Giffoni 2019, Arisa. "In questi ragazzi vedo lucidità"

Spettacolo

Fabrizio Basso

Arisa a Giffoni
arisa_giffoni_2019

Arisa ipnotizzata dal popolo del Giffoni Film Festival. Ha trovato ragazzi che vogliono capire cosa accade, che vogliono cambiare il mondo e soprattutto sono lucidi. Il nuovo singolo è Tam TamL'INTERVISTA

(@BassoFabrizio
Inviato a Giffoni Valle Piana)


Una nuova Rosalba in città diventa, per la terza volta, la rivoluzionaria Rosalba di Giffoni. In questa domenica di caldo è Arisa a incantare i ragazzi di Giffoni 2019 con una masterclass vulcanica che avrà un seguito in tarda serata con un concerto. Tra un impegno e l'altro ci siamo trovati in camerino. Come fossimo vecchi amici.

Rosalba anche stavolta Giffoni ti ha mostrato la meglio gioventù?
Contrariamente a voci che circolano io non credo che questo sia un periodo di gioventù bruciata, certo c’è chi si lascia deviare da false idee ma quella che vedo io è una gioventù che vede quello che accade e vuole reagire.
Come ti hanno accolta alla Masterclass?
Ho avuto conferma di quello che ci siamo detti prima perché ho ricevuto domande intelligenti, hanno voglia di sapere e di fare.
Domande?
Pertinenti su tutto, più che una domanda particolare ho visto molta luce e molto interesse, ho visto lucidità.
Se oggi avessi 16 anni andresti all'estero?
Andrei via dall’Italia per poi tornare e unire la mia storia con quello che ho imparato fuori. Le mi sorelle abitano una a Berlino e un'altra a Manchester e vado spesso a trovarle.
E' la tua terza volta a Giffoni.
Non posso non tornare quando mi chiamano, è una realtà internazionale che parte dalla provincia. Io invece sono una realtà nazionale che parte dalla provincia: per me ragazza del Sud è motivo di orgoglio vedere che da qui si va nel mondo. Poi tutto è una sorpresa e l'accoglienza è unica. Giffoni è bello, si respira un'aria di cambiamento.
La tua estate?
Come sai a febbraio uscito l'album Una nuova Rosalba in città e lo portiamo in giro con uno spettacolo diverso: si concretizza in una formazione in trio, ho vestito a nuovo a brani del mio repertorio: per loro una nuova primavera e sono credibili.
Tu sei sempre stata coraggiosa, hai fatto oltre alla musica cinema, televisione, doppiaggio: pochi come te.
Non c’è un fenomeno culturale che ti porta a fare più cose. Io ho voglia di sperimentare e ho avuto tante piccole opportunità e il doppiaggio da protagonista.
Cosa intendi per piccole opportunità?
Vorrei lievitassero un pochino, spesso si è trattato di piccoli ruoli. Mi sento precaria in tutto e tutto è sempre una scommessa.
Hai una formula magica?
La soluzione è nel movimento ora la proposta è più ampia della richiesta. Alcune cose per me sono sovraesposte. La rete è abbastanza democratica ma il mio circuito vuole una attitudine telematica più forte ma capisco che ci vorrà tempo. Io appartengo alla generazione che se la è trovata addosso la rete e deve affrontare una non abitudine.
Ti preoccupa?
Sono uscita che ero avanti e adesso in alcuni casi fatico a tenere il ritmo.
Come è il tuo concerto?
Un set di circa un’ora con una scaletta sul nuovo disco cui si aggiungono i miei classici. Il live è un dj set e c’è molto movimento.

 

 

 

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