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Mostra del Cinema di Venezia 2024, oggi Iddu con Toni Servillo ed Elio Germano

©Getty

Il quinto film italiano in gara, di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, racconta il boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. In Concorso ci sono anche il thriller drammatico Stranger Eyes di Siew Hua Yeo e April di Dea Kulumbegashvili, co-prodotto da Luca Guadagnino. Fuori Concorso, tra le serie tv, arriva M. - Il figlio del secolo di Joe Wright e con Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini. Tra i film c’è invece il documentario Russians at War di Anastasia Trofimova

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Alessandro Borghi, "Campo di Battaglia, due anni di meraviglia"

"Campo di battaglia è al cinema. Due anni di meraviglia. Freddo, passeggiate, risate. Grazie a tutti, viva Gianni", ha scritto sui social Alessandro Borghi, l'attore romano protagonista del film diretto da Gianni Amelio, presentato in anteprima in Concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.



La pellicola racconta una storia di uomini ambientata nell'ultimo anno della prima guerra mondiale, alla vigilia della prima grande pandemia moderna, quella della "Spagnola"

Lady Gaga, volto di Harley Quinn

Il 4 settembre la popstar e attrice ha presentato Joker: Folie á Deux, l'attesissimo film in Concorso di Todd Phillips, dove ha recitato al fianco di Joaquin Phoenix nei panni della villain in coppia con Joker

Lady Gaga

©Getty

Venezia 81, niente paura dell'IA

Ma non c'è un rischio di banalizzazione del contenuto, di un appiattimento verso il basso sia dei contenuti che dello stile nel linguaggio cinematografico e televisivo? "Il rischio c'è", ha ammesso Traina, "ma il problema è che c'è una domanda di banalità, e lì devono essere gli sceneggiatori ad opporsi a questa deriva. Ma la chiave della creatività è nell'originalità dell'approccio che si ha ad un tema, e quella l'IA non potrà mai offrirlo. Ci potrà essere il sistema che scrive la prossima puntata della soap banale, ma non sarà mai in grado di scrivere nemmeno una scena di una serie innovativa, proprio perchè, per sua natura, si basa sul già scritto e già detto".


In questo dodici mesi, tuttavia, anche le capacità dell'IA si sono sviluppate, soprattutto nel mantenere il focus sul contesto. "Il prossimo passo", ha detto Traina, "potrebbe essere l'utilizzo dell'IA per valutare un progetto. Ma questo vale tanto per i produttori, quanto per gli sceneggiatori, e potrebbe innescare un meccanismo virtuoso che spinga gli autori in carne e ossa a superare l'IA e sforzandosi di realizzare progetti più originali, intelligenti e meno banali".


L'impatto dell'IA si avra' anche verosimilmente sui contratti di
lavoro (WGI ha portato a termine con un giuslavorista una bozza di contratto di categoria che finora non esisteva nel settore), e secondo Canton uno dei pregiudizi da sconfiggere è che un lavoro, se realizzato con l'ausilio dell'IA, debba valere meno. "Per usare in maniera efficace ed efficiente l'IA si deve essere aggiornai e alzare il proprio livello professionale. Pensare che questo abbassi il compenso o il valore economico, è un'aberrazione"

Elio Germano su Iddu: "Ci mette in discussione"

"Il gusto per l'esibizione di una cultura, per il dimostrare e dimostrarsi sempre superiore agli altri, per il sentirsi sempre migliore degli altri, con più diritto ad avere diritti". Così Elio Germano presenta 'Iddu', film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia che racconta la latitanza di Matteo Messina Denaro. "Si tratta di un essere umano capace anche di dolcezza e questo è perturbante, perché significa che dentro ognuno di noi c'è la possibilità di diventare così e, visto che viviamo in un'epoca storia in cui quei valori vengono accettati (dalla fascinazione per le armi, alla difesa del privato, al profitto a tutti i costi), questo personaggio ci mette in discussione". 

Elio Germano in una scena del film 'Iddu'

©Webphoto

Venezia 81, un anno dopo, l'IA non fa (quasi) più paura

Appena un anno fa, al Lido di Venezia si cominciava a discutere di Intelligenza artificiale e di scrittura creativa. L'occasione era offerta dal primo panel organizzato da WGI, il sindacato degli sceneggiatori, chiamato a rispondere ai dubbi, e soprattutto alle paure, degli autori.


