Mister Paura presenta Thelma

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Paolo Nizza

"Carrie"incontra Ingmar Bergman. Il quarto appuntamento con la rubrica dedicata al cinema del brivido ci porta in Norvegia. "Thelma" è  un thriller sovrannaturale in salsa horror che vi gelerà il sangue, In prima tv  martedì 23 giugno su Sky Cinema Due

Questa volta i brividi non sono solo quelli provocati dal freddo.  La quarta puntata della rubrica "Mister Paura" (in onda lunedì 22 giugno su Sky Cinema Uno alle 21 all'interno del programma 100x100CINEMA)  ci trasporta, infatti,  nell'Europa del Nord alla scoperta di Thelma, un thriller dalle  venature  horror in onda in prima tv martedì 23 giugno su Sky Cinema Due. Gli Sciamani della visione Simone Del Vecchio e  Maurizio Grillo trasfigurano il mio banale  bilocale in un osservatorio  dal  quale  carpire i segreti dell'inquietante e bravissima protagonista del film, mentre la voce di Emanuela Battista ci ricorda che non siamo altro che destino.

 

Thelma, spaventosa e affascinante come l'Urlo di Munch

"Hade" significa Ciao in Norvegese. Si salutano cosi le ragazze e i ragazzi di Oslo. E tra questi adolescenti, più o meno inquieti, c’è Thelma la timida protagonista di un thriller sovrannaturale che vi gelerà il sangue, come un bagno in un lago ghiacciato. “Immaginate Carrie girato da Ingmar Bergman”.

Thelma è un film che mescola acqua, fuoco, cielo, terra.

Tra crisi psicogene non epilettiche e visioni mistiche quella di Giovanna D’Arco, un viaggio nella mitologia greca e scandinava. Ma anche una sfida tra scienza e religione fra Cristo e Satana, senza dimenticare che anche Lucifero era un angelo.

In Thelma l’inferno è una mano che brucia su una candela, mentre il paradiso è un bacio rubato tra due ragazze. Un film che rimanda all’Urlo di Munch e alla Marnie di Alfred Hitchcock.

Thelma è capace di spaventarci e turbarci mostrando solo dei capelli femminili incollati al vetro di una finestra.

La protagonista oscilla come un pendolo tra due estremi: Diventa ciò che sei

Oppure. proteggimi da ciò che desidero.

Tra viscidi serpenti pronti a violare bocche femminili, bicchieri di latte, epidermidi trasparenti e flashback illuminanti alla fine Thelma andrà incontro alla propria sorte.

E come uno psicopompo le parole della canzone "Destino"  (presentata da Rossana Casale al Festival di Sanremo nel 1987) ci accompagnano verso l’ineluttabile scoperta di noi stessi:

“In fondo Non siamo altro che destino: Nessuno si libererà da questo eterno sentimento”

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