Oliver Hardy, 130 anni fa nasceva "Ollio": con "Stanlio" creò una comicità senza tempo

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Insieme a Stan Laurel ha composto il duo comico più famoso al mondo. È stato un innovatore del camera look, ovvero il guardare in camera per rivolgersi direttamente agli spettatori. Oltre alle gestualità e capacità mimiche, era dotato di una bella voce e ha spesso cantato in alcune sue pellicole. Con oltre 250 film interpretati, è tra i più prolifici interpreti della storia del cinema

Nasceva 130 anni fa Oliver Norvell Hardy, uno dei comici più conosciuti al mondo. In Italia è noto come “Ollio” del duo “Stanlio e Ollio”. Insieme a Stan Laurel, ha costituito la coppia comica probabilmente più famosa al mondo. Il talento dell’attore era caratterizzato dalle movenze buffe e dall’atteggiamento elegante e gentile. È stato anche un innovatore con il camera look, ovvero l’espediente del guardare nella cinepresa per rivolgersi direttamente agli spettatori e ricercarne la complicità. Dotato di una bella voce blues, l’interprete ha spesso cantato nei suoi film e, con oltre 250 pellicole, è stato tra i più prolifici della storia del cinema.

L’inizio della carriera di Oliver Norvell Hardy

Oliver Norvell Hardy nasce il 18 gennaio del 1892 in Georgia. Il padre muore nel novembre del 1891, ancor prima che il bambino nascesse. L’attore da piccolo mostra scarso interesse per la scuola, ma una grande passione per il teatro. La madre, vista la bella voce del figlio, decide di iscriverlo al conservatorio. A 8 anni entra a far parte del gruppo dei “Menestrelli dei Coburn”, ma la giovane età del cantante lo riporta a casa dopo poco tempo. A 18 anni trova lavoro, prima come proiezionista e poi come manager, nell’unico cinema di Milledgeville, dove la famiglia si era trasferita. In questo periodo nasce l’amore per l’industria cinematografica e, in particolare, per il mondo della comicità. Il ragazzo si trasferisce quindi a Jacksonville e inizia a lavorare come cantante nei cabaret e come comparsa nelle produzioni ai Lubin Studios. Sempre a questi anni risale anche il primo matrimonio di Hardy, che nel novembre del 1913 sposa la musicista che lo accompagnava al piano Madelyn Saloshin.

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I primi film come “cattivo” delle comiche

Un anno dopo il matrimonio, Oliver ottiene varie parti in molte pellicole della Lubin Motion Pictures. Il suo metro e ottantatré di altezza per 120 kg di peso lo rende un personaggio ideale per interpretare il “grassone cattivo” dei film comici. Il primo film è “Outwitting dad” uscito nell'aprile del 1914, dove l’attore appare come Norvell Oliver Hardy, per omaggiare suo padre. Tra gli amici era invece conosciuto come "Babe", un soprannome ricevuto da un barbiere italiano che, dopo averlo sbarbato, gli diceva: “Nice Baby”. Anche questo soprannome verrà usato in molti dei suoi film. Nel 1915, Hardy ha già realizzato cinquanta comiche alla Lubin, e decide di trasferirsi a New York per passare alla Pathé, Casino ed Edison Studios. Lavora anche con la Vim Comedy Film Company, dove è spalla di Billy Ruge nella coppia Plump&Runt, e con Billy West, famoso imitatore di Charlie Chaplin. Dopo essersi trasferito a Los Angeles e aver divorziato dalla prima moglie, nel 1921 si risposa con una giovane attrice: Myrtle Lee Reeves.

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Il duo comico con Stan Laurel

L’incontro con Stan Laurel avviene nel film “The Lucky Dog” del 1921. Tre anni dopo, Hardy inizia a lavorare negli Hal Roach Studios, dove è attivo anche Stan Laurel, principalmente come regista. Nel 1926, tre giorni prima dell’inizio delle riprese di “Get ‘Em Young”, diretto da Laurel, Hardy si ustiona a un braccio mentre tira fuori dal forno un cosciotto d’agnello e viene ricoverato d'urgenza. Stan è allora incaricato di sostituirlo come attore. In seguito, la casa di produzione comincia a impiegare quest’ultimo sempre come interprete, affiancandogli numerosi partner, tra cui ancora Hardy. La prima apparizione come coppia è in “Duck Soup” che esce nel marzo del 1927. Il primo film pensato espressamente per Oliver e Stan è “The second hundred years”, pellicola che rappresenta anche il debutto di Hardy come protagonista, dopo essere apparso come spalla, comparsa e antagonista in quasi 270 produzioni. Tra fine anni ’20 e inizio anni ’30, il duo gira alcuni capolavori come “The battle of the Century”, “Leave ‘Em Laughing” e “The music box” che vince l’Oscar per il miglior cortometraggio.

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L’incontro con Alberto Sordi e la morte di Hardy

Nel 1936 finisce anche il secondo matrimonio di Oliver. Sul set di “The Flying Deuces”, nel 1939, conosce Virginia Lucille Jones, che sposa l’anno successivo e che gli resterà accanto fino alla morte. Verso la fine degli anni ’40, Laurel e Hardy partono in tournée in Europa, e tra le tappe c’è anche l’Italia. Alcune fonti riferiscono che i due avrebbero incontrato anche il papa Pio XII, di certo c’è invece che nel 1950, durante uno spettacolo teatrale a Villa Aldobrandini a Roma, Oliver conosce di persona il suo doppiatore: un giovane Alberto Sordi. Insieme a Stan, infine, l’attore della Georgia gira un ultimo film, “Atollo K”, una coproduzione italo francese che si rivela un fiasco. Alla pellicola avrebbero dovuto partecipare anche altri due noti comici che daranno invece forfait: Totò e Fernandel. A metà degli anni ’50 le condizioni di salute di Hardy iniziano a peggiorare. Ha un attacco di cuore alla fine del 1955 e viene convinto a sottoporsi a una rigida dieta. Nel settembre del 1956 viene colpito da un ictus che lo porta a una semiparalisi. L’attore è infine morto a casa della suocera a North Hollywood il 7 agosto del 1957. Sulla sua lapide si legge: “Un genio della comicità - il suo talento portò gioia e risate in tutto il mondo”.

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