L'appuntamento, replicato nell'attuale edizione della Mostra, ha fatto anche il bilancio dell'ultimo anno, durante il quale molto è cambiato. AGI ne ha parlato con Vinicio Canton e Andrea Traina, sceneggiatori, esperti di IA e membri del direttivo della WGI.
"In quest'anno c'è stata un'impennata clamorosa nell'IA generativa di immagini e video", ha detto Traina, "un salto che non c'è stato per la generazione di testi, il che ci conferma che in realtà c'è un limite rispetto alla creazione di testi che, per come funzionano le IA, non può essere superato".


Sembra scemare anche la paura che un bot possa prendere il posto di un autore in carne e ossa. "È uno strumento che richiede un manovratore esperto", ha aggiunto Traina, "tanta legna da ardere ma la scintilla deve essere la
creatività umana".

Canton ha citato un esempio di scrittura vissuta: "Ho usato chatGPT per un tempo verbale che non suonava, ma quando sono entrato nello specifico e l'IA mi ha proposto un testo, ne ha banalizzato il contenuto" ha raccontato. "Il che mi ha messo di fronte ad una realtà: forse sono io che sto scrivendo in modo troppo complicato"

Il maltempo non ferma gli arrivi al Lido

Nonostante la pioggia e il vento che si sono abbattuti in laguna nelle prime ore del giorno, la sfilata di outfit di tendenza, che vanno dal casual chic al registro elegantissimo, continua imperterrita ai moli d’arrivo veneziani. Dalla madrina Sveva Alviti con completo manlike scuro alla mise anni ’50 di Gabriela Andrada, ecco nella GALLERY i primi look di oggi targati Venezia (IN AGGIORNAMENTO)

Le star al Lido di oggi

©IPA/Fotogramma

M. - Il figlio del secolo, la serie tv di Joe Wright

"Quello che ho trovato interessante, è stata l'idea che l'uomo e il politico esistessero nella stessa persona", ha detto Joe Wright, regista della serie tv M. - Il figlio del secolo, tratta dal romanzo di Antonio Scurati e oggi presentata Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

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Toni Servillo a Venezia con Iddu: "Come è stato possibile?"

"La domanda più semplice che spero emerga nella mente dello spettatore è: ma come è stato possibile? Come è stato possibile che un Paese come il nostro che vanta una cultura che il mondo ci invidia non riesca a opporsi a un universo di una tale mediocrità che ha favorito per anni un uomo che teneva in scacco una regione e un paese? Come è possibile che accada?". L'ha detto Toni Servillo presentando 'Iddu', quinto e ultimo film italiano in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia che narra la figura e la latitanza di Matteo Messina Denaro. "L'atmosfera ricreata è quella graffiante del grottesco per fare in modo che dietro all'insensata ridicolaggine di certe situazioni si colga il tragico che c'è" ha concluso.

Toni Servillo

©Getty

Luca Marinelli, protagonista di M. - Il figlio del secolo

"Lui veniva dalla nostra società, e quindi questo è importante: capire perché è venuto fuori, perché si è affermato", ha detto ai microfoni di Sky TG24 Luca Marinelli, protagonista della serie tv M - Il figlio del secolo, presentata oggi Fuori Concorso e dove interpreta Benito Mussolini

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M - Il figlio del secolo, in anteprima la serie tv con Luca Marinelli

Presentata Fuori Concorso al Lido, la nuova serie Sky Original tratta dal bestseller di Antonio Scurati e diretta da Joe Wright racconta la nascita del fascismo in Italia e l'ascesa al potere di Benito Mussolini. Arriverà nel 2025  in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW (TUTTO SULLA SERIE)

M. - Il figlio del secolo

©Webphoto

Sveva Alviti, madrina total black

Indossa un tailleur dalle forme morbide Sveva Alviti, madrina di Venezia 81, che anche nella nona giornata della Mostra del Cinema illumina il Lido di sorrisi

Sveva Alviti

©IPA/Fotogramma

Il tempo che ci vuole, l'arrivo al Lido della regista e dei protagonisti del film Fuori Concorso

Domani, venerdì 6 settembre, Fabrizio Gifuni, Cristina Comencini e Romana Maggiora Vergano presenteranno Fuori Concorso il film Il tempo che ci vuole, un racconto molto personale dei momenti vissuti dalla regista con il padre. Un racconto personale che però trova la giusta distanza nel fatto che tra il padre e la figlia c’è sempre il cinema come passione, scelta di vita, modo di stare al mondo. Il cinema come una rete che sottende il racconto dei loro scambi, crea lo spazio dell’immaginazione

