
Dal celebre Attila alla lunga collaborazione con Gabriele Salvatores: ecco le pellicole e i personaggi più importanti interpretati dall'attore, che il 20 maggio compie 65 anni. LA FOTOGALLERY

Il 20 maggio Diego Abatantuono compie 65 anni. Esordisce al cinema nel 1976 in un film semi-poliziesco, "Liberi armati pericolosi". Alla fine degli anni Settanta partecipa a diversi film comici che lo rendono famosissimo, prima della svolta più seria al fianco di Pupi Avati e Gabriele Salvatores. Per celebrarlo, ecco i migliori film e i ruoli più famosi interpretati nella sua carriera
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Dopo l'esordio al cinema con il film di Romolo Guerrieri, Abatantuono partecipa a diversi lungometraggi comici. Tra questi, entra nell'immaginario del pubblico italiano con il personaggio del panettiere Cecco in "Fantozzi contro tutti" (1980). L'anno dopo sarà protagonista nel film "Tango della gelosia" di Steno, accanto a Monica Vitti (Foto: YouTube)
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Carlo Vanzina lo scrittura per "Eccezziunale... veramente", per il quale Abatantuono scrive anche la canzone dei titoli e interpreta tre personaggi: il capo ultrà del Milan Donato Cavallo, l'interista un po' sfortunato Franco Alfano e il tifoso juventino sfegatato Tirzan (foto: Wikipedia)
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Nel 1982 è protagonista di "Viuuulentemente mia", in cui continua la collaborazione con i fratelli Vanzina. In questo film interpreta il poliziotto Achille che incrocia la sua strada con Laura Antonelli (foto: YouTube)

Nello stesso anno è protagonista di "Attila Flagello di Dio" di Castellano & Pipolo. Nonostante il flop al botteghino, nel corso del tempo questo film è diventato un vero cult del cinema italiano, grazie anche al celebre spelling di Abatantuono per spiegare come si scrive Attila (foto: LaPresse)

Nel 1986 Abatantuono sperimenta il suo talento di attore drammatico nel film "Il Regalo di Natale". Per il ruolo di Franco, Diego Abatantuono riceve il Nastro d'Argento come Miglior Attore non Protagonista e una nomination ai David di Donatello

L'esperienza con Avati lo porta nei cast di Luigi Comencini ("Un ragazzo di Calabria", 1987) e di Gabriele Salvatores. Quest'ultimo gli permette di sperimentare un percorso attoriale alternativo alla comicità. Il primo ruolo degno di nota, diretto da Salvatores, lo recita in "Marrakech Express" (1989), dove interpreta Maurizio Ponchia, commerciante di auto freddo e insensibile

Con i fratelli Vanzina interpreterà il terruncello Felice ne "I Fichissimi", remake in salsa comica dell'opera "Romeo e Giulietta". Felice è il rivale di Romeo, che nel film è interpretato da Jerry Calà

Nel 1991 torna a lavorare con Salvatores, con cui gira "Mediterraneo". Il ruolo di Sergente Maggiore Nicola Lorusso lo consacra anche come attore drammatico

Il Sergente Maggiore Lorusso partecipa al presidio di un'isola greca dopo l'occupazione tedesca, sotto il comando del tenente Raffaele Montini (Claudio Bigagli). Insieme agli altri soldati, creano un ambiente pacifico, mescolando le proprie vite a quelle degli abitanti del luogo

"Mediterraneo" ottiene 12 candidature ai David di Donatello, vincendo tre premi: Miglior Film, Miglior Montaggio e Miglior Sonoro

Inoltre, nel 1992 il film viene premiato con il premio Oscar come Miglior film straniero (foto: LaPresse)

Nello stesso anno Abatantuono recita in "Puerto Escondido", altro film diretto da Gabriele Salvatores. In questo film l'attore milanese di origini pugliesi è Mario Tozzi, un vicedirettore di banca che, per sfuggire a un killer messo sulle sue tracce, scappa in Messico

Il film rappresenta la chiusura della cosiddetta tetralogia della fuga, iniziata con "Marrakech Express" e proseguita con "Turné" e "Mediterraneo"

Uno dei ruoli più inquietanti della carriera di Abatantuono è quello di Sergio il Milanese in "Io non ho paura" (foto: LaPresse)

Tratto dal best seller di Niccolò Ammaniti, il film è girato ancora da Gabriele Salvatores. Abatantuono è il capo di un gruppo di criminali coinvolti nel rapimento di un bambino