Woody Harrelson compie 60 anni, ecco i suoi 10 migliori film

Cinema

L'attore di True Detective compie 60 anni. Da Natural Born Killers a Zombieland, ecco 10 film imperdibili di un interprete tra i più popolari ed eclettici di Hollywood

Sessant'anni e oltre 70 film. Woodrow Tracy Harrelson, meglio noto come Woody, è tra i maggiori interpreti di Hollywood. Nato il 23 luglio del 1961 a Midland, in Texas, ha fatto il suo esordio al cinema nel 1986 con Una bionda per i Wildcats e da allora ha girato 72 film. In attesa di Venom - La furia di Carnage, l’ultimo uscito in sala è Zombieland: Doppio Colpo, sequel di Benvenuti a Zombieland, con Emma Stone, Jesse Eisenberg e Abigail Breslin. Una vita di successi, con tre nomination agli Oscar, quattro ai Golden Globe e otto agli Emmy, con uno vinto nel 1989 per Cin cin come miglior attore non protagonista. Ha inoltre vinto due Screen Actors Guild Award per Non è un paese per vecchi e Tre manifesti a Ebbing, Missouri, a fronte di sette nomination. Ecco quali sono i suoi film migliori da rivedere o recuperare.

  • Chi non salta bianco è
  • Assassini nati – Natural Born Killers
  • Larry Flynt – Oltre lo scandalo
  • Kingpin
  • Non è un paese per vecchi
  • Oltre le regole – The Messenger
  • Benvenuti a Zombieland
  • 7 psicopatici
  • 17 anni (e come uscirne vivi)
  • Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Chi non salta bianco è, 1992

Commedia diretta dall'ex giocatore di baseball Ron Shelton, reduce dal successo di Bull Durham, Chi non salta bianco è (in originale White men can't jump) vede un Woody Harrelson appena trentenne districarsi nel ruolo di un cestista dal talento bruciato che decide di dedicarsi alle truffe sfruttando il colore della sua pelle. Bianco come il latte, Billy comincia a frequentare i playground di Venice Beach indossando una mise improbabilissima persino per i primi anni '90: cappellino con visiera al contrario, magliette che fanno il verso alla cultura hip hop dell'epoca, pantaloncini discutibili, viene scambiato per brocco dai veterani afroamericani dei campetti di strada, che non vedono l'ora di sfidarlo. L'incontro con Sidney Deane (un Wesley Snipes in grandissima forma) gli cambia la vita: i due cominciano a fare coppia fissa e spillare soldi ai malcapitati che li incontrano sotto canestro. Intelligentemente incentrata sugli stereotipi razziali e sui legami di amicizia e di coppia, "Chi non salta bianco è" è un piccolo gioiello del suo tempo.

ASSASSINI NATI – NATURAL BORN KILLERS, 1994

Oliver Stone dirige Woody Harrelson e Juliette Lewis in un folle film che è un misto di generi, dal drammatico all’azione, offrendo una pellicola che è un pugno nello stomaco. Una violenta analisi del nostro tempo, sempre più schiavo del rapporto con i media. Al centro della narrazione vi sono Mickey e Mallory, amanti e assassini di massa, che trucidano chiunque si ponga sulla loro strada e, al tempo stesso, diventano un fenomeno di massa. Le loro gesta si tramutano in leggenda, come moderni Bonnie e Clyde.

LARRY FLYNT – OLTRE LO SCANDALO, 1996

Si racconta la reale storia di Larry Flynt e della sua battaglia in difesa della rivista Hustler. Questo era ed è un giornale mensile che ideò per riuscire a trasferire il suo business dei locali di spogliarello su carta. Un modo per raggiungere un vasto pubblico, che evidentemente apprezzò l’idea, portando a vendite incredibili. Ne nasce un impero editoriale, tra erotismo e pornografia. Quando però la sede della casa editrice viene trasferita a Cincinnati, due personalità locali vivono la cosa come un affronto. Ciò porta all’arresto di Flynt per oscenità. Tutti lo abbandonano meno Alan Isaacman, giovane avvocato interpretato da Edward Norton. I suoi processi faranno storia.

KINGPIN, 1996

La vita di Roy si divide tra truffe ed espedienti di ogni sorta. Il suo “lavoro” si svolge nei pressi di una pista di bowling, dove trucca i risultati delle sfide. Un giorno si ritrova dinanzi Ishmael, un Amish dalla bontà immensa e dal grande talento. In pista non ha rivali. Ne nasce un torneo tra fuoriclasse, con due milioni di dollari in palio e sulla scena un’altra truffatrice, Claudia.