Fabrizio Gifuni, Cristina Comencini e Romana Maggiora Vergano

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Marinelli, doloroso per me interpretare Mussolini

"Negli anni di studio ho imparato una cose importante: a non giudicare mai il proprio personaggio. E questa è stata la cosa più dolorosa che mi sia capitata nella mia carriera, dover sospendere il giudizio per quei sette mesi e tentare di avvicinarmi al mio personaggio (Mussolini, ndr)", ha raccontato Luca Marinelli alla conferenza stampa di presentazione della serie Fuori Concorso M. - Il figlio del secolo alla Mostra del Cinema di Venezia. "Ho scelto di concentrarmi sul capire perché un passo ha seguito un altro, allontanare qualsiasi aggettivo pericoloso, perché pericoloso é descriverli come il male assoluto, perché sono umani come noi e non sono da allontanare come fossero il diavolo in persona", ha proseguito. "Allora ho ragionato sul fatto che fosse un criminale che si é macchiato di crimini orrendi e che ha scelto di fare quello che ha fatto". Ha aggiunto: "Vengo da una famiglia antifascista, e sono fermamente antifascista. Nel momento in cui mi è stata
offerta questa possibilità, i pensieri sono stati più di uno. Poi, ho capito che era una maniera per avere personalmente una
piccola responsabilità storica nel mio piccolissimo"

Luca Marinelli

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Antonio Scurati, il film M è il naturale proseguo del mio romanzo

"Questa serie è grande cinema, lo vedo come il naturale prolungamento del mio romanzo, perché il romanzo è una forma d'arte popolare ed è fondamentale raccontare, sempre con una visione antifascista, per raggiungere il più largo pubblico possibile", ha proseguito lo scrittore Antonio Scurati, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della serie tv Fuori Concorso M. - Il figlio del secolo di Joe Wright e ispirata ad uno dei suoi libri. "Il romanzo, come il cinema, è popolare. C'erano dei rischi, certo,  nel suo adattamento cinematografico, ma tutti sono stati brillantemente superati. E pu nelle sua diversità, il film conserva la sua vocazione a rappresentare quanto accaduto in una forma nuova, coinvolgente e mobilitante per le coscienze, per farli conoscere e capire quale seduzione potente fosse il fascismo 100 anni fa e provare repulsione nei confronti di questo"

Antonio Scurati, lo spettro del fascismo si aggira per l'Europa

"Credo che lo spettro del fascismo si aggiri ancora per l'Europa. Ma non sono stato io ad evocarlo con il mio romanzo o loro con il film, sono altre le forze storiche e i soggetti. Quello che l'arte democratica, e in quanto democratica antifascista, fa, non è evocare lo spettro, è disperderlo", ha detto lo scrittore Antonio Scurati in un intervento alla conferenza stampa di presentazione della serie tv Fuori Concorso M. - Il figlio del secolo di Joe Wright, ispirata proprio ad un suo romanzo

Antonio Scurati

©Getty

April, oggi in Concorso

"Il mio obiettivo con April era di esplorare e analizzare la dicotomia e la convergenza tra esistenza e femminilità. Questo mi ha naturalmente portata ai temi della nascita e della morte. La storia inizia con una donna singolare, un personaggio intriso di una certa qualità epica. Una persona in grado di sopportare sofferenze e incanalare quel dolore nelle scelte e ambizioni della sua vita. Nonostante questo, resta con i piedi per terra e ben separata dal resto del mondo. Con “epico” non intendo lo stile narrativo, ma la vasta portata della vita e dell’esistenza di un individuo", ha commentato in una nota la regista Dea Kulumbegashvili

April

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Venezia 81, il regista e produttore Iginio Straffi: "Nostra animazione sana, manca mercato"

"La creativita' c'è, ma manca il sostegno del mercato, un editore televisivo digitale che rischi in un prodotto di questo tipo, ne basterebbe uno e poi gli altri potrebbero seguire. Così si crea un cortocircuito", ha detto Iginio Straffi, regista e produttore, presidente di Rainbow, in un'intervista ad AGI a margine di un evento organizzato alla Mostra del Cinema.


