Giada Colagrande (in trio) fa vibrare The magic Door

Musica

Fabrizio Basso

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Già uscito in Italia e in uscita il 31 ottobre all’estero, The Magic Door è l’album d’esordio del trio formato da Giada Colagrande, Arthuan Rebis e Vincenzo Zitello. Un disco esoterico e ipnotico: abbiamo intervistato Giada Colagrande

(@BassoFabrizio)

Sarà anche magica quella porta, ma quando dalla sua serratura filtrano le note e la voce di The Magic Door, l'album d'esordio di un trio tanto complice quanto misterioso, formato da Giada Colagrande (regista, attrice, cantautrice), Arthuan Rebis (compositore, cantautore e polistrumentista) e Vincenzo Zitello (arpista italiano, compositore e polistrumentista), che ha curato gli arrangiamenti. Il disco è il risultato del loro personale viaggio attraverso l’archetipo stesso della Porta Magica e l’inesauribile immaginario evocato dalle sue epigrafi, dai suoi simboli e dai pianeti cui si riferiscono, conciliando tradizioni sciamaniche, miti arcaici e mondi onirici. Abbiamo intervistato
Giada Colagrande
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La porta si apre con tre concerti (19 ottobre al The Sanctuary di Roma, il 26 al Teatro Magnani di Fidenza (PR) e il 7 novembre allo Spirit di Milano): cosa ci può anticipare?
L'album verrà proposto tutto in sequenza. C'è un intermezzo di percussioni che verrà tolto in quanto Glen Velez non potrà esserci. Al suo posto un brano di Vincenzo Zitello. Tutta la serata sarà accompagnata da video realizzati con immagini astratte, niente di narrativo.
In studio come avete lavorato?
Io ho curato testi e musiche con Rebis. Quest'ultimo con Zitello ha proceduto con gli arrangiamenti. Ognuno porta il suo bagaglio. Certo l'arpa celtica si sente vista la loro formazione ma ci siamo mossi seguendo i nostri ampi ed eclettici gusti.
La sua formazione?
Io amo la Bossanova. Adoro Caetano Veloso. Una passione che curo da quando ho 14 anni. Infatti se ci fa attenzione in V.I.T.R.I.O.L c'è il giro armonico di una bossanova. Per questo i miei amici mi scherzano, mi chiamano la ragazza di Ipanema.
Ha periodi preferiti?
Posso dirle la Rio De Janeiro tra il 1959 e il 1962 e la Buenos Aires dal 1937 al 1947.
Sappiamo che a Buenos Aires è stata parecchio.
Ho lavorato per due anni a un film che ancora non è uscito. E' ambientato in una milonga nel 1947. Buenos Aires ah atmosfere e luoghi unici. E anche facce uniche, che in Italia non si trovano più.
Ci parla della porta magica?
Non ricordo quando la ho vista per la prima volta, ma ero interessata all'esoterismo. Esiste una Roma ermetica dei Seicento che è meravigliosamente nascosta. Mi hanno fatto fare una visita privata a Palazzo Corsini dove ha vissuto a lungo Cristina di Svezia: pochi sanno che era una alchimista operativa. Roma è piena di questi scorci.
Il loro respiro si sente nel disco.
C'è una grande potenziale narrativo e musicale. Non dimentichiamo che la letteratura alchemica ha più livelli di lettura. Quella esoterica invece è più semplice come approccio, ovvio che se poi si scende in profondità sui valori simbolici diventa altra cosa.
Sette epigrafi sulla porta sette brani sul disco.
I ritornelli dei 7 brani centrali coincidono con le 7 epigrafi della porta. A ciascuna epigrafe corrisponde un pianeta, su cui si sviluppa il testo di ogni canzone: Saturnine Night, Jupiter's Dew, Water of Mars, Venus the Bride, Mercury Unveiled, Sun in a Flame, V.I.T.R.I.O.L. Sembrano criptiche ma sono evocative. Ognuno ci legge quello che vuole. Dentro ci sono storie, persone, pianeti, segni.
Che sviluppo avrà il disco?
Ho, abbiamo voglia di suonarlo. Ci abbiamo messo due anni a realizzarlo.
Lei è anche regista, attrice e sceneggiatrice: è meglio fare musica o cinema?
Qui si gode di grande libertà espressiva e di intimità artistica. Il cinema non ti concede troppe riduzioni.
Cosa ascolta?
Tutto. Da Franco Battiato a David Bowie, da Lou Reed a Bob Dylan. Mi piace sentire la confluenza di mondi diversi che creano affascinante ibrido.
E' al cinema con Padre in questo periodo.
Sì è arrivato nelle sale in concomitanza con il disco. I temi sono contigui: nel film si parla di morte sotto il punto di vista esoterico.
Prossimi impegni?
Speriamo di fare un po' di concerti. Poi da aprile sarà in Brasile per la pre-produzione del mio nuovo film, Tropico

 

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