L'uomo aveva 91 anni, era stato autore in teneressima età, recitando nel capolavoro di Vittorio De Sica che conquistò il primo Oscar per l'Italia, e ottenendo altre parti pochi anni dopo per poi ritirarsi. Nel resto della sua vita era stato marmista e autista dell'Atac a Roma
Si è spento all’età di 91 anni Rinaldo Smordoni, reso celebre dal ruolo del piccolo Giuseppe Filippucci in Sciuscià, capolavoro neorealista di Vittorio De Sica primo film italiano premiato agli Oscar, nel quale aveva recitato giovanissimo al fianco di Franco Interlenghi. Recentemente Smordoni era tornato al cinema sempre con apparizioni legate alla sua partecipazione in Sciuscià. Nel 2014 è stato uno dei protagonisti del documentario di Mimmo Verdesca Protagonisti per sempre, selezionato per i Nastri d'argento e premiato al Giffoni Film Festival, mentre nel 2016 ha partecipato al docufilm Sciuscià 70 sempre di Verdesca.
Nel ricordo di Sciuscià
Nel 2022 ha presentato il nuovo restauro 4k di Sciuscià al Festival del Cinema Ritrovato di Bologna, ricevendo una lunga e calorosa standing ovation di 5 minuti dal pubblico. "Seppur nella vita abbia fatto tutt'altro mestiere, vestire i panni del piccolo Giuseppe, sotto la direzione di De Sica, fu un'esperienza che mi ha segnato per sempre", aveva raccontato in un'intervista a Il Messaggero in occasione dei 90 anni. Nel corso della sua vita, Smordoni è stato marmista e autista di autobus dell’Atac a Roma.
FU LUI A SCEGLIERE FRANCO INTERLENGHI
Da piccolo aveva attratto subito l'attenzione di De Sica per la sua presenza scenica e la sua naturalezza. Il regista decise così di costruirgli il film intorno, dando il ruolo della madre alla sua stessa mamma e dandogli la responsabilità di selezionare personalmente uno degli altri ragazzi: fu così che Franco Interlenghi entrò nel cast. In seguito recitò in due altri film: fu Gavroche in Caccia all'uomo (1948), un adattamento de I miserabili, e ebbe una piccola parte in 11 uomini e un pallone (1948). Poi si ritirò dalle scene.