NON È UN PAESE PER VECCHI, 2007

Una delle perle della filmografia dei fratelli Coen. Un dramma con Javier Bardem, Josh Brolin e Tommy Lee Jones, tra gli altri. Basato sull’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, racconta la storia di Llewelyn Moss, saldatore texano reduce del Vietnam. Si imbatte per puro caso in un regolamento di conti legato a uno scambio di droga. Tra i vari corpi trova una valigetta con due milioni di dollari, che l’uomo decide di tenere per sé. Torna sulla scena ore dopo per portare dell’acqua a un uomo ferito, colto dai sensi di colpa. Un furgone inizia però a dargli la caccia e lui capisce che ormai non c’è scampo. Il suo destino è segnato. Rubando la valigetta ha preso parte a un gioco più grande di lui.

OLTRE LE REGOLE – THE MESSENGER, 2009

Due ufficiali hanno il delicato compito di notificare le vittime di guerra alle rispettive famiglie. Il tempo trascorso insieme porta a un profondo legame tra i due, corrotto in qualche modo da un dubbio etico. Uno dei due è attratto da una giovane vedova di guerra. Una pellicola complessa e sentimentalmente profonda, che pone attenzione sui differenti modi in cui le persone riescono a darsi forza vicendevolmente.

BENVENUTI A ZOMBIELAND, 2009

Un’epidemia alimentare ha trasformato gran parte della popolazione in zombie affamati di carne umana. In questo scenario Columbus va alla ricerca della propria famiglia, trovando sulla propria strada Tallahassee. I due fanno squadra e ben presto si ritroveranno a formare una stramba famigliola con Wichita e Little Rock. Tutti e quattro, insieme, nel tentativo disperato di dare un senso alle loro vite.

7 Psicopatici

Uno sceneggiatore in piena crisi creativa, un attore in declino che rapisce cani, un ex criminale folgorato dalla fede, un criminale in attività pronto a tutto per riprendersi il cane rapito dal suddetto attore in declino. 7 psicopatici è un film che fonda le sue fortune su un cast corale di primissimo piano che comprende Colin Farrell, Christopher Walken e Tom Waits. E poi c'è Woody Harrelson, che nemmeno avrebbe dovuto prendere parte alla pellicola se Mickey Rourke, l'attore scelto inizialmente per il ruolo del gangster Charlie Costello, non si fosse trovato a litigare con il regista Martin McDonagh. Caso fortuito e fortunato, perché la pellicola funziona, viene candidata come miglior film britannico ai Bafta ed è scelta come film preferito dal pubblico nella sezione Midnight Madness al Festival del cinema di Toronto.

17 ANNI (E COME USCIRNE VIVI), 2016

Film tra commedia e dramma, incentrato sulla fase adolescenziale, nella quale il mondo sembra essere proprio nemico e a tratti anche il proprio Io. La protagonista è Nadine, alle prese con un dramma familiare che ha lasciato segni indelebili su di lei, suo fratello e sua madre. I tre però non riescono a comunicare, portando avanti le loro vite come in delle bolle. Estranei in casa, con Nadine che trova la propria famiglia in Krista. Quando però lei inizia a frequentare suo fratello ha inizio un incubo. La giovane è costretta a guardare dentro sé, rendendosi conto come allontanare il mondo non sia la soluzione. Tutti hanno bisogno di qualcuno, tutti hanno bisogno d’aiuto, anche quel fratello che sembra vuoto e superficiale ma in realtà, come lei, fa fatica a restare a galla nel mare di sentimenti e pressioni.

 

TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI, 2017

Milfred Hayes è una madre che ha visto la propria vita interrotta nel momento in cui ha scoperto della morte di sua figlia, uccisa in maniera tremenda mesi prima. Il tempo passa e la polizia locale non ottiene risultati. A guidare la centrale è un uomo onesto, William Willoughby, ma gli uomini a disposizione sono pigri e in alcuni casi razzisti. La donna decide dunque di fare qualcosa, umiliandoli. Prende in fitto tre giganteschi cartelloni e lancia un messaggio di sfida alla polizia. Ha così inizio un durissimo confronto, tra ipocrisie locali, odio, minacce e un senso di giustizia sempre più vicino a una voglia di pura vendetta, che rischia di far perdere la propria umanità.

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