Straffi è l'ideatore del cartone animato Winx Club, un fenomeno planetario che ha toccato ben 150 Paesi e che per i suoi 20 anni di vita ha visto dedicato addirittura un francobollo. "Un problema è venuto dal fatto che non c'èstato quel piccolo
aiuto da parte del governo che era stato annunciato", ha
spiegato. "La Commissione Cultura aveva proposto un piccolo obbligo per tutte le piattaforme: investire una parte del budget nel settore kids, come già fanno tanti Paesi europei. Ma niente da fare, per ora solo la Rai ha un piccolo budget annuale, qualcosa ha fatto Netflix che ha fatto un investimento che ha ripagato subito ma oltre a questo gli altri non investono e quindi chiaramente l'animazione italiana deve andare a trovare soldi all'estero".


Aiuti che però a Straffi non sono mancati, se si considera che
la sua società di animazione, la Rainbow, ha chiuso il 2021 con
un fatturato di 85,4 milioni di euro e un utile di 6,3 milioni.
"Il segreto del successo delle Winx? Penso che la formula sia
quella di innovare portare sul mercato un prodotto innovativo anche andando contro ai trend, perché proprio facendo qualcosa che manca si puo' tentare di raggiungere il successo e poi chiaramente farlo sempre con la massima cura, tecnica e attenzione e ovviamente lanciarlo con un marketing importante, come ci insegnano gli americani".


Ovviamente, per quanto grande, il successo delle Winx non puo'
bastare. Uno dei nuovi progetti vedrà la luce a fine ottobre. "Sarà una trasposizione dei Gormiti, che noi abbiamo reinterpretato per una serie con ragazzi in carne e ossa che interagiscono con creature create in digitale ", ha spiegato. "Si tratta di una novità per l'Europa, non solo per l'Italia. Una sfida molto importante, perché di solito queste produzioni arrivano dagli Usa o dal Giappone e hanno budget molto importanti, e che noi siamo riusciti a fare con un budget più ridotto"

Venezia 81, pioggia e vento sulla Mostra, ma i fan restano

Come ampiamente previsto, il maltempo è arrivato al Lido a pochi giorni dalla conclusione della Mostra del Cinema (sabato sera è infatti prevista la cerimonia di consegna dei "Leoni"). Pioggia e vento si sono abbattuti nelle prime ore, del giorno rovesciando sedie e vasi nei bar antistanti il Palazzo del Casinò, dove si trovano alcune sale e si tengono le conferenze stampa con attori e registi. Un leggero calo delle presenze lo si nota, ma i più si sono organizzati con ombrelli e k-way. E nonostante il vento e la pioggia, a tratti anche molto abbondante, come ogni giorno c'è gia' chi si è posizionato davanti al Palazzo del Cinema in attesa dei red carpet del giorno

Mostra del Cinema di Venezia

©Getty

Venezia 81, Alfredo Magazine consegna il Burro d'Oro allo Chef Alessandro Borghese

Nella 81esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, Alfredo Magazine - powered by Rolling Stone Italia – ha presentato il Burro d'Oro, il premio creato per celebrare le personalità del mondo della ristorazione.

Alla sua prima edizione, l'originale onorificenza mette in primo piano le eccellenze del nostro paese, capaci di tenere insieme tradizione e innovazione, passato e futuro, e di comunicare tutto questo attraverso diversi canali multimediali. Quest'anno, il Burro d'Oro è stato assegnato ad Alessandro Borghese in occasione dell’evento Unconventional Excellence, che ha avuto luogo il 4 settembre presso “Il lusso della semplicità”, l’iconico ristorante veneziano del celebre cuoco e conduttore tv.


L’evento, organizzato da Forbes Italia, ha inoltre visto la premiazione da parte di Rolling Stone Italia (music partner) di Cristina Priarone (Presidente di Italian Film Commissions) e di Beniamino Quintieri (Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale SpA), due celebri personalità che hanno contribuito significativamente a promuovere la cultura e lo sviluppo dell’industria cinematografica su tutto il territorio nazionale. La casa di produzione e distribuzione cinematografica RS Productions e Maestro Distribution erano, tra gli altri, partner tecnici dell’evento.

Alessandro Borghese

Tutti i red carpet di Angelina Jolie (con o senza Brad Pitt)

La protagonista di Maria, il biopic di Pablo Larraín sugli ultimi giorni di Maria Callas, ha catalizzato tutta l'attenzione nella seconda giornata della Mostra del Cinema di Venezia, merito del suo talento sullo schermo e della sua presenza magnetica. Veterana del tappeto rosso, ha già sfilato al Lido insieme all'ex marito Brad Pitt (LA GALLERY)

Angelina Jolie e Brad Pitt

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