’Ariston nel 2015 tra le nuove proposte, il cantautore, arrivato terzo a X Factor 2017, si è presentato tra i 24 big in gara con il brano “Nonno Hollywood”. Attualmente a centro classifica in compagnia di Federica Carta e Shade, Boomdabash, Negrita, Paola Turci, Anna Tatangelo, Arisa e Patty Pravo, Enrico Nigiotti ha scritto di getto il testo di “Nonno Hollywood”, un brano dedicato al nonno scomparso ad agosto, a cui era molto legato. Nelle parole si evince il legame profondo tra i due, i momenti di semplicità e il presente complicato. In realtà inizialmente il cantautore aveva presentato la sua candidatura a Sanremo con un altro pezzo, ma l'ha cambiata dopo la notizia della morte del nonno. Venerdì, nella serata dedicata esclusivamente ai duetti, Enrico Nigiotti sarà accompagnato da Paolo Jannacci.
La canzone farà parte dell’edizione speciale dell'album “Cenerentola e altre storie…” che uscirà il prossimo 15 febbraio e che contiene anche l’inedito “La ragazza che raccoglieva il vento”, dedicato alla poetessa Alda Merini.
Il testo di “Nonno Hollywood” di Enrico Nigiotti
Certe cose fanno male
Mica le puoi trattenere
Non c’è modo di cambiare quello che non ti va bene
Dicono che con il tempo tutto quanto passa... ma quand’è che passa!?
Perché non mi passa...
E ricordo proprio adesso ogni volta che ridevi,
Ogni volta che per strada ti fermavi e litigavi con la gente che agli incroci ti suonava il clacson...
Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile
Centri commerciali al posto del cortile
Una generazione con nuovi discorsi
Si parla più l’inglese che i dialetti nostri
Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare
Mi manca la Livorno che sai raccontare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò... non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò... non lo so
Quanto è bella la campagna e quanto è bello bere vino
Quante donne abbiam guardato abbassando il finestrino
La ricchezza sta nel semplice... semplice...
Nel semplice sorridere in un giorno che non vale niente
Sembra un po’ il secondo tempo
Di una finale da scordare
Come un taxi alla stazione che non riesci a prenotare
Siamo ostaggi di una rete che non prende pesci... ma prende noi
Nonno sogno sempre prima di dormire
Cerco di trovare un modo per capire
Corriamo tra i sorrisi dei colletti «giusti»
Ma se cadiamo a terra poi son cazzi nostri
La vita adesso è un ponte che ci può crollare
La vita è un nuovo idolo da scaricare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò... non dormirò... non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò... Non lo so
E quindi...
Mi tengo stretto addosso i tuoi consigli
Perché lo sai che qua non è mai facile
Per chi fa muso contro, ancora
E quindi
Per ogni volta che vorrò sentirti
Chiuderò gli occhi su questa realtà
Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile
Una generazione che non so sentire
Ma in fondo siamo storie con mille dettagli
Fragili e bellissimi tra i nostri sbagli
Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare
Mi manca la Livorno che sai raccontare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò... non dormirò... non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò... non dormirò... non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò... non dormirò… non lo so